ritorno alle origine - come costruirsi un ascia primitiva
c'era un tempo in cui non esistevano i supermercati, le ferramenta, i negozi in genere, c'era un tempo in cui non esistevano utensili con cui lavorare od armi per andare a caccia , c'era un tempo in cui l 'uomo disponeva solo delle proprie mani e del suo poco intelletto attraverso il quale procurarsi quanto necessitava per il proprio e altrui sostentamento, era un tempo lontano in cui era facile fare ogni giorno una scoperta od un' invenzione nuova
oggi parliamo di una di queste , costruiremo un' ascia primitiva
pochi sono gli elementi necessari la cui reperibilità è abbastanza facile
come manico useremo un ramo di un albero opportunamente lavorato e come corpo contundente una roccia anch'essa debitamente trattata
partiremo cercando un ramo d'albero adatto all'occasione ( vanno bene quello di Bosso, noce, nocciolo. ciliegio marino, arancio. limone,orno, quercia e anche quelli degli alberi disponibili in zona basta che non siano troppo fragili ) quindi lo spezzeremo. lo decortecceremo e limeremo rendendolo liscio, faremo anche una specie di manico lavorandolo in modo opportuno nella parte che comprende l' impugnatura dove volendo, potremo anche aggiungere un piccolo rivestimento in pelle d'animale ( onde rendere la presa piu maneggevole e meno " dura " ad ogni contraccolpo seguente ogni futuro colpo dato )
poi andremo a cercare una roccia dura e non friabile o facilmente spezzabile ( tipo diorite o quarzoarenite ) la lavoreremo con altre rocce fino ad ottenerne un " pezzo" della forma giusta
non resta ora che unire i 2 pezzi, per farlo useremo dei legacci naturali presi scortecciando degli alberi tipo le acacie o ancora meglio usando i rametti di Salcio
(salix viminalis. ) chiamati vinchi o vimini. ma anche di GIUNCO ( altra pianta molto simile alla precedente almeno visisvamente i cui legacci ricavati vengono chiamati giunchi ) oppure useremo legacci di origine animale , in tutti i casi uniremo i 2 pezzi in modo che sembrino essere un tutt' uno
fatto?, già finito? .....................
bene!, ora avremo ottenuto un ascia primordiale LA domanda è come, dove e quando usarla?
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plus"""------------------- plus!!!!!!!------------------- plus!!!----------------------- plus!!! ----------------------
le piante da cui si ricavano i " legacci "
il salice viminalis
il salice viminalis è una varietà di salice usata da sempre in agricoltura, dal salice bianco si ottenevano i pali di sostegno per la vigna e dal salice viminalis, opportunamente potato, i legacci per legare sia la vigna che altre piante ma anche i vimini per costruire ceste etc
del salice ne esistono circa 300 varietà, vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Salix_alba
I giovani rami del salice viminalis vengono usati per legare le viti e altre cose e per fare cesti (cesti di vimini) e vengono chiamati vinchi o vimini!!! L'altezza della pianta viene determinata dalle continue capitozzature e potature, per tenere la pianta bassa e raggiungibile facilmente e per far si che sia sempre piena di rami giovani!!! Per vederne le immagini puoi andare sul google e scrivere salix viminalis.
il Giunco
Queste piante vivono prevalentemente nelle zone umide e nelle stazioni paludose, non disdegnando i folti boschi ombrosi e le spiagge marittime. Dal loro portamento deriva la definizione di "tipo giunchiforme", caratterizzato da fusti nodosi o privi di nodi, esili, cilindrici, su cui si inseriscono le infiorescenze. Le foglie possono essere o piane e lineari o cilindriche come i fusti, senza distinzione tra pagina inferiore e superiore; talvolta mancano del tutto, e vengono sostituite dai fusti nella funzione fotosintetica. I fiori, poco appariscenti, sono disposti in pannocchie in cui i rametti laterali crescono di più di quello centrale; questa particolare infiorescenza si chiama "antela". In relazione alla impollinazione anemogama, tipica della famiglia delle Juncaceae, gli stigmi del fiore sono spesso piumosi. Si può avere inoltre una autofecondazione prima che i fiori sboccino (cleistogamia). I semi dei giunchi hanno la proprietà di rammollirsi negli strati superficiali per la presenza di amidi, diventando appiccicosi a contatto dell'acqua; in questo modo aderiscono alle zampe degli uccelli palustri che li diffondono come fanno per altre piante di ambienti analoghi. Fra le specie più comuni si ricorda lo Juncus inflexus e J. conglomeratus
anche di questa pianta ne esistono circa 400 varietà
.http://it.wikipedia.org/wiki/Juncus
http://it.wikipedia.org/wiki/Juncus_effusus
http://it.wikipedia.org/wiki/Juncaceae
________________________________________________________________________________________
il bosso
fonte e continuazione
http://www.pollicegreen.com/bosso/6437/
link utili
http://it.wikipedia.org/wiki/Buxus
http://www.torinoscienza.it/dossier/il_bosso_3222
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per saperne di piu su legacci di origine naturale etc
http://www.unich.it/giardino/aia08/4.pdf
altri link
http://www.oranilegno.com/it/tecniche_materiali/tipologie_di_legno.php
il resto sul web o presso le biblioteche
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N.B.
questo post fa parte della serie " Angio Di Pallevizze history " la monumentale opera che nel tempo ripubblicherà gran parte dei post che l'Angiò ha fatto negli anni ( anche sotto falso nome o altra identità virtuale )
c'era un tempo in cui non esistevano i supermercati, le ferramenta, i negozi in genere, c'era un tempo in cui non esistevano utensili con cui lavorare od armi per andare a caccia , c'era un tempo in cui l 'uomo disponeva solo delle proprie mani e del suo poco intelletto attraverso il quale procurarsi quanto necessitava per il proprio e altrui sostentamento, era un tempo lontano in cui era facile fare ogni giorno una scoperta od un' invenzione nuova
oggi parliamo di una di queste , costruiremo un' ascia primitiva
pochi sono gli elementi necessari la cui reperibilità è abbastanza facile
come manico useremo un ramo di un albero opportunamente lavorato e come corpo contundente una roccia anch'essa debitamente trattata
partiremo cercando un ramo d'albero adatto all'occasione ( vanno bene quello di Bosso, noce, nocciolo. ciliegio marino, arancio. limone,orno, quercia e anche quelli degli alberi disponibili in zona basta che non siano troppo fragili ) quindi lo spezzeremo. lo decortecceremo e limeremo rendendolo liscio, faremo anche una specie di manico lavorandolo in modo opportuno nella parte che comprende l' impugnatura dove volendo, potremo anche aggiungere un piccolo rivestimento in pelle d'animale ( onde rendere la presa piu maneggevole e meno " dura " ad ogni contraccolpo seguente ogni futuro colpo dato )
poi andremo a cercare una roccia dura e non friabile o facilmente spezzabile ( tipo diorite o quarzoarenite ) la lavoreremo con altre rocce fino ad ottenerne un " pezzo" della forma giusta
non resta ora che unire i 2 pezzi, per farlo useremo dei legacci naturali presi scortecciando degli alberi tipo le acacie o ancora meglio usando i rametti di Salcio
(salix viminalis. ) chiamati vinchi o vimini. ma anche di GIUNCO ( altra pianta molto simile alla precedente almeno visisvamente i cui legacci ricavati vengono chiamati giunchi ) oppure useremo legacci di origine animale , in tutti i casi uniremo i 2 pezzi in modo che sembrino essere un tutt' uno
fatto?, già finito? .....................
bene!, ora avremo ottenuto un ascia primordiale LA domanda è come, dove e quando usarla?
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le piante da cui si ricavano i " legacci "
il salice viminalis
il salice viminalis è una varietà di salice usata da sempre in agricoltura, dal salice bianco si ottenevano i pali di sostegno per la vigna e dal salice viminalis, opportunamente potato, i legacci per legare sia la vigna che altre piante ma anche i vimini per costruire ceste etc
del salice ne esistono circa 300 varietà, vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Salix_alba
I giovani rami del salice viminalis vengono usati per legare le viti e altre cose e per fare cesti (cesti di vimini) e vengono chiamati vinchi o vimini!!! L'altezza della pianta viene determinata dalle continue capitozzature e potature, per tenere la pianta bassa e raggiungibile facilmente e per far si che sia sempre piena di rami giovani!!! Per vederne le immagini puoi andare sul google e scrivere salix viminalis.
il Giunco
Queste piante vivono prevalentemente nelle zone umide e nelle stazioni paludose, non disdegnando i folti boschi ombrosi e le spiagge marittime. Dal loro portamento deriva la definizione di "tipo giunchiforme", caratterizzato da fusti nodosi o privi di nodi, esili, cilindrici, su cui si inseriscono le infiorescenze. Le foglie possono essere o piane e lineari o cilindriche come i fusti, senza distinzione tra pagina inferiore e superiore; talvolta mancano del tutto, e vengono sostituite dai fusti nella funzione fotosintetica. I fiori, poco appariscenti, sono disposti in pannocchie in cui i rametti laterali crescono di più di quello centrale; questa particolare infiorescenza si chiama "antela". In relazione alla impollinazione anemogama, tipica della famiglia delle Juncaceae, gli stigmi del fiore sono spesso piumosi. Si può avere inoltre una autofecondazione prima che i fiori sboccino (cleistogamia). I semi dei giunchi hanno la proprietà di rammollirsi negli strati superficiali per la presenza di amidi, diventando appiccicosi a contatto dell'acqua; in questo modo aderiscono alle zampe degli uccelli palustri che li diffondono come fanno per altre piante di ambienti analoghi. Fra le specie più comuni si ricorda lo Juncus inflexus e J. conglomeratus
anche di questa pianta ne esistono circa 400 varietà
.http://it.wikipedia.org/wiki/Juncus
http://it.wikipedia.org/wiki/Juncus_effusus
http://it.wikipedia.org/wiki/Juncaceae
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il bosso
Il Buxus sempervirens, meglio conosciuto come bosso o bossolo, è una pianta di origini antiche, molto conosciuta per essere una specie che si presta bene all’arte topiaria, e quindi ad essere sagomata per creare delle siepi dalle forme geometriche. Il bosso, che appartiene alla famiglia delle Buxaceae, cresce spontaneamente in Italia, soprattutto nelle zone aride, calcaree e rocciose.
Dal punto di vista fisico, il bosso si presenta come un arbusto sempreverde di altezza compresa tra i 2 e i 4 metri, dalla chioma folta, il fusto molto tortuoso e dal caratteristico odore. Il bosso è una pianta rustica, molto resistente al freddo, in grado di attecchire in qualsiasi giardino, a patto di avere un terreno fertile e ben drenato.
fonte e continuazione
http://www.pollicegreen.com/bosso/6437/
link utili
http://it.wikipedia.org/wiki/Buxus
http://www.torinoscienza.it/dossier/il_bosso_3222
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per saperne di piu su legacci di origine naturale etc
http://www.unich.it/giardino/aia08/4.pdf
altri link
http://www.oranilegno.com/it/tecniche_materiali/tipologie_di_legno.php
il resto sul web o presso le biblioteche
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N.B.
questo post fa parte della serie " Angio Di Pallevizze history " la monumentale opera che nel tempo ripubblicherà gran parte dei post che l'Angiò ha fatto negli anni ( anche sotto falso nome o altra identità virtuale )
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