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i post degli altri - Gennaio 2015

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rubrica a costo zero in cui compare uno o più' post presi pari pari da uno dei numerosi blog, forum, siti  etc. etc. presenti su internet .
per avere il grande onore di apparire su questa rubrichetta ( che dice diventerà mitica intorno al 2023 ( il post deve essere esaustivo e avere una benché minima utilità inoltre deve attrarre la mia curiosità e passare indenne attraverso le grandi manovre della censura prepubblicazione del noto dicitore etc etc Angiò di Pallevizze .
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Russia: sulle montagne di Adygea ritrovati due teschi alieni e una valigetta con l’emblema della Ahnenerbe delle SS

La scoperta nelle montagne della Russia meridionale di Adygea, relativa al ritrovamento di una misteriosa valigetta con due teschi, sta facendo il giro del globo, ma pochi ne parlano. 
Secondo i giornalisti del quotidiano “Komsomolskaya Pravda” e di “Rossiyskaya Gazeta”, i due teschi con la valigetta misteriosa, con un disegno, ovvero l’emblema della Ahnenerbe, sarebbe stato recentemente trovato nelle montagne di Adygea della regione del Caucaso. I due teschi non sarebbero umani, ma appartenenti a creature sconosciute, non ancora identificate dagli scienziati russi, che hanno ritrovato, come detto sopra, forti correlazioni con l’emblema della Ahnenerbe (visibile sulla valigetta), probabilmente appartenente alla società più segreta all’interno delle SS, che si dedicava allo studio delle forze occulte e soprannaturali.





I ricercatori hanno detto che è probabile che i membri delle SS erano interessate ai misteri degli antichi dolmen per via dell’alta radioattività naturale nella zona del canyon Kishinski. E ‘anche possibile che stavano cercando l’oro di Kuban Rada, perso da qualche parte nella regione durante la guerra civile russa (1917-1923). I ricercatori sono rimasti anche sbalorditi dal ritrovamento mdi una mappa tedesca del territorio di Adygeya, risalente al 1941, mappa molto accurata e completa nei dettagli.


Questi oggetti trovati hanno suscitato grande interesse tra gli esperti. Gli storici sanno molti dettagli sulla storia della Edelweiss della Wehrmacht, di cui la Stella Alpina Tedesca Edelweiss, distintivo della prima divisione cacciatori della Wehrmacht che veniva portato sul berretto e sulla maniche, gli stessi soldati che hanno piantato bandiere naziste sulla cima del monte Elbrus, la montagna più alta d’Europa, che si trova nella Repubblica di Kabardino -Balkaria nel Caucaso russo.


Tuttavia, nessuno sa qual’era lo scopo di questa organizzazione segreta che operava nelle montagne della Adygea. La scoperta nella foresta di un complesso etnografico nel villaggio di Belovodie Kamennomostsky, di teschi misteriosi è venuta a galla grazie alla storia di un uomo del posto, un anziano. 

“Un uomo del posto anziano ha portato una grande borsa con manico in pelle di color marrone e un emblema della società segreta Ahnenerbe, stampato sul coperchio della stessa valigetta”,  spiega il proprietario del villaggio di Belovodie, il signor Vladimir Melikov. Questo anziano uomo era un vero eremita che viveva e vive tuttora in una capanna nei boschi, ma non si sa esattamente dove.  


Le  Ahnenerbe, era composto da un gruppo di studio, dove appunto si facevano ricerche scientifiche su tutto ciò che era di strano e misterioso che esisteva nel mondo, oltre a ad aver fatto spedizioni in Tibet, Antartide e il Caucaso, cercando anche contatti con gli UFO per il segreto del potere assoluto.

La Germania di Hitler ha partecipato attivamente allo sviluppo di nuovi tipi di armi in grado di cambiare il corso della guerra. Nel gruppo di Ahnenerbe ci stavano 350 esperti che lavoravano con una brillante educazione, una grande carriera scientifica e avevano vari gradi.


Pochi sanno che, alcuni anni prima della guerra, esperti tedeschi di questa organizzazione segreta, avevano offerto aiuto per l’URSS riguardo la costruzione di tunnel segreti, strade e fortezze situate tra il Pitsunda e il lago di Ritsa (dalla costa del Mar Nero attraverso la riserva naturale di montagna, ora chiamata Abkhazia). Presumibilmente tutto questo, avvenne per motivi di cooperazione internazionale. Al termine dei lavori, gli esperti tedeschi hanno trovato una morte tragica, dopo che la loro auto era caduta nel fosso su una curva.  Ancora oggi, i turisti affollano il Lago Ritsa dove si trovano i tunnel costruiti dai tedeschi.


“L’Acqua viva di Ritsa”

In seguito è emerso che le ragioni per la costruzione di questa strada strategica erano diverse. Si è constatato che gli idrologi di Ahnenerbe avevano stabilito che la composizione di acqua prelevata (altamente alcalina) da una fonte situata in una caverna sotto il lago Ritsa, era ideale per la produzione di plasma umano. “L ‘acqua viva ” del lago Ritsa in Abkhazia, era stata trasportata dai nazisti della Ahnenerbe, con dei vasi in argento, direttamente sulla costa del Mar Nero, poi attraverso un sottomarino giungevano nella città di Costanza in ROmania, poi infine, in aereo facevano ritorno in Germania.  Bormotov, professore di economia e gestione delle grandi aziende al Maikop State Technological University, spiega che i nazisti di questa società segreta, avevano anche piani per la costruzione di un tunnel segreto, per far transitare il sottomarino che faceva da spola tra il Mar Nero e il Lago di Ritsa, ma i lavori di costruzione di questo tunnel, furono interrotti per la guerra. 
I lavori di questo tunnel erano affidati al 49° Corpo armato della Wehrmacht, che ha fatto la scalata famosa sul Monte Elbrus. 

Nell’autunno del 1942, l’aeroporto Maikop era diventata la sede del 3° Squadron – 14 gruppo di ricognizione della Luftwaffe, che aveva i famosi bimotore FW-189, aerei da ricognizione a corto raggio ad ala bassa, prodotti dall’azienda tedesca Focke-Wulf Flugzeugbau AG negli anni quaranta . Gli aerei erano equipaggiati con strumenti sofisticati, fungendo principalmente da  laboratori volanti. 
“Questo è stato più che sufficiente per proteggere le indagini sotto copertura, da parte della Ahnenerbe nelle montagne di Adygea”, dice Bormotov. “Maikop era la città dove la Wehrmacht aveva il suo quartier generale. Da lì è stato esercitato il comando di tutte le campagna militare tedesca nel Caucaso. Nell’autunno del 1942 nelle montagne di Adygea c’era la linea di difesa dove gruppi isolati di soldati tedeschi, erano penetrati nel profondo delle montagne. Non è chiaro il motivo per cui le truppe sono state schierate sul monte Pshekish nel mese di agosto 1944, quando la prima linea di difesa si era allontanata verso ovest. I Nazisti non hanno avuto il tempo di finire i lavori della costruzioni di tunnel profondi sul monte Pshekish,  ed è un vero mistero, dato che all’epoca ci furono indagini degli esperti della Ahnenerbe”.

C’è chi ipotizza che i nazisti erano interessati a antichi tapiri, agli edifici preistorici di Atlantide e alle porte spazio temporali che collegavano mondi e universi paralleli. Anche oggi si parla ancora di eventi insoliti nella zona. Recentemente sulla stampa locale si è parlato del ritrovamento, durante alcuni scavi archeologici, di scheletri alti tre metri appartenenti ad una razza umana sconosciuta in quel della Georgia, esattamente nella Gola di Borjomi.

Teschi degli dèi


Circa due anni fa, un gruppo di speleologi ha portato all’etnologo Vladimir Melikov, due teschi sconosciuti con le corna, che sosteneva erano stati trovati in una grotta sul monte Bolshoi Tjach. Sembravano animali fossili. Ma quando ha iniziato a esaminare in dettaglio i teschi, le conclusioni hanno fatto accapponare la pelle.


“Guarda il foro rotondo spesso come un dito, visibile nella la parte inferiore della testa”, ha detto Melikov, che mostra uno dei teschi. “Questa è la base della colonna vertebrale. E la loro posizione indica che questa creatura camminava su due gambe. Un’altra cosa strana è l’assenza di cranio e mascelle. Una bocca e, diversi fori, sono distribuiti in un cerchio. Le orbite sono insolitamente grandi e separano due escrescenze a forma di corna. Tuttavia, le ossa del viso sono piatte, come negli ominidi “.


Le fotografie dei teschi sono state inviate ad alcuni paleontologi della capitale, ma questi hanno reagito con poco entusiasmo. Solo Vladimir Melikov ha ammesso di non aver mai visto niente di simile nella sua vita. I paleontologi hanno comunque suggerito prudenza, forse si tratta dei teschi di pecora; i crani erano lunghi e sono molto deformati.  I ricercatori ipotizzano che questi teschi potrebbero anche cadere nelle mani della “magia” di Hitler che stava cercando manufatti straordinari.  Per inciso, alcuni esperti, osservando le immagini di questi teschi,  sono stati subito chiari. Questi sono i crani degli Annunaki dell’antica sumeria: “Dal cielo” divinità cornute, hanno partecipato alla creazione del mondo.

La fonte la troviamo nei libri dello scrittore americano Zecharia Sitchin, di origine azera, che identifica il popolo degli Annunaki come gli abitanti di Nibiru, un pianeta ipotetico del sistema solare con un’orbita eccentrica. A causa dei movimenti astronomici, questo pianeta appare nel campo visivo della Terra una volta ogni 3.600 anni. Secondo Sitchin, in questo periodo gli abitanti di Nibiru sbarcarono sulla Terra per avere un cotatto con gli aborigeni di allora, cioè con noi. “Siamo in grado di costruire tutti i tipi di versioni e congetture, ma i resti trovati nelle montagne di Aguideya devono far riflettere”, ha detto attraverso una intervista al quotidiano Komsomolskaya Pravda, l’accademico Prof.Ivan Bormotov.


fonte : vai
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il parere di Angiò di Pallevizze


... ancora qui con 'ste storielle da 2 soldi, ma quando la smetterete di andare in cerca del nulla , di perder del tempo in simil boiate e comunque sia se mi riscocciate un'altra volta con domande di si fatto genere la prossima volta vi fò accogliere dal Gino ( vedi nota 1 ) si e ci pensa lui a levarvi la voglia

nota 1 - il Gino è uno strano scherzo della natura che a prima vista uno scambierebbe per un misto tra un minotaruro/centauro ed una tigre dai denti di sciabola /triceratopo/ippopotamo mentre ad un esame più particolareggiato risulta un coacervo di animali mitologici mischiati tra loro e forze aliene credute frutto di sola leggenda; dai movimenti apparentemente lenti ha invece scatti improvvisi sia di velocità che d'ira verso i quali a nulla possono difese ordinarie mentre poco possono quelle straordinarie

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