Passa ai contenuti principali

una rondine non fa primavera ? ...

Stanno tornando le rondini.


Pesano circa 20 gr ma hanno percorso più di 5000 km in volo.
Hanno superato il deserto del Sahara.
Hanno sorvolato il Mar Mediterraneo senza potersi neppure riposare.
Hanno lottato contro perturbazioni e venti di tempesta.
Hanno fatto qualcosa di straordinario.
E tutto questo per venire a riprodursi proprio in quell’angolino di casa nostra, sotto il tetto.
Una singola rondine può consumare fino a 850 mosche e zanzare al giorno.
Se avessimo la fortuna di ospitare un nido di questa specie nel nostro ambiente familiare, la coppia da sola, potrebbe eliminare circa 1.700 mosche e zanzare al giorno.
Non esiste insetticida più efficace ed ecologico.
Facciamole sentire le benvenute, hanno scelto proprio noi!

**************************************************************************

modi di dire : Perché si dice una rondine non fa primavera?


Questo proverbio deriva da una frase latina ”Una hirundo non facit ver” che tradotta in italiano significa proprio ”una rondine non fa primavera”. Ma vi siete mai chiesti qual è l’origine di questa espressione? L’espressione ”una rondine non fa primavera” ha un’origine molto antica, infatti risale ai tempi di Aristotele. Proprio in una raccolta di appunti di quest’ultimo, l’Etica Nicomachea, compare l’espressione per la prima volta. In quest’opera Aristotele scrive: ”come una rondine non fa primavera, né la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”. Questa espressione sta ad indicare sia che una sola rondine non afferma l’arrivo della primavera e sia che un solo evento non è abbastanza per arrivare a delle conclusioni. Il primo significato ha una base logica, infatti è risaputo che le rondini arrivano in cielo quando fa caldo, ma che solitamente sono sempre in gruppo. Per questo non è detto che vedere una sola rondine in volo significa che sia arrivata la primavera, peraltro l’uccello potrebbe essersi semplicemente perso. Il secondo significato invece nasce da una correlazione fatta da Aristotele: come una rondine non fa primavera, così nemmeno un solo giorno bello può indicare l’inizio di un momento positivo. Con il passare del tempo altri filosofi hanno seguito il pensiero di Aristotele, come per esempio Sofocle nella sua opera ”Antigone” scrive ”non esiste una città abitata da un solo uomo” oppure Aristofane che nella sua opera ”Gli uccelli” aggiunge al pensiero di Aristotele che c’è bisogno di più rondini. Infine anche Erasmo nella sua raccolta di proverbi ”Adagi”, paragona l’espressione di Aristotele, alle buone azioni, spiegando che se un uomo compie occasionalmente queste ultime non vuol dire che esso sia buono.



*********************************************************************************





«La prima rondine
venne iersera
a dirmi: “È prossima
la Primavera!
Ridon le primule
nel prato, gialle,
e ho visto, credimi,
già tre farfalle”.
Accarezzandola
così le ho detto:
“Sì è tempo, rondine,
vola sul tetto!
Ma perché agli uomini
ritorni in viso
come nei teneri
prati il sorriso
un’altra rondine
deve tornare
dal lungo esilio,
di là dal mare.
La Pace, o rondine,
che voli a sera!
Essa è per gli uomini
la primavera.»
Gianni Rodari 🍀


Commenti

Post popolari in questo blog

la macchina non parte causa tilt dell'immobilizer o trasponder ? provate queste 3 piccole soluzioni?

!!! aggiornamento dell'ultim'ora  !!!!! prima di ( ma anche dopo )  leggere quanto segue provate a fare una cosa che potrebbe servire ad evitare ogni altro intervento staccate i cavi del motorino d'avviamento e dategli una scartavetrata o altro in modo di rimuovere eventuali " ossidature dei contatti" quindi ricollegate il tutto provate ad avviare l'auto a volte è  proprio questo contatto malfunzionante causa della non accensione ....  altre occorre ripulire l'elettrocalamita ma già qui è richiesta maggior conoscenza e manualità " sotto la foto di un motorino d'avviamento tipo iniziamo con lo scrivere che cos’è l’immobilizer L'immobilizer o trasponder è un sistema di antifurto ormai di serie in tutte le nuove vetture che previene che il motore venga avviato senza che sia presente la chiave corretta ed evitando anche che l’auto venga avviata semplicemente “collegando i fili”.  L’immobilizer può essere disattivato solo da u

una poesia ogni quanto mi pare

  Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che non dà troppo nell’occhio, in fondo alla tavola, più vicino ai camerieri che ai festeggiati. Perché non so stare con le persone importanti. Non so vincere. Non sono capace a far festa come gli altri. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che nessuno chiede. Giù, in fondo al bus sgangherato che trasporta i pendolari della misericordia ogni giorno dal peccato al perdono. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello in fondo alla fila. Aspetterò il mio turno e non protesterò se qualche prepotente mi passerà davanti. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Per me sarà perfetto perché sarai tu a sceglierlo. Sarò a mio agio. e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori. Sarà il mio posto. Sarà il posto di quelli come me. Di quelli che arrivano ultimi, e quasi sempre in ritardo, ma arrivano cascasse il mondo. Tienimi quel posto, Dio mio. Eric Pearlman Eric Pearlman nasce a Budapest il 22 aprile 1955 da padre tedesco e madre italiana. A causa della repressione sovietica

LA FANTOMATICA l'ultima lettera di SAN FRANCESCO a Santa Chiara

Quando Francesco morì, Frate Rufino  che restò con il Santo fino all’ultimo, consegnò a s. Chiara,  la sua bisaccia.  Quando Chiara l’aprì, all’interno c’era la sua ciotola di legno, il suo cucchiaio, alcuni semi, una penna, un piccolo vaso d’inchiostro, e poi una pergamena più volte ripiegata, tutta accartocciata.  Con le mani che le tremavano Chiara dispiegò la pergamena e decifrò le goffe lettere che Francesco aveva faticosamente vergato negli ultimi istanti della sua vita… e non potè mai più dimenticarne il contenuto! “ eccolo .. All’anima che sa leggere nella mia, e che ne comprende le gioie e i dolori, voglio confidare queste parole: all’alba della mia dipartita, al crepuscolo del sentiero che ho scelto, posso finalmente affermare, completamente in pace, che la nostra ferita, in questo mondo, non sta nè nella ricchezza nè nella povertà, ma nella nostra dipendenza da uno di questi due strati, nel fatto di immaginare che l’uno o l’altro possano offrirci gioia e li