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antiche religioni - nascita del ( i ) Salvatore ( i )


credevate che Gesù fosse il solo ad essere nato il 25 Dicembre da una vergine ?, bene sbagliavate dato che in molte antiche religioni vi è un " salvatore " nato in quella data se non un proprio DIO non nato ma festeggiato proprio in quella data 

ad esempio :

Horus è nato il 25 dicembre dalla vergine Isis-Mer, 

Mitra della Persia, 1400 a.c., è nato da una Vergine il 25 dicembre in una grotta, 

Krishna dell'India, 1200 a.c., è nato da una vergine il 25 dicembre in una grotta, 

Attis della Frigia, 200 a.c., è nato da una vergine il 25 Dicembre, 

Dioniso/Bacco della Grecia, 200 a.c., è nato anche lui il 25 dicembre da una vergine. 

Gesù - anno 0 è nato da una vergine il 25 Dicembre,

Per farla breve, ci sono dozzine di salvatori nati il 25 dicembre, per lo più da una vergine, che hanno effettuato miracoli, sono morti su croci/alberi/oggetti fatti di legno, poi sono risorti, e presentano tra loro delle somiglianze impressionanti. La domanda sorge spontanea: perché queste caratteristiche?

La sequenza della nascita ha un’origine del tutto astrologica: La “stella d’oriente” non è altro che Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno. Il 24 dicembre di ogni anno, Sirio com’era già noto nei tempi antichi si allinea con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione. Queste ultime tre stelle vengono chiamate, oggi come nell’antichità, “I tre Re”. La linea retta descritta idealmente da queste 4 stelle (Sirio più “i tre Re” allineati) indica esattamente il punto dell’orizzonte dove il sole sorgerà il 25 dicembre. Ecco da dove viene l’allegoria della stella che, insieme ai tre re che la “seguono”, indica il punto dove il sole (cioè la divinità del Sole) nascerà.

in realtà il tutto va letto in relazione al Dio Sole adorato in antichità da innumerevoli civiltà  ( capirne il perché è facile ) e non a Sirio che ne è solo un complemento

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La nascita del Dio-Sole e le origini del natale

Il solstizio invernale è stato spesso associato alla nascita del “Re Divino”, molto prima della dell’arrivo del cristianesimo.

Yule è la rinascita, il ritorno della speranza e della vita. Il suo significato non è mai cambiato nel tempo.

Del resto Yule e Natale non sono poi così diversi: entrambe celebrano l’arrivo del Dio/Sole, così come Cristo è stato chiamato “La Luce del mondo”. origini del natale pagano.

Origini del Natale

Mitra, il Sol invictus (Persia)

L’origine di questo antico culto va ricercata in ciò che è “principio” della vita sulla terra e che fin dal principio è stato oggetto di culto e di venerazione: il Dio-Sole.

Agli albori dell’umanità, esisteva un ricco calendario di feste annuali e stagionali e di riti di propiziazione e rinnovamento.
 I popoli antichi, nel periodo primitivo della loro esistenza, erano intimamente legati al ciclo della Natura poiché da questo dipendeva la loro stessa sopravvivenza.

A quei tempi, la vita naturale appariva indecifrabile, incombente, potente espressione di forze da accattivarsi. L’uomo antico si sentiva parte di quella natura, ma in posizione di debolezza. Per questo, attraverso il rito, cercava di “entrare in simpatia” con quella forza insita in essa.

Nei millenni della storia dell’uomo sono stati creati e poi elaborati molti diversi culti, tutti però facenti capo allo stesso principio primordiale: la (Ri)nascita e la ciclicità della Vita.

Divinità legate al culto del Sole

Origini del NataleEgitto – Horus

I mosaici e gli affreschi raffiguranti immagini di Horus in braccio a Iside ricordano l’iconografia cristiana della Madonna col bambino, tanto da indurci a credere che in epoca cristiana alcune rappresentazioni di Iside e Horus, spesso raffigurato come un bambino con la corona solare sul capo, furono probabilmente adattate.

Persia – Mitra

Quello di Mitra fu il culto più concorrenziale al cristianesimo e col quale il cristianesimo si fuse sincreticamente. 
Anche Mitra era stato partorito da una vergine, aveva dodici discepoli e veniva chiamato il Salvatore.


Babilonia – Tammuz

Nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. circa, veniva festeggiato il Dio Sole babilonese Tammuz.

Era il Dio del Sole, della giustizia e della predizione, in quanto il Sole vede tutto: passato, presente e futuro.

In Babilonia successivamente comparve il culto della dea Ishtar e di suo figlio Tammuz.

Allo stesso modo di Iside, anche Ishtar veniva rappresentata con il suo bambino tra le braccia. Attorno alla testa di Tammuz si rappresentava un’aureola di 12 stelle che simboleggiavano i dodici segni zodiacali.

E’ interessante aggiungere che anche in questo culto il Dio Tammuz muore per risorgere dopo tre giorni.

L’origine comune

Tutte queste narrazioni sono basate sul moto del Sole attraverso il cielo, e quindi su uno sviluppo di idee astrologiche/teologiche, avvenute in ogni parte del mondo.

In altre parole, Gesù Cristo e tutti gli altri miti di analoga struttura, sono personificazioni dell’entità solare.

Riguardo ai culti solari precolombiani è interessante notare come i tempi e i simboli del sacro siano comuni a civiltà così distanti fra loro.

Questo dovrebbe far sorgere il sospetto di un’origine comune di tutte religioni, tramite uno studio comparato delle stesse alla ricerca del significato della vita. Invece, ottusamente ci si continua ad adagiare su fedi antropomorfiche dogmatiche e più o meno esplicitamente intolleranti le une nei confronti delle altre.

fonte etc

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