"In quel momento stavo leggendo Montalbano. Sento che mi dice 'mi fa male la testa' e poi inizia a urlare. Lì è cambiato tutto. La portiamo al pronto soccorso, ma i medici hanno pensato che fosse una crisi di nervi. La tac gliel'hanno fatta un'ora e mezza dopo. Poi è entrata in coma. Per me è stata una cosa che all'inizio non riuscivo ad accettare, fino a quando non ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti.
Quando si è risvegliata, è partita la fase del recupero. Lei era paralizzata dalla parte destra, non poteva parlare, non poteva concentrarsi.
Lei non sapeva neanche di essere mamma, vedeva le foto di Mia e non la riconosceva. Per due anni, non ha potuto curarla. La bambina non la riconosceva, perché era cresciuta con me e con la tata. Abbiamo dovuto rivolgerci a degli psichiatri.
[...]
Quando aveva recuperato parecchio, le è stato diagnosticato un tumore al seno, che ha dovuto essere operato. All'inizio pensi perché è capitato proprio a te. Po vai avanti, perché vita è questo. La forza è stata sua, io le sono stato vicino come un uomo che ama una donna. Sono un personaggio pubblico ma sono soprattutto un uomo, che ha avuto accanto una donna con una forza straordinaria. Ecco perché io e Daniela vogliamo portare a tutti la nostra testimonianza. Scrivendola, ci siamo reinnamorati"
Il racconto di Cesare Bocci sulla sua Daniela, sulla malattia di lei e su come il loro amore li ha aiutati a superare i momenti più difficili."
Commenti
Posta un commento