Ci risiamo: immunità parlamentare, il Pdl presenta un nuovo decreto salva-Berlusconi
Il deputato Raffaello Vignali, ex presidente della Compagnia delle Opere, deposita una proposta di legge per la modifica dell’articolo 68 della Costituzione, che restituirebbe ai parlamentari la tutela anche in caso di sentenza irrevocabile di condanna: “Bisogna ristabilire nella Costituzione il dettato approvato dall’Assemblea costituente”
Mentre il Paese ancora non sa se potrà disporre in tempi brevi di un governo – più o meno duraturo – in parlamento c’è già chi sa dà molto da fare. Tra le proposte di legge presentate nei primi giorni dal Pdl c’è quella di Raffaello Vignali, già presidente della Compagnia delle Opere, riguardante la modifica dell’articolo 68 della Costituzione. L’argomento? L’immunità parlamentare. Un tema particolarmente sentito dal Popolo della Libertà, non a caso riproposto proprio nei giorni in cui Silvio Berlusconi si trova a dover affrontare ben tre procedimenti giudiziari (e un quarto potrebbe cominciare a breve) e tornato di stretta attualità nelle ore in cui Marcello Dell’Utri viene condannato in appello a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.
Dall’entrata in vigore della legge n. 3 del ’93, la Costituzione ha ristretto il concetto di immunità e prevede che nessun ramo del parlamento possa fermare un arresto in seguito a sentenza irrevocabile di condanna. L’autorizzazione delle Camere, al momento, è richiesta solo per applicare una misura cautelare, per effettuare una perquisizione personale o domiciliare nei confronti di un parlamentare. La proposta di legge di Vignali prevede di allargare la tutela a tutti i parlamentari, che “non potranno essere sottoposti a procedimento penale” senza l’autorizzazione delle Camere.
Vignali ricorda come l’articolo 68 “fu modificato dal Parlamento con la legge costituzionale n. 3 del 1993 a seguito dell’indignazione suscitata nell’opinione pubblica da Tangentopoli“. Un fenomeno, secondo il deputato del Pdl, “amplificato dai mezzi di informazione” e che portò a condanne definitive “assai ridimensionate rispetto alle previsioni iniziali”. La scelta del parlamento fu, per Vignali, dettata dall’emotività del momento, a detrimento di un processo “discusso e motivato” dei padri costituenti.
Fatta questa premessa, l’ex presidente della Compagnia delle Opere invita il parlamento attuale a ritrovare quello spirito, quella “garanzia democratica”. D’altra parte, ricorda, “le immunità parlamentari, a partire dalla Rivoluzione francese, sono l’espressione della lotta per la sovranità popolare”. Per sostenere la sua tesi Vignali cita Francesco Cossiga (“Il parlamento è il popolo”) e Gustavo Zagrebelsky. E nell’invitare ancora una volta l’aula a ristabilire nella Costituzione il dettato approvato dall’Assemblea costituente, Vignale ribadisce che il parlamento “non può essere sottoposto ad alcun altro potere che quello del parlamento, cioè del popolo stesso”. Tutto ciò, ovviamente, “non per difendere un privilegio, ma per garantire la forma e la sostanza della democrazia”.
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CANE SCAPPA DA CASA PER TORNARE AL CANILE
Adottato in Piemonte dopo il terremoto de L'Aquila, è fuggito dopo tre giorni e ha vagato nei boschi prima di ripresentarsi ai cancelli della struttura di Bibiana
Che la fedeltà dei cani li renda capaci di percorrere chilometri e chilometri per tornare a casa, è storia nota. Ma la storia di Dado, un grosso incrocio di labrador bianco, è quasi sicuramente unica. Perché lui da casa è scappato per tornare al canile di Bibiana, dove aveva trovato rifugio dopo essere sopravvissuto al terremoto de L'Aquila. Dato in adozione a una signora della provincia torinese, Dado ha scavalcato la recinzione e, dopo due settimane e 15 chilometri nei boschi, è tornato al rifugio gestito dalla Lega Nazionale del Cane. "Dado - racconta Graziella Avondetto, responsabile del canile di Bibiana, all'edizione torinese di Repubblica - era stato visto aggirarsi per l'Aquila dopo il sisma del 2009: aveva circa sei mesi, e si è trovato di colpo senza casa e padroni. Mi ha cercato un'amica della Lega dell'Abruzzo, chiedendo se potevamo occuparcene, dato lo stato di emergenza in cui si trovavano. Avevano accolto 700 cani, con soli 300 posti a disposizione". Così il cucciolone di labrador era arrivato in Piemonte, ma il trauma subìto durante il terremoto era ancora presente: Dado non sopportava i rumori forti, si nascondeva nella sua cuccia e tremava. I volontari del canile, allora, sono intervenuti: "Abbiamo creato per lui un branco di 5 cani - spiega la Avondetto al quotidiano - che di notte se ne stavano liberi nel prato, a fare la guardia. Dado si è rivelato presto un leader, svolgeva il ruolo di capobranco. Dopo qualche mese stava meglio". Ed è stato dato in adozione.
Nella nuova casa, però, il labrador è rimasto solo per tre giorni, dopodiché è sparito. Gli addetti del canile l'hanno ritrovato dopo due settimane, fermo davanti alla recinzione della struttura: dopo aver vagato nei boschi era scheletrito, "doveva avere perso almeno dieci chili - dicono -. E' entrato in canile, felice: si sentiva di nuovo a casa, fra i suoi amici. Ora è qui, non lo lasceremo più andare via".
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CRN: In Europa il futuro si chiama "Graphene"
Lanciato un progetto europeo di portata senza precedenti dedicato all'innovazione tecnologica basata sul grafene. Dieci anni e un finanziamento di un miliardo di euro, tra i capofila dell'ambizioso programma anche il Cnr.
Il futuro tecnologico dell'Europa poggia su un foglio di carbonio spesso un atomo. La Comunità Europea lancia oggi a Bruxelles la Flagship 'Graphene', uno dei due progetti scelti tra le iniziative che per i prossimi 10 anni, e con un finanziamento di un miliardo di euro, plasmeranno l'innovazione e il futuro tecnologico del continente. Obiettivo è sviluppare appieno le potenzialità del grafene e di altri materiali bidimensionali, producendo uno spettro di nuove tecnologie che mirano a rivoluzionare molti settori industriali e generare maggiore sviluppo economico su scala europea. Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) è tra i principali coordinatori dell'iniziativa e guiderà le attività di Graphene dedicate ai settori energetico e dei materiali compositi.
Il grafene ha innescato un'esplosione di attività scientifica fin dai primi rivoluzionari esperimenti che meno di dieci anni fa portarono alla sua scoperta, premiati con il Nobel per la fisica nel 2010 a Andre Geim e Kostya Novoselov. Stupefacente e versatile, questo materiale è da molti indicato come la piattaforma di partenza per innovazioni tecnologiche profonde in numerosi settori.
"'Graphenè è il più ambizioso programma di ricerca congiunto mai messo in campo dalla Comunità Europea: coinvolge 126 gruppi di ricerca tra enti, università e industrie in 17 paesi", evidenzia Luigi Ambrosio, direttore del dipartimento Scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr. "Le attività, suddivise in 15 aree strategiche, seguiranno una roadmap che porterà il grafene dai laboratori di ricerca alla vita di tutti i giorni con applicazioni in elettronica, ottica, dispositivi flessibili, fino ai materiali compositi e alle batterie di nuova concezione. Cosa si attende da quella che è stata definita 'la nuova rivoluzione basata sul carbonio'? Ad esempio elettronica di consumo veloce, resistente e flessibile come 'la carta elettronicà o cellulari indossabili e pieghevoli, aerei più leggeri ed energeticamente efficienti. Più a lungo termine, innovazioni per le strategie di calcolo e in applicazioni mediche inedite come le retine artificiali".
Di questa Flagship il Cnr è stato il rappresentante per l'Italia e uno dei primi proponenti, d'intesa con le università di Chalmers, Manchester, Lancaster e Cambridge, le aziende Amo GmbH e Nokia, l'Istituto Catalano di Nanotecnologia e l'European Science Foundation. Il progetto coinvolge ora anche altri partner italiani quali Fondazione Bruno Kessler, Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Trieste, Politecnico Torino, Politecnico Milano e STMicroelectronics.
In particolare, il Cnr coordinerà due attività strategiche. Le ricerche dedicate ai materiali compositi saranno coordinate da Vincenzo Palermo dell'Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof-Cnr). "Il grafene è il materiale più sottile che esista in natura", spiega il ricercatore. "La sua forma, resistenza e stabilità possono essere utilizzate per creare materiali mai visti prima, provocando una rivoluzione simile a quella causata nel secolo scorso dall'utilizzo dei polimeri per produrre plastica". Sarà invece Vittorio Pellegrini, dell'Istituto nanoscienze del Cnr (CnrNano), a guidare le attività dedicate allo sviluppo di sistemi per applicazioni energetiche. "Batterie al grafene potrebbero durare più a lungo, avere tempi di carica più veloci, immagazzinare più energia e potrebbero essere usate nelle future auto elettriche", commenta il ricercatore. "Il reticolo di carbonio potrebbe essere usato come una sorta di rete nanoscopica ideale per lo stoccaggio di idrogeno in modo efficiente ed economico".
"Con questo progetto anticipiamo importanti pezzi del futuro, assicurando all'Europa un ruolo da protagonista nello studio e utilizzo, industriale e commerciale, del grafene, un sorprendente nanomateriale dalla grande versatilità applicativa", ha dichiarato il Presidente del Cnr, Luigi Nicolais. "Lo facciamo grazie all'entusiasmo e alla bravura dei nostri ricercatori e scienziati. È motivo di grande orgoglio e soddisfazione per la comunità scientifica dell'Ente che vede riconosciuti i suoi sforzi in uno dei più ambiziosi e sfidanti programmi di ricerca comunitari".
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Montalbano, i nuovi episodi 2013: il commissario di Vigata torna su Rai 1
torna su Rai 1 a partire dal 15 aprile 2013 e per quattro imperdibili episodi ol commissario più famoso d'Italia qiesti i titoli dei 4 episodi
: Il sorriso di Angelica, Il gioco degli specchi, Una voce di notte e Una lama di luce, tutti tratti dai romanzi di Andrea Camilleri che, come sempre, firma anche le sceneggiature.
A dare il volto al commissario più amato, sempre lui, Luca Zingaretti, accompagnato dai già noti personaggi tanto amati dal pubblico: Cesare Bocci riprende il ruolo di Mimì Augello, Peppino Mazzotta quello di Fazio e Angelo Russo quello di Catarella. A questi si aggiungono alcune guest star fra cui la splendida Margareth Madè, la fotomodella e attrice siciliana già interprete di Baarìa e de La mia casa piena di specchi, interpreterà proprio Angelica nella prima delle nuove avventure del commissario di Vigata. La Madè divide la scena con Barbora Bobulova, l’attrice slovacca, invece, interpreterà un’amica del Commissario. Nel cast anche Livia Perned, bellissima attrice svedese che interpreta Livia e che sostituisce l’attrice austriaca Katharina Bohm, storico volto della fidanzata del commissario per ben 8 anni.
http://www.montalbano.rai.it/dl/portali/site/page/Page-cbbaf188-90bf-4fa1-be7a-1fe00df83c42.html
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scambio di consegne
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