“L’ho visto massacrare mia madre di botte a sangue all’ottavo mese di gravidanza, ricordo le mattonelle del bagno sporche. Metteva Beethoven quando doveva picchiare qualcuno. Mio padre aveva vissuto queste cose da piccolo. Noi ci inventavamo diversivi per farlo ragionare, ma non ragionava. Alla quarta femmina, è andato via perché odiava le donne.
Io non avuto più rapporti con mio padre e mia madre.
Dopo la tragedia la Mimì, ho un cuore di neve, mi ha distrutta. L’ho rivisto 40 anni dopo, per il funerale di Mimì”.Mi ha fatto cadere dentro la bara con lei, poi è arrivato un medico che forse era suo amico visto che non si è occupato di me, mi aveva strappato i capelli, sono dovuta andare a Roma e fare punture per far ricrescere dei buchi”.
“È stata una violenza che non potrò mai dimenticare, fortunatamente è morto”..
Le parole forti che Loredana Berte ha usato nel ricordare suo padre durante una intervista di Silvia Toffanin
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