Nel 1933 Marlene Dietrich era sul transatlantico SS Europa diretto a Parigi. Durante la traversata la diva indossava un tailleur pantalone bianco e quando il capo della polizia di Parigi lo venne a sapere dichiarò che se si fosse presentata in pantaloni a Parigi sarebbe stata arrestata. Non era una boutade: nell'ordinamento francese era presente, sin dal 17 novembre 1800, una legge che vietava alle donne di “vestirsi come degli uomini” ed in particolare di indossare i pantaloni. All'inizio del '900 era stata introdotta una deroga per le donne che necessitavano di andare in bicicletta o a cavallo, ma quella norma è stata abolita defintivamente solo il 31 Gennaio 2013, per decisione dell'allora ministro per i diritti delle donne, Najat Vallaud-Belkacem.
Comunque, la Dietrich accettò la sfida, da Cherbourg scelse di arrivare a Parigi indossando un completo in tweed, con cravatta, cappotto da uomo e occhiali da sole. Scesa dal treno, andò via dal binario con un poliziotto a braccetto.
E non venne arrestata.
La foto ritrae il suo arrivo alla Gare Saint-Lazare di Parigi.
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