perchè si dice così? .. è ? ... ,,.. allora lo sai o non lo sai ?, e?.. no!, e allora che li dici a fare?
Color giallo Isabella - Si tratta di una particolare tonalità di giallo-rossiccio. Secondo la tradizione, la voce deriverebbe da Isabella d'Austria, che avrebbe fatto voto di non cambiarsi la camicia durante l'assedio di Ostenda fino alla vittoria del marito, l'arciduca Alberto d'Austria. Poiché Ostenda resistette più del previsto, la battaglia durò ben tre anni e l'arciduca poté tornare vincitore solo tre anni più tardi: nel frattempo, la camicia di Isabella aveva assunto un colore giallastro che da lei prese il nome.
Combattere con ( tro ) i mulini a vento - Questo modo di dire, che significa condurre una battaglia inutile, si richiama ad un notissimo personaggio letterario, Don Chisciotte, protagonista dell'omonima opera di Miguel de Cervantes.
croce di Sant'Andrea (Croce a X) – Deriva da Sant'Andrea, fratello di San Pietro, che morì crocefisso a Patrasso su una croce a forma di X.
Dare i numeri (nel senso di sragionare o strafare) deriva dal gioco del lotto e, in particolare, dalla Smorfia napoletana, che fa corrispondere arbitrariamente ad ogni numero una figura (ad esempio 90=la paura; 47=morto che parla).
Dare un colpo al cerchio e uno alla botte - Gli antichi bottai, per costruire le botti, colpivano col martello delle doghe (= assi di legno) riscaldate, dando un colpo alla doga e uno al cerchio.
Darsi all'ippica - Deriva da un evento storico: il gerarca fascista Achille Starace arrivò ad un convegno di medicina con un'ora di ritardo. Si giustificò dicendo: Fate ginnastica e non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica.
Di punto in bianco - Questo modo di dire, nato in campo militare, si riferisce al tiro delle artiglierie che, all’improvviso, sparavano direttamente senza elevazione e con il congegno di puntamento in bianco, cioè che non segnava nessun valore.
Dormire sugli allori - Si riferisce all'antica usanza di coronare i vincitori e i poeti con corone di alloro.
È un altro paio di maniche - L'espressione si diffuse nell'età medievale e rinascimentale, quando, per necessità pratiche, o per esigenza decorativa, i vestiti erano corredati di maniche di ricambio ed era possibile scegliere, ogni volta, quali maniche abbinare al vestito indossato. Le maniche erano spesso realizzate con tessuti preziosi e le dame, nei tornei, se le staccavano e le donavano ai cavalieri vincitori. Le maniche venivano scambiate come dono tra innamorati. Da qui l'origine della parola mancia (da manche, che in francese significa manica).
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