SOS PER IL NOSTRO CACO ( KAKI VANIGLIA )
Kako, loto, caco, diosporo o mela d'Oriente (proveniente dalla Cina settentrionale) è ricco di beta carotene, vitamina C , potassio e, in piena maturazione, di zuccheri...
Il nostro vanigliato RESISTE grazie all'intelligenza e alla lungimiranza ( io direi anche spirito identitario e ribellione)di coltivatori che non si arrendono alle richieste del mercato che li vuole "ammezziti" e "detannizzati". (cioè musci e lassativi)....
Benvenuto cachisse o legnasànte (perché leggenda vuole che il legno della Croce di Gesù, fosse di quest'albero)...
Ricordiamo che dall'Asia , continente di provenienza, in Europa e in Italia la pianta del cachi o kaki è stata introdotta a scopo prettamente ornamentale nel XVI secolo. Ma bisogna aspettare l’inizio del Novecento per incontrare le prime coltivazioni italiane a fini edibili.
Si è diffusa principalmente in Emilia-Romagna, in Campania e in Sicilia. Come è noto sono state riconosciute in queste aree le denominazioni di tipicità PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), per:
Loto di Romagna
Kaki vaniglia napoletano
Kaki di Misilmeri.
La pianta del cachi può vivere molto a lungo, anche diverse centinaia di anni. Inoltre, è in grado di raggiungere un’altezza imponente di oltre 15 metri, ma ha una crescita lenta.
La ricetta più semplice da realizzare è la confettura perfetta sia per le crostate che per farcire torte e biscotti. Basta cuocere la polpa di un kg di cachi con circa 200 g di zucchero e il succo di un limone. Per rendere la confettura più densa, aggiungete anche una mela a cubetti con la buccia che agirà da pectina naturale.
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