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i Massesi e DIO


- O Dio ma cost'u sen a fare al'e' un meso che tu sen lì ficchefondo e cave e mette e questo sci e questo i ne va ben , ma tu nà n'cammò finito de putidgjare?
- O Gabriele va a fare una girata non me confondere.
- A dighe me che laori...E cos'ale' ?
- sorte de quì sennò a te tadgje le ali e a te mande a cà a pè.
Dicendo questo Dio lanciò qualcosa a Gabriele.
- Addiuddio tu mà scoppelato e cost'u mà tirato?
- Marmo
- Marmo? E cos' idgjè?
- A te l'ardighe doppo mò lasceme finire Massa.
Quando ebbe finalmente finito Massa chiamò l'Arcangelo Gabriele per fargli vedere il capolavoro.
- Bela a l'è bela, fin troppo a dirè, ti ha miso el maro, i monti, ti ha dato un clima mite tutt'e l'anno c'al par sempre primavera al crescene i aranci e i limon  aiè l'acqua e el vin bon...Ma tun'avrà un po' esagerato? I altri posti po' i se n'han a malo.
Dio rispose
- Non te preoccupare mò ai mette i massesi...I pensen lori a ruinare 'gnicò.




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