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a propositi di buchi neri

oggi diamo un occhiata a quello che il web ci dice riguardo ai buchi neri.



Origine dei buchi neri

Ogni galassia potrebbe avere almeno un buco nero
Alcuni astrofisici sostengono che almeno un buco nero si trovi al centro di ogni galassia o al centro dei quasar, dei corpi celesti molto distanti dalla Terra costituiti da ammassi di stelle e considerati delle sorgenti di radiazioni molto intense.    

La forza intensa dei buchi neri ha permesso di captare un sistema binario di stelle
I buchi neri sono stati oggetto di studi da parte di molti astrofisici ma, non avendo a disposizione dei dati sperimentali affidabili, non si ha alcuna certezza. Tuttavia, secondo alcuni studiosi, la forza intensa esercitata dai buchi neri sui corpi vicini ha permesso di captare un sistema binario di stelle, in cui una stella ed un buco nero si trovavano associati in un unico sistema. È proprio qui che la stella verrebbe perturbata dall’azione del campo gravitazionale del buco nero e che quest’ultimo resterebbe invisibile.    
L’azione del buco nero presente nel sistema binario è quella di “strappare” il gas presente all’esterno della stella, attrarlo verso di sé dando origine ad un vero e proprio disco che ruota intorno al proprio asse. A questo punto, i gas “strappati” raggiungono temperature elevatissime ed emettono raggi X, permettendo la “rivelazione” del buco nero.   


La Costellazione del Cigno ha un buco nero al suo interno, è possibile assistere a questo meraviglioso spettacolo osservando la Costellazione del Cigno, una delle tre costellazioni che caratterizza il cielo estivo e che viene così chiamata per la figura dell’uccello presente lungo la nostra galassia. Nella Costellazione del Cigno vi sono diverse stelle doppie ed una sorgente di raggi X chiamata Cygnus X – 1: si tratta di una coppia di stelle formata da una stella gigante ed un buco nero.     

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BUCO NERO (BLACK HOLE): premesse

I buchi neri sono considerati gli oggetti più distruttivi dell'universo
Ognuno di noi ha sempre sentito parlare di buchi neri ma nessuno è mai riuscito ad osservarli realmente. 
I buchi neri sono, infatti, parti dell’universo misteriose, affascinanti, non visibili ai nostri occhi. Essi non sono in grado di emettere alcun tipo di luce e vengono considerati come gli oggetti più distruttivi presenti nell’universo.     

I buchi neri non sono mai stati osservati realmente




I buchi neri, non essendo in grado di emettere alcun tipo di radiazione, non possono essere studiati in nessun modo e solo con l’ausilio delle nozioni di fisica e matematica è possibile immaginarli nel modo più realistico possibile.   

Cosa sono i buchi neri?


Un buco nero è una regione dello spazio in cui il campo gravitazionale è così forte che qualsiasi cosa giunga nelle vicinanze viene attratta e catturata, senza possibilità di sfuggire all’esterno
In teoria si può paragonare un buco nero ad una Stella, caratterizzata da una massa dieci volte superiore a quella del Sole, che si contrae, aumenta la sua densità e crolla sotto il proprio peso concentrando la propria massa in un unico punto detto, appunto, buco nero.     

La gravità del buco nero rende invisibile i corpi che attrae
Il buco nero formatisi è caratterizzato da una gravità talmente forte da far perdere la propria identità e la propria luce a qualsiasi segnale luminoso o particella attratti, impedendone la “fuga” e rendendo il corpo interessato totalmente invisibile a qualsiasi osservazione.  

Il buco nero è totalmente oscuro perché non emmette radiazioni, nemmeno un raggio di luce è in grado di sfuggire alla “cattura” di un buco nero, nonostante la luce abbia una velocità elevata: questo si verifica perché il buco nero, non essendo in grado di emettere radiazione, non può essere visto essendo totalmente oscuro. 


I buchi neri inghiottiscono solo i corpi a loro vicini
È doveroso però precisare che i buchi neri, gli oggetti universali in grado di implodere su sé stessi ma mai di esplodere, non catturano tutto ciò che sta intorno a loro ma riescono ad “inghiottire” solo i corpi che sono più vicini: questo avviene perché l’attrazione gravitazionale è inversamente proporzionale alla distanza del corpo considerato. 

BUCO NERO (BLACK HOLE)

Il buco nero è la fase terminale dell'evoluzione di una stella di grande massa. E' un corpo estremamente compatto, o meglio una regione spazio-temporale derivata dal collasso gravitazionale di una stella di grande massa, il quale è circondato da un campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire nè la materia nè la radiazione. 
Si ipotizza l'esistenza di :
mini-buchi neri, oggetti di massa ridotta formatisi alle origini dell'Universo; 
buchi neri stellari, che si formano dai nuclei di stelle molto grandi esplose come supernovae; 
buchi neri massicci, generati dalla fusione di più buchi neri stellari: possono avere masse da 100 a 10.000 volte quella del Sole e si trovano nelle galassie attive (AGN), dove è molto intensa l'attività di formazione ed esplosione stellare;
buchi neri supermassicci, di masse equivalenti a quelle di parecchie centinaia di milioni di stelle, situati nel centro di alcune galassie.

Se al momento del collasso una stella ha una massa superiore a circa 3,2 masse solari, divenendo una supernovae l'implosione ne potrebbe comprimere il nucleo ben oltre lo stadio di una stella di neutroni. Potrebbe addirittura collassare sino al punto nel quale nessuna forza puà resistere ad un'ulteriore compressione, per cui l'oggetto continuerebbe a restringersi fino a che scomparirebbe alla vista, divenendo un buco nero.
Entro l'orizzonte degli eventi allontanarsi dal buco nero richiederebbe un'energia infinita, per cui neppure la luce potrebbe uscirne. Un buco nero è di per sè è invisibile. Tuttavia, un oggetto che vi cadesse dentro spiraleggerebbe intorno a esso nel disco di accrescimento. Questo lento vorticare produrrebbe per attrito un riscaldamento mentre precipita e il bagliore della radiazione così emessa potrebbe venire rivelato. Negli anni settanta del XX secolo l'astrofisico Stephen Hawking descrisse un'equazione la quale mostra che, a causa della meccanica quantistica, attorno all'orizzonte degli eventi di un buco nero ci sarebbe un'emissione di radiazione, battezzata in suo onore radiazione di Hawking, la quale farebbe lentamente evaporare i buchi neri. Minore è la massa del buco nero e maggiore è il suo tasso di evaporazione, la quale accelerebbe col passare del tempo.

Una curiosità: questa parola fu utilizzata per la prima volta dall'astrofisico teorico John Archibald Wheeler il 29 dicembre 1967 durante una conferenza tenuta a New York (U.S.A.)

Parlando di buchi neri, Margherita Hack in "L'universo alle soglie del Duemila" (Rizzoli editore, 1995) afferma che quando una stella collassante avrà raggiunto una contrazione tale che nessuna radiazione ne possa uscire si dirà che è caduta sotto "l'orizzonte degli eventi". Il termine che sta a indicare che nessun evento il quale avvenga sotto tale orizzonte potrà essere visto all'esterno: perciò l'orizzonte degli eventi si può considerare la superficie del buco nero. Tanto più grande è la massa della stella collassata, tanto più grande è questo raggio. Per esempio per una massa pari a 10 masse solari, il raggio sarà di 10 km; ma per una massa pari a 100 milioni di masse solari, il raggio sarà di 350 milioni di km.

Si ringraziano l'autore del testo e l'editore per la gentile concessione.
Un'altra definizione la potete trovare nel sito di Astrolink.

https://www.media.inaf.it/2019/07/05/cinque-quasar-chandra/
https://scienze.fanpage.it/cose-un-buco-nero-e-perche-la-sua-foto-cambia-la-storia/
https://it.wikipedia.org/wiki/Buco_nero
https://www.wired.it/scienza/spazio/2019/01/22/buchi-neri-prova-radiazione-hawking/?refresh_ce=
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