Il 28 marzo è stato scelto come giorno commemorativo di Ragnar Lothbrok, in quanto mirabile esempio di guerriero vichingo, grande leader e uomo dall'animo intrepido.
Molti lo conoscono per la serie Vikings, ma numerosi poemi scaldici e antiche saghe ci parlano di lui, raccontando le sue grandi gesta.
Non a caso è stato scelto proprio questo giorno per ricordarlo: era infatti il 28 marzo dell'845 quando Ragnar attaccò i Franchi al comando di Carlo il Calvo e saccheggiò la città di Parigi.
Il giorno in cui navigò lungo la Senna e attaccò Parigi era proprio la domenica di Pasqua, e questo fu uno dei motivi che rese questo saccheggio indelebile nella memoria.
Secondo altre teorie, questo giorno sarebbe stato invece quello della sua morte.
Il poema scaldico Krákumál canta le ultime parole di Ragnar, caduto prigioniero di re Ælla e gettato in una fossa piena di serpenti.
Fýsumk hins at hætta,
heim bjóða mér dísir,
þær's frá Herjans hǫllu
hefr Óðinn mér sendar;
glaðr skalk ǫl með ôsum
í ǫndvegi drekka;
lífs eru liðnar vánir,
læjandi skalk deyja.
Sono pronto ad andare,
le Disir mi chiamano,
Odino le incita
dall'alto della sua reggia.
Sulle panche destinate agli eroi
berrò in compagnia degli dèi;
ora la vita si affievolisce,
ed è ridendo che morirò.
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