"Non sono figlia d’arte. Quando ero bambina, a Soccavo, ero una specie di maschiaccio, anche se la mamma mi regalava le Barbie. Una sera andai a cena con amici al Ranch al belvedere dei Camaldoli: avevo 15 anni. Canto 'Almeno tu nell’universo' di Mia Martini al karaoke, e il proprietario mi offre un lavoro. Iniziai a fare lì piano bar, in duo con mio zio Franco alle tastiere, e con mio papà (non contento) che mi scortava nei locali. Ho fatto tesoro di tutti gli insegnamenti. Mi è stato trasmesso il senso della famiglia dai miei genitori, che stanno insieme da oltre 50 anni. Ho aspettato l’ uomo giusto, e quando l’ho incontrato me lo sono sposato".
Serena Autieri
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