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notizie varie. boiate , voci di popolo , sussurri vari etc dal Mondo - Gennaio 2016

Studioso americano: “Gli esseri umani non provengono dalla Terra, ma da un altro pianeta”




questo afferma lo studioso che aggiunge " la bizzaria è che il pianeta da cui realmente proveremmo si chuamava e se esiste ancora si chiama TERRA proprio uguale, uguale al nome dato da non si sa chi al nostro mondo, inoltre i suoi abitanti sarebbero nomati " TERRESTRI"  proprio come noi" ; 'sto fatto fa interrogare i massimi studiosi della materia in oggetto sul come distinguere i 2 pianeti e i corrispondenti loro abitanti anche se a ragion veduta se veramente i nostri antenati provenissero da sto pianeta apparterremo comunque alla stessa razza

un ricercatore che ha voluto restare anonimo ci ha spiegato  " da secoli scandagliamo il cielo in cerca di pianeti e creature lontani ma mai s'era pensato durante le nostre ricerche di trovare un pianeta come il nostro che si chiama come il nostro e da cui proveniamo,,, un grattacapo di nulla " difatti non si gratta 
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teorici degli Antichi Astronauti ci hanno proposto la possibilità estrema che una specie intelligente aliena abbia visitato il nostro pianeta migliaia di anni fa e che abbia in qualche modo modificato il nostro codice genetico, facendo compiere al genere homo un salto evolutivo che avrebbe richiesto milioni di anni. Ora, un ecologista statunitense in un nuovo libro avanza un'ipotesi ancora più ardita: gli esseri umani non proverrebbero affatto dalla Terra, ma si sarebbero sviluppati su un altro pianeta e poi trasportati qui. Le prove? Alcune nostre caratteristiche fisiologiche che mal si adattano al pianeta Terra.

Il dottor Ellis Silver è un ecologista attualmente impegnato nello sforzo di ripulire i detriti di plastica che affliggono l’Oceano Pacifico.

Nel suo ultimo libro “Humans are not from Earth: a scientific evaluation of the evidence”, il ricercatore propone una teoria sulla provenienza della razza umana davvero al confine con la fantascienza, in quanto ritiene che gli esseri umani potrebbero non essere originari della Terra, ma essere stati ‘portati’ dall’esterno decine di migliaia di anni fa.

A sostegno della sua tesi, Silver offre alcuni argomenti basati sulla fisiologia umana che secondo lui fanno pensare che gli umani non si sarebbero evoluti insieme alle altre forme di vita del pianeta Terra. Come egli stesso afferma nel suo libro, il lavoro si basa sulle evidenze scientifiche circa le differenze fisiologiche tra gli esseri umani e gli altri animali.

Mentre il pianeta Terra sembra soddisfare a pieno le esigenze degli esseri viventi, gli esseri umani, in alcuni casi, sembrano essere dei disadattati, in quanto soffrono di alcuni ‘difetti’ che rivelano che essi non ‘sono di questo mondo’.

Come spiega l’articolo comparso su Yahoo News, presumibilmente, l’umanità è la specie più evoluta del pianeta, eppure è sorprendentemente inadatta e mal equipaggiata per l’ambiente terrestre: il sole provoca delle scottature sulla sua pelle, per esempio; inoltre, il fatto che soffra di mal di schiena sembra mostrare che l’uomo sia stato concepito in un ambiente a gravità più bassa; come spiegare, poi, le difficoltà che incontrano le femmine umane nel parto?

È strano che le teste dei neonati siano così grandi, rendendo difficile il parto, fino a provocare la morte della madre e del bambino. Ed infine, perchè siamo afflitti da malattie croniche? Secondo Silver, nessuna altra specie autoctona del pianeta Terra ha questo tipo di problemi.

“La Terra è in grado di soddisfare le nostre esigenze in quanto specie, ma forse non in maniera così efficace come aveva pensato chi ci ha portato qui”, spiega l’ecologo. “Le lucertole possono rimanere al sole tutto il tempo che vogliono. Se noi ci esponiamo al sole per un’intera giornata, il giorno dopo siamo coperti di scottature. Inoltre, veniamo abbagliati dalla luce del sole, fenomeno che la maggior parte degli animali non sperimenta”.

Inoltre, sembra che gli esseri umani siano sempre affetti da un qualche tipo di malattia. “Siamo tutti malati cronici”, spiega Silver. “Infatti, è pressoché impossibile trovare una persona che è al 100% della sua forma e in perfetta sanità fisica. Credo che molti dei nostri problemi derivino dal semplice fatto che i nostri orologi biologici interni si sono evoluti per una giornata di 25 ore (come dimostrato dai ricercatori del sonno), mentre il giorno terrestre della Terra dura solo 24 ore”.

In più c’è una quella curiosa sensazione prevalente avvertita da molte persone, le quali sentono di non appartenere a questo posto o che semplicemente “c’è qualcosa che non va”.

“Tutto ciò suggerisce, almeno per me, che l’umanità potrebbe essersi evoluta su un altro pianeta e che potrebbe essere stata portata qui come una specie già altamente sviluppata, tra i 60 mila e i 200 mila anni fa”, continua Silver. “Una delle ipotesi che avanzo nel libro è che la Terra potrebbe essere un pianeta-prigione, in quanto sembra che siamo una specie naturalmente violenta. Forse resteremo qui fino a quando non impareremo a comportarci meglio”.

Ellis Silver spera che il suo libro possa aprire un dibattito, in modo da ispirare più persone a cercare prove ulteriori rispetto alla sua ipotesi. “Il libro è stato pubblicato principalmente per valutare la reazione dei lettori e provocarne il pensiero, in particolare tra coloro che non avevano mai considerato tale possibilità”.

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L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE LE PORTA VIA origini di una festa


E’ la ricorrenza che chiude le festività natalizie l’Epifania, il cui significato religioso e letterale rimanda alla prima manifestazione divina di Cristo ai Magi giunti dall’Oriente. 



Il termine ‘epifania‘, infatti – di cui ‘befana‘ è il corrispondente volgarizzato – deriva dal greco ‘epiphàneia‘, ovvero ‘manifestazione‘, ‘illuminazione‘ e nella religione cristiana, di cui è una delle feste principali, ricorda la visita che Baldassarre, Melchiorre e Gaspare fecero a Gesù a dieci giorni dalla nascita. Guidati da una stella cometa, i tre sapienti giunsero a Betlemme portando tre doni: l’oro, per onorare il sovrano, l’incenso, perché con esso si adoravano le divinità e la mirra che, all’epoca, si utilizzava nelle celebrazioni funebri.

Il 6 gennaio, dunque, la Chiesa cattolica celebra la festa dell’Epifania le cui origini, stando al teologo del II secolo Clemente Alessandrino, rimandano alle prime comunità cristiane d’Alessandria d’Egitto che, sempre nel II secolo, celebravano sia la Natività che l’Epifania/manifestazione del Signore. In realtà essi associavano il termine ‘epifania‘ ai tre segni rivelatori di Cristo – l’adorazione dei Magi, il battesimo nel Giordano ed il miracolo di Cana – episodi che rappresentano tutti la ‘rivelazione‘ della natura divina di Signore. In altre parole, si tratta di una diversa interpretazione del significato originale del termine ‘epiphàneia‘: secondo alcuni, la natura divina di Gesù si manifestò per la prima volta con la visita dei Magi, secondo altri durante il suo battesimo, da adulto, nel Giordano, secondo altri ancora, durante il suo primo miracolo alle nozze di Cana. Diffusasi dal IV secolo in poi come festa che ricorda la visita dei Magi alla grotta di Betlemme, l’Epifania chiude da allora il ciclo delle celebrazioni natalizie.

La Befana: origini e tradizioni

Personificazione dell’Epifania – di cui è il termine volgarizzato – la Befana ricorda, nel suo significato religioso e letterale, i doni che i Magi offrirono a Gesù appena nato. E’ una figura folkloristica tipicamente italiana che la tradizione vuole anziana, brutta e vestita di stracci.

In groppa alla sua scopa la Befana riempie di doni le calze dei bimbi buoni, lasciando a quelli cattivi solo cenere e carbone.

L’origine di questa figura risale, presumibilmente, agli antichi Romani che celebravano quell’arco di tempo che passava tra la fine dell’anno solare (solstizio invernale) e la ricorrenza del Sol Invictus (celebrazioni pagane legate al culto del Sole). Durante le dodici notti che passavano dall’una all’altra ricorrenza, i Romani credevano che delle figure femminili volassero sopra i campi coltivati per propiziarne i raccolti, da cui la tradizione della ‘donna volante’ evolutasi, poi, nella ‘vecchia a cavallo di una scopa’.

Queste tradizioni pagane, condannate dalla Chiesa perché frutto di influssi maligni, sfociarono, soprattutto nel Medioevo, nell’attuale figura della Befana che, in contraddizione col suo aspetto ripugnante, è in realtà benevola e dispensatrice di doni.

Tuttavia, in alcuni Paesi nord-europei (come anche in Tirolo, Friuli e Veneto) l’usanza di bruciare in piazza vecchi fantocci che richiamano le sembianze della Befana, rimanda a quelle antiche credenze medievali che associavano la vecchia sulla scopa a streghe e a figure diaboliche. Questi riti, in cui il fuoco è il protagonista principale, da una parte consentono di bruciare, oltre alla vecchia brutta e cenciosa, anche tutto il ‘negativo‘ dell’anno appena passato, dall’altra, il fuoco e le grida che lo accompagnano, scacciano le presenza maligne per evocare la luce del Sole di cui, dopo il solstizio, si attende il ritorno.

Nonostante l’aspetto e le connotazione di strega, dunque, nella tradizione italiana la Befana rimane una vecchia brutta, sì, ma di buone intenzioni: volando sulla sua scopa, lascia cadere nei camini i doni per i bimbi buoni, e carbone per quelli cattivi. Ma perché proprio il carbone? Secondo alcuni perché richiama il fuoco nascosto nel ventre della Terra, pronto a riaccendersi al primo sole primaverile; secondo altri, l’immagine del peccato che ‘annerisce’ l’anima.

In ogni caso, la Befana, sebbene assimilata dalla tradizione cattolica, non ha nulla a che vedere con il significato religioso dell’Epifania: qualcuno, infatti, ritiene sia la personificazione di Madre Natura, che giunta alla fine dell’anno invecchiata e avvizzita, offre dei regali che rappresentano i semi dai quali rinascerà nuovamente bambina.
fonte . nanopress
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Mistero era, mistero resta: nel pozzo scorre acqua bollente, le analisi non danno una spiegazione



„Non si capisce perchè solo in questa parte del territorio di Spoleto - zona di San Martino in Trignano - l'acqua sia diventata un vero e proprio brodo. La Task-force di esperti costretta a fare nuove analisi e ipotesi“

Quel pozzo dove gorgoglia acqua caldissima... mistero era, mistero resta. Neanche dopo gli ennesimi prelievi, i primi risultati inviati dall'Arpa e lo studio della task-force allestita dal Comune di Spoleto. Non si capisce perchè solo in questa parte del territorio di Spoleto - zona di San Martino in Trignano - l'acqua sia diventata un vero e proprio brodo. Gli ultimi rilievi parlano di una temperatura di circa 35°.

Il bollettino dell'Arpa così recita: nessuna anomalia dall’analisi chimica delle acque Arpa Umbria ha effettuato le analisi chimiche delle acque prelevate in un pozzo sito a San Martino in Trignano a Spoleto, in seguito alla segnalazione relativa alla temperatura anomala dell’acqua pervenuta nella giornata di domenica 6 dicembre.

Il che tradotto vuol dire che il surriscaldamento delle acque non è determinato da fonti di inquinamento. La task-force alla fine ha deciso di effettuare "Un monitoraggio più esteso per avere un quadro preciso dell’area effettivamente coinvolta". Mistero era, mistero resta.

in tutti i casi tra le ipotesi c'è anche quella per cui  i Troll, noto popolo sotterraneo  delle mitologie nordiche abbiano acceso uno dei loro forni proprio sotto quel pozzo, altra ipotesi al vaglio è quella extraterrestre che  sospetterebbe di strane interferenze aliene attraverso le quali esseri imprecisati starebbero facendo non meglio quantificati esperimenti vari, per Ninetto poi la spiegazione è presto data , secondo lui il tutto si spiega col fatto che notte durante il proprietario getta nel pozzo dell'acqua calda così da attirare verso se l'attenzione generale etc etc le ipotesi al vaglio sono molte ma finora pare nessuna sensata ...
http://www.perugiatoday.it/cronaca/spoleto-resta-mistero-pozzo-acqua-bollente-11-dicembre-2015.html
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elenco completi dei "perditori" al gratta e vinci



come si sa una delle lotterie istantanee più popolari sono i gratta e vinci chi non ne ha mai grattato uno ?

in  caso di piccole vincite il fortunato vincitore si scopre subito speso intascando la modica vincita direttamente presso l'esercizio dove il gratta e vinci ha acquistato ma nei casi di grosse vincite lil sapere chi è il fortunato risulta quasi impossibile. lo stato etc difatti non svela le generalità dei vincitori di premi d'alta posta ( se è per quello neanche degli altri ) e quindi per chi volesse sapere il nome etc del vincitore non esta nella maggioranza dei casi il rassegnarsi al non sapere 

un po meno impossibile è sapere chi non ha vinto , succede tanto volte di vedere uno grattare un gratta e vinco e poi tirarlo via. ma per sapere l'elenco completo dei non vincitori al gratta e vinci che possibilità abbiamo ?

la risposta è quasi pari a zero , anche se il numero dei  non vincitori si avvicina e supera il numero dell'intera popolazione Italiana non è di dominio pubblico la loro identità , ci si domanda come mai uno stato come l'Italia che dei suoi cittadini sa quasi tutto quello che gli pare non si interessi ad un dato si si fatta grandezza, come mai intervenga immediatamente in caso di vincita salassando di tasse all'origine la vincita non faccia altrettanto in caso di perdite almeno di quelle di grossa entità. comunque sia un elenco dei " perditori " al gratta è vinci non è ancora disponibile, per chi desiderasse crearlo è lasciata ampia libertà di scelta sia nei modi che nei fatti basti che non disturbi la quiete pubblica e sopratutto non ci chieda niente a noi

qualcuno ci domanda sempre più spesso come mai nei gratta e vinci ci si preoccupi di informare i probabili vincitori sul come comportarsi in caso di vincita mentre nessuna parola è sprecata per quanto riguarda l'eventuale perdita ò la domanda sembra non pertinente ma ha comunque un suo che.. comunque sia noi la risposta e un si sa..
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