Don Fabrizio De Michino, un giovane sacerdote napoletano deceduto alcuni giorni fa all'età di soli 31 anni, ha scritto prima di morire una lettera al Papa, che vogliamo condividere con voi.
A Sua Santità Papa Francesco
Santo Padre,
nelle mie quotidiane preghiere che rivolgo a Dio, non smetto di pregare per Lei e per il ministero che il Signore stesso Le ha affidato, affinchè possa darle sempre forza e gioia per continuare ad annunciare la bella notizia del Vangelo.
Mi chiamo Fabrizio De Michino e sono un giovane sacerdote della Diocesi di Napoli. Svolgo il mio servizio in una parrocchia a Ponticelli, che si trova alla periferia est di Napoli.
Ponticelli è un quartiere degradato con molta criminalità e povertà, ma ogni giorno scopro davvero la bellezza di vedere quello che il Signore opera in queste persone che si fidano di Dio e della Madonna.
Purtroppo sono tre anni che mi trovo a lottare contro una malattia rara: un tumore proprio all’interno del cuore e da qualche mese anche nove metastasi al fegato e alla milza. In questi anni non facili, però, non ho mai perso la gioia di essere annunciatore del Vangelo. Anche nella stanchezza percepisco davvero questa forza che non viene da me ma da Dio che mi permette di svolgere con semplicità il mio ministero.
Ringraziando Dio i miei familiari e i miei amici sacerdoti mi aiutano e sostengono soprattutto quando faccio le varie terapie, condividendo con me i vari momenti d’inevitabile sofferenza. Anche i medici mi assistono tantissimo e fanno di tutto per trovare le giuste terapie da somministrarmi.
Santo Padre,
Le chiedo, nelle Sue preghiere di aggiungere anche me.
Spesso, è vero, non chiedo a Dio la mia guarigione, ma chiedo la forza e la gioia di continuare ad essere vero testimone del suo amore e sacerdote secondo il suo cuore.
Certo delle Sue paterne preghiere, La saluto devotamente.
Don Fabrizio De Michino
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