Passa ai contenuti principali

salario - differenze tra stati

 Negli ultimi trent’anni, il salario annuo medio è aumentato in tutti i Paesi facenti parte dell’Unione europea, fatta eccezione per l’Italia, che invece ha registrato un calo del 2,9%.

È vero che gli aumenti più clamorosi nella classifica europea riguardano per lo più Paesi come quelli dell’ex Unione Sovietica i cui salari medi annuali, nel 1990, erano molto bassi rispetto agli altri Paesi; e che altri Paesi europei hanno visto una crescita più modesta, come il 31,1% della Francia e il 15,5% dei Paesi Bassi. Ma soltanto la crescita italiana è negativa.
In Italia i salari sono saliti a partire dal 1995, fino al 2010, quando hanno ripreso a scendere. È stata, in particolare, la diminuzione tra il 2019 e il 2020 a riportare il livello al di sotto di quello del 1990.
Si tratta di uno scenario preoccupante anzitutto a causa del recente aumento dei prezzi: se i salari diminuiscono e l’inflazione sale, la povertà aumenta.
Oggi l’Italia è quarta in Europa per numero di lavoratori poveri, pari all’11,8% di tutti i lavoratori, cioè circa un milione e mezzo di persone che guadagna da €550 a €820 al mese. Se si considerano specificamente i lavoratori più giovani, la quota sale al 15,6%.
Questo avviene anche perché non esiste ancora un salario minimo italiano stabilito dalla legge: risale solo allo scorso novembre una direttiva del Parlamento europeo in favore dell’introduzione di una soglia minima di retribuzione in tutta l’Unione, che mai come adesso è più che necessaria.



Commenti

Post popolari in questo blog

la macchina non parte causa tilt dell'immobilizer o trasponder ? provate queste 3 piccole soluzioni?

!!! aggiornamento dell'ultim'ora  !!!!! prima di ( ma anche dopo )  leggere quanto segue provate a fare una cosa che potrebbe servire ad evitare ogni altro intervento staccate i cavi del motorino d'avviamento e dategli una scartavetrata o altro in modo di rimuovere eventuali " ossidature dei contatti" quindi ricollegate il tutto provate ad avviare l'auto a volte è  proprio questo contatto malfunzionante causa della non accensione ....  altre occorre ripulire l'elettrocalamita ma già qui è richiesta maggior conoscenza e manualità " sotto la foto di un motorino d'avviamento tipo iniziamo con lo scrivere che cos’è l’immobilizer L'immobilizer o trasponder è un sistema di antifurto ormai di serie in tutte le nuove vetture che previene che il motore venga avviato senza che sia presente la chiave corretta ed evitando anche che l’auto venga avviata semplicemente “collegando i fili”.  L’immobilizer può essere disattivato solo da u

una poesia ogni quanto mi pare

  Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che non dà troppo nell’occhio, in fondo alla tavola, più vicino ai camerieri che ai festeggiati. Perché non so stare con le persone importanti. Non so vincere. Non sono capace a far festa come gli altri. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che nessuno chiede. Giù, in fondo al bus sgangherato che trasporta i pendolari della misericordia ogni giorno dal peccato al perdono. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello in fondo alla fila. Aspetterò il mio turno e non protesterò se qualche prepotente mi passerà davanti. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Per me sarà perfetto perché sarai tu a sceglierlo. Sarò a mio agio. e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori. Sarà il mio posto. Sarà il posto di quelli come me. Di quelli che arrivano ultimi, e quasi sempre in ritardo, ma arrivano cascasse il mondo. Tienimi quel posto, Dio mio. Eric Pearlman Eric Pearlman nasce a Budapest il 22 aprile 1955 da padre tedesco e madre italiana. A causa della repressione sovietica

LA FANTOMATICA l'ultima lettera di SAN FRANCESCO a Santa Chiara

Quando Francesco morì, Frate Rufino  che restò con il Santo fino all’ultimo, consegnò a s. Chiara,  la sua bisaccia.  Quando Chiara l’aprì, all’interno c’era la sua ciotola di legno, il suo cucchiaio, alcuni semi, una penna, un piccolo vaso d’inchiostro, e poi una pergamena più volte ripiegata, tutta accartocciata.  Con le mani che le tremavano Chiara dispiegò la pergamena e decifrò le goffe lettere che Francesco aveva faticosamente vergato negli ultimi istanti della sua vita… e non potè mai più dimenticarne il contenuto! “ eccolo .. All’anima che sa leggere nella mia, e che ne comprende le gioie e i dolori, voglio confidare queste parole: all’alba della mia dipartita, al crepuscolo del sentiero che ho scelto, posso finalmente affermare, completamente in pace, che la nostra ferita, in questo mondo, non sta nè nella ricchezza nè nella povertà, ma nella nostra dipendenza da uno di questi due strati, nel fatto di immaginare che l’uno o l’altro possano offrirci gioia e li