Erminia aveva dato il suo cuore a Giacomo quando era solo una ragazzina. Glielo aveva consegnato come pegno del suo amore: in salute e in malattia, finché morte non ci separi.
Ma la morte, che come sappiamo non tiene gran conto dei giuramenti degli uomini, li aveva separati 40 anni fa, portandosi via Giacomo e lasciando Erminia sola a crescere sette figli. Sette figli di quell'amore grande e, per Erminia, insostituibile... Che era ancora giovane quando Giacomo l'aveva lasciata su questo mondo per andare in avanscoperta nell'altro. Perché, si sa, ci vuole sempre qualcuno che vada ad esplorare territori sconosciuti, di qua e di là, e Giacomo era stato il pioniere della coppia.
"Vado avanti io, Erminia, te resta qui che ci son 7 figli da tirare su e vai avanti con la tua vita, ma ricordati di tenere sempre un angolino di cuore per me".
Ma Erminia, che aveva scelto di darglielo tutto a Giacomo, il suo cuore, non lo aveva mai messo in un angolino. Aveva continuato ad amarlo ogni giorno a modo suo.
Non poteva sedersi a tavola con lui, non poteva andare al cinema tenendogli la mano, non poteva guardarlo negli occhi prima di addormentarsi augurandogli la buonanotte, magari con un bacino. Però poteva sempre parlargli seduta sulla sua tomba.
Da 40 anni, ogni giorno Erminia andava a trovare il suo Giacomo e le prime volte, passando una mano giovane e con la pelle bella tesa sulla sua lapide, era tutto dolore quello dei suoi racconti. Tutto rimpianto e tutta disperazione. Poi, piano piano, mentre la pelle della sua mano si faceva più sottile, al dolore e al rimpianto si sono sostituite le cronache di famiglia: dei figli che crescevano e le davano qualche pensiero, ma che alla fine erano proprio bravi ragazzi e adesso, adesso che la pelle di quella mano carezzevole si è fatta carta velina, sono adulti con tanto di figli: "E vedessi, Giacomo quanti nipotini".
Per 40 anni, Erminia è andata a chiacchierare col suo Giacomo. Per 40 anni non ha mancato un giorno su quella tomba. Perché l'amore grande è fatto così: di consuetudini ultraterrene.
Anche ieri che era San Valentino, la festa degli innamorati, Erminia è andata a trovare suo marito per portargli un regalino: un fiore.
Non so che fiore fosse, ma deve essere proprio piaciuto a Giacomo che, infatti, è venuto a prendere sua moglie proprio lì dove da 40 anni la vedeva ogni giorno invecchiare.
"Vieni Erminia, oggi è la nostra festa. La festa degli innamorati. Ho preparato tutto: abbiamo una nuova casa, con un bel giardino pieno di rose. Abbiamo un nuovo soggiorno, una cucina e anche una nuova camera da letto con un letto che da 40 anni aspetta solo che tu ti ci possa riposare. Oggi è il giorno giusto e questo è il posto giusto. Facciamo veloce, veloce, giusto un attimo che il tuo cuore si fermi di là per riprendere a battere di qua, vicino al mio".
E così Erminia, che ormai aveva 85 anni e le mani rattrapite dal tempo, si è addormentata sulla tomba di Giacomo. Nel giorno di San Valentino, nel giorno in cui il mondo si riempie di cuori, quello di Erminia si è fermato dando l'ultima carezza al suo grande amore... ...
Buon San Valentino, Erminia e Giacomo ❤
di Deborah Dirani
Commenti
Posta un commento