Conoscete la storia della Cenerentola egiziana?
È una delle versioni più antiche, raccontata dallo storico Strabone (64 a.C. - 24 d.C.)
Ha un significato più bello, perché racconta una storia di rottura delle barriere razziali e sociali.
Rhodopis era una bella fanciulla greca che fu rapita dai pirati e venduta in Egitto come schiava. Fu comprata da un vecchio uomo che la portò nella propria casa a lavorare insieme ad altre sue schiave egiziane. L'uomo passava gran parte delle giornate a dormire e non si accorse mai di quanto Rhodopis fosse maltrattata dalle altre servitrici che la disprezzavano e consideravano indegna di quella casa per il colore della sua pelle chiara, i capelli biondi e l'inferiorità della sua razza.
La povera Rhodopis doveva svolgere tutti i lavori più faticosi e sopportare gli ordini gridati dalle altre donne con grande disprezzo. La bella fanciulla aveva per amici solo gli animali e quando andava a lavare i vestiti sulle rive del Nilo tanti uccelli le si avvicinavano, una scimmia si sedeva sulla sua spalla, un ippopotamo era suo fedele amico.
Con tanti amici intorno Rodophis era serena e spesso cantava e danzava. Una sera il vecchio padrone andò a sedersi vicino al fiume e, non visto da lei, rimase incantato nel sentire il soave canto e nel vederla danzare. Decise quindi che quella ragazza non meritava di camminare scalza e le regalò un paio di pantofole rosse.
Arrivò poi la notizia che il faraone Amasis avrebbe dato una grande festa e tutti erano invitati, ma le schiave, ancora più cattive e invidiose delle sue scarpe nuove, ordinarono a Rhodopis molti lavori da fare e perciò la ragazza dovette rinunciare alla festa e rimanere a casa. Come ogni sera andò a lavare i vestiti ma si bagnò le belle pantofole rosse, le tolse dai piedi per farle asciugare e poi, stanca si addormentò. Arrivò dal cielo con le sembianze di un falco il dio Horus, prese con il becco una pantofola e volò via. Quando Rhodopis si svegliò vide il falco con la sua scapetta ormai lontano.
Nel pieno svolgimento della festa il faraone sedeva annoiato quando dal cielo arrivò il falco in picchiata e lasciò cadere ai suoi piedi la pantofola rossa. La esaminò e capì che quello era un segno degli dei, perciò ordinò di cercare la ragazza che avrebbe calzato quella pantofola perché sarebbe diventata la sua regina. Ci furono impedimenti e difficoltà, ma il faraone riuscì a trovarla e Rhodopis divenne regina.
Le schiave gridavano che non poteva scegliere lei, per i suoi capelli, per la sua pelle chiara, perché era una schiava e non era nemmeno egiziana.
Ma la favola ha il suo lieto fine e il faraone rispose loro:
"È la più egiziana di tutte, perché i suoi occhi sono verdi come il Nilo, i suoi capelli sono chiari come i papiri e la sua pelle è rosa come il fiore di loto."
Il faraone Amasis è realmente esistito (XXVI dinastia) e sposò una schiava.
Charles Francis Fuller scolpì nel marmo Rhodopis nel 1862...e creò un capolavoro.
È una delle versioni più antiche, raccontata dallo storico Strabone (64 a.C. - 24 d.C.)
Ha un significato più bello, perché racconta una storia di rottura delle barriere razziali e sociali.
Rhodopis era una bella fanciulla greca che fu rapita dai pirati e venduta in Egitto come schiava. Fu comprata da un vecchio uomo che la portò nella propria casa a lavorare insieme ad altre sue schiave egiziane. L'uomo passava gran parte delle giornate a dormire e non si accorse mai di quanto Rhodopis fosse maltrattata dalle altre servitrici che la disprezzavano e consideravano indegna di quella casa per il colore della sua pelle chiara, i capelli biondi e l'inferiorità della sua razza.
La povera Rhodopis doveva svolgere tutti i lavori più faticosi e sopportare gli ordini gridati dalle altre donne con grande disprezzo. La bella fanciulla aveva per amici solo gli animali e quando andava a lavare i vestiti sulle rive del Nilo tanti uccelli le si avvicinavano, una scimmia si sedeva sulla sua spalla, un ippopotamo era suo fedele amico.
Con tanti amici intorno Rodophis era serena e spesso cantava e danzava. Una sera il vecchio padrone andò a sedersi vicino al fiume e, non visto da lei, rimase incantato nel sentire il soave canto e nel vederla danzare. Decise quindi che quella ragazza non meritava di camminare scalza e le regalò un paio di pantofole rosse.
Arrivò poi la notizia che il faraone Amasis avrebbe dato una grande festa e tutti erano invitati, ma le schiave, ancora più cattive e invidiose delle sue scarpe nuove, ordinarono a Rhodopis molti lavori da fare e perciò la ragazza dovette rinunciare alla festa e rimanere a casa. Come ogni sera andò a lavare i vestiti ma si bagnò le belle pantofole rosse, le tolse dai piedi per farle asciugare e poi, stanca si addormentò. Arrivò dal cielo con le sembianze di un falco il dio Horus, prese con il becco una pantofola e volò via. Quando Rhodopis si svegliò vide il falco con la sua scapetta ormai lontano.
Nel pieno svolgimento della festa il faraone sedeva annoiato quando dal cielo arrivò il falco in picchiata e lasciò cadere ai suoi piedi la pantofola rossa. La esaminò e capì che quello era un segno degli dei, perciò ordinò di cercare la ragazza che avrebbe calzato quella pantofola perché sarebbe diventata la sua regina. Ci furono impedimenti e difficoltà, ma il faraone riuscì a trovarla e Rhodopis divenne regina.
Le schiave gridavano che non poteva scegliere lei, per i suoi capelli, per la sua pelle chiara, perché era una schiava e non era nemmeno egiziana.
Ma la favola ha il suo lieto fine e il faraone rispose loro:
"È la più egiziana di tutte, perché i suoi occhi sono verdi come il Nilo, i suoi capelli sono chiari come i papiri e la sua pelle è rosa come il fiore di loto."
Il faraone Amasis è realmente esistito (XXVI dinastia) e sposò una schiava.
Charles Francis Fuller scolpì nel marmo Rhodopis nel 1862...e creò un capolavoro.
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