Quando mangi la frutta, non buttare i semi, asciugali, mettili in un sacchetto e lasciali in macchina.
Quando sei in strada, buttali dalla finestra in aree dove non ci sono alberi ma spazzi verdi una volta boschivi o aree in cui si capisce che mancano alberi naturalmente di proprietà del demanio. .... La natura si occuperà della germinazione. 🌱
In paesi asiatici come Tailandia e Malesia, lo praticano da anni e ora hanno frutti ovunque. 🍐🍒🍑 🍐🍒🍑
Quindi gettiamo i semi sulla TERRA, NON nella spazzatura. ❤️🌳
Cit R.M.
🍐🍒🍑 🍐🍒🍑❤️🌳🌱🍐🍒🍑 🍐🍒🍑❤️🌳🌱
il parere di mio cugino **** il parere di mio cugino ****
in molti casi la procedura sopra descritta è ita a buon fine e ritengo che, fatta come si deve, ovvero rispettando quanto sopra descritto ovvero lo spargimento dei suddetti semi in aree ben scelte e non per le strade asfaltate o in aiuole cittadine sia una co a fattibile e con un suo bel perché
segnalo, per dover di cronaca. il curioso caso di Almede gran mangiatore di frutta d'ogni genere
Almede , che già dal nome è tutto un programma , aveva l'uso di fare quanto sopra descritto una volta a settimana e fin qui niente da segnalare .
il problema venne quando ad Almede si ruppe il camion di proprietà con cui, tra l'altro, trasportava i semi in qua e nà per i boschi per cui, per circa un mese, un mese e mezzo non poté eseguire quel semplice gesto, diventato ormai di routine ,per poco più di sei settimane
quando finalmente riebbe il camion a disposizione il primo fine settimana a disposizione Almede, come d'altronde era uso fare da anni , carico la mercanzia prodotta nel periodo citato sul camion lo mise in moto quindi si diresse nei soliti posti ove era solito spargere i semi d'ogni tipo di frutto di cui s'era cibato fin lì
arrivatovi apri il vano di scarico e inizio a alzare il cassone del camion pian piano onde fare cadere le sementi in maniera ordinata per la strada; prosegui in tale operazione fino a che il cassone si svuotò completamente quindi rialzo in cassone mise la quarta e parti diretto verso altri lidi sparendo all'orizzonte ....
... di solito era il vento a portare le semente nei boschi limitrofi ma quella volta non fu così
se ne rese ben conto un gruppo di ciclisti che si ritrovo di colpo e senza alcun preavviso a pedalare in una strada il cui selciato era fatto non più di asfalto ma di una strato di semi alto 10 cm in cui il pedalare risultava alquanto difficoltoso, le semente accappate in più di un mese da Almede e li sparse nel tempo erano talmente aumentate di numero dall' avere ricoperto completamente il selciato per 1 km circa, in più le rimanenze della polpa del frutti stessi si erano dapprima marcite quindi putrefatte poi ammuffite creando una specie di poltiglia che una volta sparsa per terra aveva creato una specie di asfaltatura putrescente composta da materia legnosa nella fattispecie semi di ogni risma. materiale marcito semi liquido non meglio definito, telatura di muffa etc. etc, che tra l'altro, aveva richiamato in zona tante di quelle mosche. mosconi, tafani etc. dal creare una specie di nuvola che, vista da lontano, assomigliava molto ad una piccola nuvola nera tendenzialmente in fase di temporale in corso con tanto di tuoni e rombi sonori ma da vicino si rivelava per quel che veramente era...
TAGLIO!!!!
... ritornando ai ciclisti essi raccontarono a posteriori che per i primi metri proseguirono il cammino per forza d'inerzia dopodiché il pedalare risulto pressoché impossibile nonché inutile in quanto le ruote, pur girando, non avanzavano di niente portando a se materiale che pian piano andava a ricoprire parte delle bicicletta e i piedi fino a poco sopra le ginocchia col risultato che in breve tutti i ciclisti si ritrovarono per terra semi ( e qui la parola ha più di un senso ) ricoperti da una melma che pareva aver vita propria con tutti quei filamenti che bloccavano i movimenti, poi c'erano i mosconi etc che come un esercito in fase d'attacco continuavano a posarsi su ogni singolo ciclista limitando in modo pericoloso persino la semplice respirazione , attimi di terrore furono vissuti dai ciclisti alcuni dei quali ancor oggi al semplice ricordo svengono o cadono in catalessi ....
.... la loro salvezza non venne da mano umana ma dalla natura che, chissà perché, chissà percome decise proprio in quel momento, in quella giornata di far arrivare in zona un vento e una pioggia mai vista
in poco tempo le sementi con tutto quanto li concerneva sparì non si sa dove e i ciclisti seppur belli zuppi e alcuni quasi affogati, poteron tornare a pedalare anche se per modo di dire in quanto tutti furono portati a i loro luoghi di destinazione da Almede che, di ritorno dai suoi giri, li vidi e attratto dai loro sguardi inebetiti dal loro essere posizionati in strano modo si fermò e preso dai loro racconti improbabili anche se incredulo s'offri di accompagnarli a casa, loro e le loro biciclette tutte meno una che non fu mai più ritrovata .
la cosa strana è che a posteriori tutti rimasero scettici del racconto dei ciclisti scambiandoli per mitomani e nessun si sorprese, anni dopo, dei molti alberi da frutto nati nella zona teatro dei fatti dai ciclisti narrati anzi ne fu contento.
tra i tanti alberi da frutto nessuno risultò un albero di biciclette eppure la bicicletta era sparita e una fine doveva averla fatta si ma quale ?
il caso fu risolto tempo dopo quando un cane sotterrando la sua merda appena autoprodotta causò un rumore metallico che attiro il suo compagno umano che, armato di paletta da merda e tanta pazienza, dissotterrò quel che alla fine risultò essere una bicicletta anzi "la bicicletta " proprio lei ,quella all'epoca smarrita e mai fin lì ritrovata anche se, a vederla al momento, nessuno l'avrebbe mai detto in quanto ricoperta da un sottile strato di mosche , tafani etc. mummificate più una specie di strato legnoso che all'analisi risultò essere composto da bucce di semi di vari frutti compressi tra loro in maniere incomprensibile
una volta liberata dai vari strati che la ricoprivano la bicicletta risultò essere quasi nuova tanto da parer uscita or ora di fabbrica il che parve molto strano a molti tranne che al legittimo proprietario che, una volta riottenuta la sua bici, ritorno a "pedalarla" come niente fosse evitando però e per sempre il tragitto percorso anni prima che non si sa mai ..................................
....... Almede da parte sua non collegò mai i fatti tra loro continuando a sparger semi per boschi e terreni demaniale fregandosene altamente di quel che dicea la gente attorno
morale
spargete si i semi in qua e in nà ma abbiate giudizio nel farlo senza eccedere ne in un senso ne nell' altro
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