LA STRAORDINARIA STORIA DI THOMAS EDISON (L'INVENTORE DELLA LAMPADINA)
Un giorno, tornando a casa dalla scuola, Thomas Edison, allora dodicenne, consegnò una lettera a sua madre. La lettera gli era stata data dall’insegnante pregandolo di consegnarla personalmente solo nelle mani di sua madre.
La madre iniziò a leggere la lettera, si commosse e gli occhi le si riempirono di lacrime. Lesse allora a voce alta: “Vostro figlio è un genio, questa scuola è inadatta a lui. Qui non abbiamo insegnanti idonei alla sua formazione. La preghiamo di istruirlo lei personalmente.”
Il giovane Thomas si entusiasmò per quella lettera. E la madre lo segui con costanza, impegno e amore.
A 14 anni Thomas iniziò a lavorare come operatore telegrafico, e a 21 depositava la sua prima invenzione: un registratore di voto elettrico.
Fu il primo imprenditore che applicò i principi della produzione di massa al processo dell’invenzione. Sono ben 1.093 i brevetti registrati a suo nome, in tutto il mondo. Ma è conosciuto principalmente per l’invenzione della lampadina e del fonografo.
Non sviluppò solo le sue invenzioni, ma arrivò anche ad acquistare invenzioni di altri per poi svilupparle e migliorarle. Era dotato anche di un notevole spirito imprenditoriale.
Passarono gli anni, anni e all’età di 61 anni, la madre di Thomas A. Edison morì.
Un giorno, mentre rovistava tra i ricordi e le vecchie cose di famiglia, Edison trovò una lettera dentro a un cassetto di una scrivania. La prese e la lesse. Nella lettera c’era scritto: “Vostro figlio ha problemi nell’apprendere a causa di un ritardo mentale. Rappresenta un problema anche per gli altri alunni. La preghiamo di non mandarlo più nella nostra scuola.”
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