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i post degli altri - Marzo 2015

LACRIME VISTE AL MICROSCOPIO RIVELANO UNA SORPRESA



Rose-Lynn Fisher si è chiesta se le sue lacrime di dolore fossero diverse rispetto a quelle di gioia, perciò ha iniziato a studiarle al microscopio. Ha così fotografato 100 diverse lacrime sue e di amici con un microscopio standard, in diversi tipi di situazioni:dalla lacrima per cipolle a quelle di dolore, frustrazione, rifiuto, a quelle da risata, sbadiglio, nascita, speranza, liberazione e molte altre.
Il risultato è stato soprendente!

Ogni tipo di lacrima è risultato assolutamente diverso dall’altra. Lacrime basali (che il nostro corpo produce per lubrificare gli occhi) sono drasticamente diverse dalle lacrime che scendono quando si taglia una cipolla. Così come le lacrime di gioia non sono nemmeno paragonabili a quelle di dolore.

lacrime di gioia



lacrime di cambiamento


lacrime di dolore


LACRIME PROVOCATE DAL TAGLIO DELLA CIPOLLA


Ogni lacrima è costituita da molecole diverse. Le lacrime di commozione sono costituite, ad esempio, da ormoni e proteine, tra cui i neurotrasmettitori leucina ed encefalina, un antidolorifico naturale rilasciato quando siamo stressati.

lacrime basali



LACRIME DURANTE UN INCONTRO TANTO DESIDERATO


LACRIME LIBERATORIE


Le varie figure geometriche ricordano gli studi di Masaru Emoto sull’acqua. I risultati degli esperimenti condotti da Masaru Emoto dimostrano che i cristalli dell’acqua modificano la propria struttura in relazione ai messaggi che ricevono. L’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi, l’acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia. Con un microscopio più avanzato si potrebbero vedere i cristalli della singola molecola d’acqua influenzati dai vari stati d’animo come Masaru Emoto ha mostrato nei suoi studi.
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enigmi alieni . Orione la costellazione



Orione o il Cacciatore (in latino Orion) è un'importante costellazione, forse la più conosciuta del cielo, grazie alle sue stelle brillanti e alla sua posizione vicino all'equatore celeste, che la rende visibile dalla maggior parte del pianeta. La costellazione consta di circa 130 stelle visibili a occhio nudo ed è identificabile dall'allineamento di tre stelle che formano la Cintura di Orione, incorniciate da un rettangolo di quattro stelle più luminose; le tre stelle della Cintura sono chiamate in diversi modi a seconda della tradizione: i Tre Re, i Re Magi (secondo una tradizione contadina dell’Italia centro-settentrionale), il rastrello, i tre mercanti, i bastoni. La sagoma dell'eroe è invece delineata da nove stelle. 


http://it.wikipedia.org/wiki/Orione_(costellazione)

Ancora oggi, è innegabile il fascino che la costellazione di Orione esercita su coloro che alzando lo sguardo al cielo ne contemplano la maestosità e la bellezza, quasi come se qualcosa dentro ci noi ci facesse riconoscere in quella configurazione astronomica qualcosa che ha a che fare con le nostre origini e il nostro futuro. Chi o che cosa si cela dietro l’enigmatica sagoma di Orione il guerriero?

La storia umana del nostro pianeta sembra essere interessata da una costante: la particolare attenzione dei nostri antenati per la costellazione di Orione.
Tumuli, templi megalitici e piramidi, sembrano riproporre nella loro pianta la posizione delle principali stelle che formano la costellazione di Orione. Ma perchè?
Conosciuta anche come il Cacciatore, la costellazione di Orione si trova lungo l’equatore celeste ed è quindi visibile a tutte le latitudini della Terra.
Si tratta di una delle costellazioni più maestose e riconoscibili del cielo notturno, anche se non ha mai trovato posto nello zodiaco moderno. La costellazione conta di circa 130 stelle visibili ed è identificabile dall’allineamento di tre stelle che formano la cintura di Orione, mentre la sagoma dell’eroe è delineata da nove stelle.
Molte antiche civiltà hanno riconosciuto la costellazione di Orione nel suo complesso, anche se gli sono state attribuite immagini diverse. I Sumeri vedevano nelle stelle una pecora. Il nome Betelgeuse significa letteralmente “ascella”: nel caso dei Sumeri era l’ascella della pecora.

Nell’antica Cina, Orione era uno dei 28 Xiu (宿) zodiacali. Conosciuta come Shen (參), che significa «tre», era probabilmente chiamata così a causa delle tre stelle nella Cintura di Orione. Gli Egizi consideravano queste stelle come un tributo al dio della luce, Osiride.

La cintura e la spada di Orione sono spesso menzionate nella letteratura antica e moderna, e sono state anche stampate sulle insegne della 27esima divisione della United States Army, l’esercito statunitense.



EA-S04E14 from Navigatore Curioso on Vimeo.
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NEPHILIM BIBLICI e il Gigante ORIONE: cosa sapevano i Greci ? (con cit.ni Prof. Mauro Biglino)

NEPHILIM è un termine biblico tradotto dai Greci come "Giganti \ Titani", mentre ha anche altri significati letterali ben precisi e concreti. I primi minuti del video sono una "ricostruzione" filologica del termine NEPHILIM,mentre successivamente riporto un sunto del prof.Mauro Biglino,dal suo secondo libro "il Dio Alieno della Bibbia",dove propone una "terzo elemento",un "terzo incomodo" al significato greco di "Giganti".




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