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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

brevi brani dal web - la macchina da cucire di Dio.

✍️🌺La macchina da cucire di Dio, l’inchiostro della sua penna Io so cucire, l’ho imparato da bambina. Sono capace di trasformare lo spazio srotolato e morbido di una stoffa nell’idea che ho di me. E di nascondere un’attesa nelle pinces dei pantaloni di fare esplodere la gioia nella ruota della gonna la leggerezza nella camicia di spingere nelle arricciature quel segreto che non dirò mai a nessuno e di annotare la lentezza malinconica dei miei rimpianti in una lunga fila di cuciture tutte uguali. Nessuno come un sarto sa con esattezza quanto i vestiti ci rendano trasparenti agli occhi degli altri. Io so scrivere, l’ho imparato da bambina. Sono stata a lungo Alice nel Bosco le parole dolci le ho messe nel cestino della merenda quelle amare mi hanno resa piccola di statura. Oggi porto con me una catena ascolto il peso delle parole sopra le spalle qualche volta volano, sono farfalle la loro voce è inframmezzata dal ticchettio dei punti nei fogli che ho nella borsa le parentesi trattengono

Giovedì grasso 2022

  🖍️🎭📰  si celebra quest’oggi, giovedì 24 febbraio e in molti si stanno domandando quale sia il reale significato che accompagna il primo di sei giorni di festeggiamenti del Carnevale.  Il Giovedì grasso non è caratterizzato da una data fissa, dal momento che varia in base alla Pasqua cristiana, connessa al plenilunio di primavera. L'etimologia del vocabolo “carnevale” deriva dall’espressione latina “carnem levare”, ovvero “eliminare la carne”, in riferimento al periodo di digiuno della Quaresima. Ecco dunque che Giovedì grasso si chiama così in riferimento ai bagordi e ai pasti luculliani che si dovrebbero eliminare prima che si palesi il mercoledì delle Ceneri (quest’anno sarà il 2 marzo, ndr).  Anche se, a onor del vero, non in tutta Italia la giornata odierna apre le danze carnascialesche. Nell’arcidiocesi di Milano, infatti, la Quaresima prende il via la domenica successiva al mercoledì delle Ceneri, in quanto si segue il rito ambrosiano, con conseguenze inevitabili sul Car

dolcetti di Carnevale chiacchere (cenci ) . schiacciata fiorentina l'ennesinama ricetta dal web

  I dolci di Carnevale: le Chiacchiere, o Frappe o Bugie che dir si voglia. Come ogni preparazione della tradizione, esistono svariate ricette, che si assomigliano più o meno tra di loro. 300 gr di farina ’00 - 40 gr di zucchero 2 uova medie- 60 gr di latte 30 gr di burro fuso 2 cucchiai di liquore a piacere.- buccia grattugiata di 1 limone 1 pizzico di sale- olio di semi di girasole per friggere zucchero a velo - Mettere la farina in una ciotola, mescolare con lo zucchero e il pizzico di sale, fare un buco al centro per le uova,il burro fuso, la buccia di limone, il liquore e mescolate con la forchetta, fino ad ottenere un impasto che si stacca dalla parete della ciotola- Formare una palla e farla riposare per mezzora avvolta nella pellicola. Stendere una sfoglia sottile e ritagliarne delle strisce a losanga e friggerle in abbondante olio di girasole. Una volta fredde cospargere di zucchero a velo.   I dolci di Carnevale: - la schiacciata Fiorentina ngredienti per una teglia rettang

brevi brani dal web - il bimbo senza scarpe

  Un bambino si trovava davanti ad un negozio di scarpe  Era scalzo, infreddolito e sporco  una donna uscì dal negozio e gli chiese cosa stesse facendo lui rispose:  " Sto chiedendo a Dio che mi regali un paio di scarpe". La donna lo guardò gli accarezzo' il viso e   lo prese per mano  lo fece entrare nel negozio Chiese al commesso dei calzini nuovi una bacinella e un po' di acqua  lavo' i piedi al bambino gli mise i calzini e gli comprò un paio di scarpe. Il bambino era felice: non poteva credere di avere un paio di scarpe...   Guardò la donna e poi abbracciando  esclamò: " Ho chiesto a Dio e Lui mi ha risposto! ". Molte volte crediamo che Dio faccia cose strane, che il miracolo avvenga attraverso manifestazioni eclatanti. Pensiamo chissà cosa debba succedere, e invece Dio compunge il cuore di un semplice passante e lo muove a compassione...  E tu pensi:  " Chi non avrebbe fatto quello che ha fatto quella donna? " Forse tutti  ma quello che no

Niccolò Copernico,

  Nasce il 19 febbraio nel 1473 Niccolò Copernico, l’uomo tolse la terra dal centro dell’universo. Niccolò Copernico pare fatto apposta per smentire quelli che guardano con sospetto immigrati e meticciato, e credono che l’educazione debba essere mirata, settoriale e possibilmente solo scientifica. Perché Niccolò Copernico, invece, è tutto il contrario e tuttavia è stato uno degli uomini che hanno rivoluzionato il mondo e la scienza. Era un polacco non polacco, perché anche se nato in Polonia, era figlio di un mercante e di una nobile tedesca, e si considerava prussiano. Studiò in Italia, perché allora le nostre università gli studiosi europei li attiravano, e non facevano fuggire i nostri ricercatori, ma non subito si dedicò alla matematica, tanto è vero che a Bologna e Ferrara ci arrivò per approfondire il diritto. Si imparò il greco perché nel frattempo gli era venuto il pallino per l’astronomia, e voleva leggersi Tolomeo in originale. E quindi per diventare scienziato ebbe una forma

AH! L'AMOUR .....

  Allora si aspetta di essere cercati di nuovo e si resta a occhi aperti di notte, aspettando il passo di chi torni a reclamarci. Ma, nessuno torna e dopo il giusto tempo si è di nuovo se stessi, sciolti dal possesso, liberi perché si diventa liberi dopo essere stati perduti. (Erri De Luca)

pillole di saggezza - 19 02 2022

 Esiste una rabbia che non ha niente a che fare con la cattiveria. È il ruggito di chi sta difendendo la propria fragilità.  Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.  Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.  E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.  La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. (Oriana Fallaci)

c'era una volta Alessandro Volta

📰🖍️Alessandro Volta, uno dei più grandi fisici italiani, nasce a Como il 18 febbraio 1745, da una famiglia benestante. In giovinezza studiò retorica e filosofia presso i gesuiti, ma ne 1761 entrò nel Regio Seminario Benzi di Como perseguire la sua passione: lo studio dell’elettricità. Gli fu messo a disposizione il gabinetto di scienze naturali del Seminario, una specie di laboratorio ante litteram, dove condusse numerosi esperimenti e abbandonò definitivamente il progetto che i suoi avevano per lui, ossia che diventasse sacerdote. A partire dalla fine degli anni Sessanta del Settecento Alessandro Volta iniziò a scrivere memorie e lettere sulle sue attività di ricerca, mettendo in discussione alcune delle interpretazioni più accreditate all’epoca sui fenomeni elettrici. Le prime invenzioni Nel 1775 mise a punto la sua prima invenzione degna di nota, l’elettroforo. Questa scoperta gli diede notorietà e gli consentì di divenire membro delle maggiori società scientifiche europee. Lo ste

testimonianze - Woody Allen

  Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldat

brevi brani dal web - Erminia e Giacomo

  Erminia aveva dato il suo cuore a Giacomo quando era solo una ragazzina. Glielo aveva consegnato come pegno del suo amore: in salute e in malattia, finché morte non ci separi. Ma la morte, che come sappiamo non tiene gran conto dei giuramenti degli uomini, li aveva separati 40 anni fa, portandosi via Giacomo e lasciando Erminia sola a crescere sette figli. Sette figli di quell'amore grande e, per Erminia, insostituibile... Che era ancora giovane quando Giacomo l'aveva lasciata su questo mondo per andare in avanscoperta nell'altro. Perché, si sa, ci vuole sempre qualcuno che vada ad esplorare territori sconosciuti, di qua e di là, e Giacomo era stato il pioniere della coppia. "Vado avanti io, Erminia, te resta qui che ci son 7 figli da tirare su e vai avanti con la tua vita, ma ricordati di tenere sempre un angolino di cuore per me". Ma Erminia, che aveva scelto di darglielo tutto a Giacomo, il suo cuore, non lo aveva mai messo in un angolino. Aveva continuato ad

pillole di letteratura - 18 02 2022

 "Sebbene qui non sussista alcun diritto giuridico, esiste però un diritto naturale, umano, il diritto del buon senso e della voce della coscienza, e benché questo nostro diritto non sia prescritto da nessun lurido codice civile, un uomo nobile e onesto, il che equivale a dire un uomo assennato, ha l'obbligo di restare una persona nobile e onesta, anche nei casi non contemplati dai codici.” Fëdor Dostoevskij (1821-1881), L'idiota

testimonianze - Riccardo Muti

  "Ottant'anni a breve e mi sono stancato della vita. È un mondo in cui non mi riconosco più. E siccome non posso pretendere che il mondo si adatti a me, preferisco togliermi di mezzo... come nel Falstaff, 'tutto declina'.  Ho avuto la fortuna di crescere negli anni 50, di frequentare il liceo di Molfetta dove aveva studiato Salvemini, con professori non severi, severissimi... Rimpiango la serietà.  Rimpiango lo spirito con cui Federico II fece scolpire sulla porta di Capua, sotto il busto di Pier delle Vigne e di Taddeo da Sessa, il motto: 'Intrent securi qui quaerunt vivere puri'  (Entrino sicuri coloro che intendono vivere onestamente). Questa è la politica dell’immigrazione e dell’integrazione che servirebbe... Non so se dopo la morte davvero ci rivedremo in un mondo migliore... non lo so. Certo non nei Campi Elisi. Spero ci sia tanta luce... mi basta che non ci sia la metempsicosi. Non ho voglia di rinascere, tanto meno ragno o topo, ma neanche leone. Una

una poesia ogni quanto mi pare - il vestito di Arlecchino

  Per fare un vestito ad Arlecchino ci mise una toppa Meneghino, ne mise un’altra Pulcinella, una Gianduja, una Brighella. Pantalone, vecchio pidocchio, ci mise uno strappo sul ginocchio, e Stenterello, largo di mano, qualche macchia di vino toscano. Colombina che lo cucì fece un vestito stretto così. Arlecchino lo mise lo stesso ma ci stava un tantino perplesso. Disse allora Balanzone, bolognese dottorone: “Ti assicuro e te lo giuro che ti andrà bene il mese venturo se osserverai la mia ricetta: un giorno digiuno e l’altro bolletta!” Gianni Rodari *************************************************************** link utili https://it.wikipedia.org/wiki/Arlecchino arlecchino-storia-curiosita-origini

è arrivato il Carnevale...

 Carnevale 2022 è alle porte e malgrado le limitazioni ancora vigenti torneranno a sfilare i carri a Viareggio   sfilare saranno 13 carri allegorici, dei quali 9 di prima categoria  e 4 di seconda. Inoltre 9 maschere in gruppo e 10 isolate, per un totale di 200 raffiguranti.  dei carri 2022 per ora abbiamo visto solo alcuni bozetti  che rafigurano rispettyvamente : Achille Lauro, Joe Biden, Christine Lagarde,  Vasco Rossi e Mario Draghi.. ma presto si vrdranno tutti La manifestazione carnevalesca Viareggina ov vero la safilata ei carri vera e proiopria  inizierà domenica 20 febbraio, saranno imposte a tutti i partecipanti le regole vigenti per contrastare il contagio da Covid-19: per assistere agli spettacoli sarà necessario acquistare il biglietto e indossare sempre la mascherina Ffp2, Inoltre è obbligatorio essere in possesso del Super Green Pass per poter accedere alla zona dedicata al Carnevale. Ovviamente l’ingresso è contingentato, anche per quanto riguarda l’ingresso gratuito su

brevi brani dal web - l funerale della volpe

 l funerale della volpe Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero.  Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta, - gridarono le galline, - Facciamole il funerale. Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori.  Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.  La notizia volò di pollaio in pollaio.  Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò.  Lasciò passare un po' di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.  Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale. Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granturco.  Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la vol

L’equazione di Dirac

  L’equazione sopra è quella di Dirac ed è la più bella equazione conosciuta nella fisica" Grazie a questa si descrive il fenomeno dell’entanglement quantistico, che in pratica afferma che: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continuare ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.

brevi brani dal web - il compleanno della ex-moglie

  "Oggi è il compleanno della mia ex-moglie, quindi mi sono alzato presto, ho comprato dei fiori, dei bigliettini, un regalo da parte dei bambini e li ho aiutati a prepararle la colazione. Come al solito qualcuno mi ha chiesto perché diavolo continuo a fare queste cose per lei. Questa domanda mi irrita molto, quindi lo spiegherò anche a voi. Sto crescendo due piccoli ometti. L'esempio che gli do con la loro mamma influenzerà significativamente il modo in cui vedranno e tratteranno le donne in futuro, e la loro percezione delle relazioni. Credo che questo valga ancora di più nel mio caso perché siamo divorziati. Quindi, se non state dando dei buoni esempi ai vostri figli su come ci si comporta in una relazione, datevi una mossa. Fatevelo piacere e siate dei modelli. E' una cosa più grande di voi. Crescete dei bravi uomini. Crescete donne forti. Per favore. Il mondo ha bisogno di loro, ora più che mai." (Questo è il post di Billy Flynn, giovane padre divorziato di Bosto

pillole di saggezza - 08 02 2022

  C'era un tempo in cui l'uomo si sforzava di essere onesto, un aggettivo che lo gratificava, anche perché si trattava di una definizione socialmente apprezzata. Oggi invece si è imposto l'uomo corrotto, un epiteto che significa al contempo abile, furbo e sulla via dell'arricchirsi. L'unico simbolo che conta, anche socialmente, è il denaro. Vittorino Andreoli ****************************************************************** il commento di mio cugino **** il commento di mio cugino*** - complimenti non  per lo scritto ne per la posa fotografica quanto per la pettinatura sicuramente eseguita da un mago della capigliatura

Il giardino sotto-vetro

  Nel 1960, David Latimer piantò un pezzo di erba miseria all'interno di una grande bottiglia di vetro e lo sigillò con un tappo di sughero. Ha aperto la bottiglia 12 anni dopo, nel 1972, per aggiungere un po' d'acqua e poi l'ha chiusa per sempre (è anche vero che il sughero si sarà logorato nel tempo e quindi uno scambio, seppur minimo, di aria col l'esterno ci sarà sicuramente), ma l'ecosistema sopravvive da quasi 60 anni. Il giardino sotto-vetro è perfettamente equilibrato ed autosufficiente. Il batterio nel compost mangia le piante morte e abbatte l'ossigeno che viene rilasciato dalle piante, trasformandolo in anidride carbonica, che serve per la fotosintesi.

Dmitrij Ivanovic Mendeleev e la tavola periodica

È la mattina del 17 febbraio 1869.  Il chimico russo Dmitrij Ivanovic Mendeleev sta facendo colazione.  È atteso per una consulenza dai proprietari di un caseificio locale. Ma un problema lo assilla e non ha alcuna intenzione di uscire di casa.  Sta scrivendo un libro di testo e l'accordo con l'editore prevede due volumi.  Le cinquecento pagine del primo volume sono state appena sufficienti per descrivere i primi otto elementi.  Come fare a sintetizzare in un singolo volume tutte le informazioni principali relative ai rimanenti cinquantacinque elementi?  Sul tavolo ha davanti la convocazione che gli è stata inviata dai produttori di formaggio, sopra vi è appoggiata la tazza di caffè. Un'idea gli balena in mente e sul retro di quel foglio (oggi custodito come una reliquia al Museo Mendeleev di San Pietroburgo, con tanto di macchia di caffè) incomincia ad abbozzare uno schema, una tabella che racchiude in una pagina tutti i dati e le caratteristiche essenziali degli elementi.

testimonianze -Loredana Bertè

 “ L’ho visto  massacrare mia madre di botte a sangue all’ottavo mese di gravidanza, ricordo le mattonelle del bagno sporche. Metteva Beethoven quando doveva picchiare qualcuno. Mio padre aveva vissuto queste cose da piccolo. Noi ci inventavamo diversivi per farlo ragionare, ma non ragionava. Alla quarta femmina, è andato via perché odiava le donne.  Io non avuto più rapporti con mio padre e mia madre.  Dopo la tragedia la Mimì, ho un cuore di neve, mi ha distrutta. L’ho rivisto 40 anni dopo, per il funerale di Mimì”.Mi ha fatto cadere dentro la bara con lei, p oi è arrivato un medico che forse era suo amico visto che non si è occupato di me, mi aveva strappato i capelli, sono dovuta andare a Roma e fare punture per far ricrescere dei buchi ”.  “È stata una violenza che non potrò mai dimenticare, fortunatamente è morto”..  Le parole forti che Loredana Berte ha usato nel ricordare suo padre durante una intervista di Silvia Toffanin Dal web

lupo solitario ... .. .. o no?

  Il lupo è un animale che vive in branco.  Ma a volte capita che un membro di un gruppo preferisca emanciparsi da esso e dipendere solo da se stesso.  È questo il tuo caso?  C'è una differenza fondamentale tra la solitudine sofferta e la solitudine scelta.  Il primo è il risultato di un cambiamento di vita, di un malessere, di una rottura... Mentre il secondo è il frutto di un carattere, quello del lupo solitario come viene comunemente chiamato.   Una persona che ama la solitudine scelta è facile da riconoscere.  Preferisce semplicemente trascorrere più tempo da sola che con i suoi amici, ma non è isolata dal mondo.  Il suo bisogno di accettazione è debole e le interazioni sociali non sono il suo forte.  Ma comunque, lei (di solito) non è infelice, le piace quella sensazione di solitudine, solitudine che può persino stimolarla.   La prima caratteristica di questo tipo di personalità è l'ambiente circostante.  Una persona indicata come un lupo solitario ha una piccola cerchia d

una poesia ogni quanto mi pare - 06 02 2022

  La poesia riempie i vuoti e ti lascia davanti a un abisso e al cielo e tu riesci a non sentirti solo  -Lorenzo Jovanotti -Bello Mondo di  Mariangela Gualtieri -  In quest’ora della sera da questo punto del mondo Ringraziare desidero il divino labirinto delle cause e degli effetti per la diversità delle creature che compongono questo universo singolare ringraziare desidero per l’amore, che ti fa vedere gli altri come li vede la divinità per il pane e il sale per il mistero della rosa che prodiga colore e non lo vede per l’arte dell’amicizia per l’ultima giornata di Socrate per il linguaggio, che può simulare la sapienza io ringraziare desidero per il coraggio e la felicità degli altri per la patria sentita nei gelsomini e per lo splendore del fuoco che nessun umano può guardare senza uno stupore antico e per il mare che è il più vicino e il più dolce fra tutti gli Dèi ringraziare desidero perché sono tornate le lucciole e per noi per quando siamo ardenti e leggeri per quando siamo all