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MAGAZINE Febbraio 2014

MAGAZINE N°: ???.oh.a.capirechenumerosia-.questonumero-che-han-messo-.ci-.vuole-ma-l'indovino.machesiabravo-_però,sicapisce.scriver::male:ma.-.cosìvuol-dire-.-approfittarsene!!!!,-????-sai.-comè...echiseneFREGA!!!!

magazine è la copia digitale dell' omonimo magazine cartaceo fatto aggregando notizie e paginate ( parziali o intere ) proveniente dalle piu' disparate fonti cio' per risparmiare al massimo le spese vive ; il magazine cartaceo è introvabile quello digitale ogni tanto compare qui o altrove


a cura di . assm

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LA NOTIZIONA che non ti aspetti ....

guardati in tasca potresti avere una moneta che vale parecchio

in giro ci sarebbero Monete da 1 centesimo: che potrebbero valere  fino a 6mila euro. ecco il perché e quali!

In circolazione ci sono infatti delle monete da 1 centesimo con un errore commesso dalla Zecca di Stato che valgono almeno 2.500 euro ciascuna, come minimo d’asta,  e in tutta Europa  ci sarebbero  collezionisti  disposti a pagare migliaia di euro pur di averla

La moneta in questione è riconoscibile perché sul retro ha la Mole Antonelliana di Torino anziché Castel del Monte, edificio del XIII secolo fatto costruire dall’imperatore Federico II in Puglia. La Mole Antonelliana di Torino si trova correttamente stampata sulle monete di due centesimi. Un errore “di stampa” insomma fatto dai tecnici della Zecca.




In giro, nonostante siano state messe fuori produzione, ci sono più di 7mila esemplari della monetina 
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CONAN torna in edicola ed era l'ora 



Conan #20 – L’ora del dragone (Tim Truman, Tomás Giorello)

Conan“L’ora del dragone” raccoglie in volume la prima di due miniserie che adattano in fumetto le vicende del romanzo “Conan il Conquistatore”.
la seconda metà della vicenda è prevista in Italia per l’estate 2015

Conan #20 – L’ora del dragone
Tim Truman, Tomás Giorello
Traduzione di Pier Paolo Ronchetti
Panini Comics 
144 pagine, brossurato, a colori – € 14,00
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qualche video di Balasso Natalino






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Scoperta una mummia con una protesi d’avanguardia



Un sacerdote egizio vissuto durante la 26° dinastia ( 656 – 525 Ac) ha suscitato molto scalpore in questi giorni.  La sua mummia, insieme ad altre cinque del museo Egiziano Rosacruciano di San Josè, California sono state analizzate da un gruppo di scienziati della Brigham Young University, per fare studi sul Dna. Ma le radiografie della mummia di Usermontu, questo il nome del sacerdote, hanno mostrato una protesi metallica di 23 centimetri, inserita nella gamba sinistra all’ altezza del ginocchio. La protesi, di fattura moderna, è stata inserita quando l’uomo era ancora in vita, e con una difficile operazione chirurgica.



Le radiografie sono state inizialmente analizzate dal Dottor Richard Jackson chirurgo ortopedico presso la Brigham Young University che ha dichiarato trattasi di una protesi moderna che viene impiegata oggi in chirurgia per stabilizzare le ossa.
Il Dottor Wilfred Griggs capo del team, che stava analizzando le mummie, aveva inizialmente pensato che la protesi potesse essere stata inserita non più di 100 anni fa per bloccare la gamba alla mummia. Ma successivamente dopo ulteriori analisi,  Wilfred Griggs si convinse che l’intervento fosse avvenuto quando il sacerdote era ancora in vita.

Dalle analisi è emerso, infatti, che era stata inserita nella gamba di Usermontu quando questi aveva una trenitana d’anni. La protesi è in puro ferro, e grazie ad una sonda inserita nella parte posteriore del ginocchio è emerso la presenza tutt’ attorno alla protesi, di un cementificante resinoso per fissare la protesi all’osso.


Il Dottor Wilfred ha quindi affermato: “con grande sorpresa non ci sono più dubbi, si tratta di un antico intervento chirurgico” ed ha aggiunto, ” queste sono tecniche biomeccaniche moderne che non avremmo immaginato potessero essere conosciute dagli antichi egizi “. La tecnica era talmente avanzata da permettere la rotazione della gamba e il fissaggio all’ osso tramite un cementificante.

Ma non è ‘ l unico esempio di protesi, antiche. Sempre in Egitto, è stata trovata un’altra protesi, un dito artificiale, realizzato in cuoio e legno, 


al piede di una mummia di una nobile egiziana, attualmente in mostra al museo del Cairo. Secondo il ricercatore Jacky Finch la protesi risalirebbe al periodo tra il 1069 e il 664 Ac. Una protesi simile è stata ritrovata in un’ altra mummia presso il British Museum, gli archeologi inglesi dopo aver analizzato entrambi gli oggetti, hanno dichiarato che servivano per agevolare i loro proprietari nella camminata.
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Madonna - Living For Love



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UFO O ENNESIMA BUFALA ?


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scienza da baraccone *** - scienza da fiere etc ****

creature infernali frutto di reazioni chimiche o che ....

 anche se trattasi di una Reazione chimica tra 3 elementi diffrenti  ovvero NH4Cr2O7 + HgSCN l'effetto visivo e non solo è quasi da paura se non incredibil

esperimenti a base d'uovo


compilation n° 6

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notizie curiose dal mondo ***   notizie curiose dal mondo ***

Viaggio nell’aldila': lo racconta un neurochirurgo uscito dal coma

Un luogo pieno di nuvole, un canto melodioso e una bella donna dagli occhi blu: questo il Paradiso descritto da Eben Alexander che, dopo sette giorni di coma, si è svegliato raccontando di aver visto l’aldilà. 
Nel suo libro ‘Proof of Heaven’ (‘Prova del Paradiso’), Alexander, neurochirurgo statunitense, descrive la sua esperienza ultraterrena durata una settimana, dichiarando che ormai il suo scetticismo non aveva più ragione di esistere.

Lo scienziato, neurochirurgo accademico di Harvard, aveva trascorso la sua carriera a studiare i meccanismi del cervello, e per quindici anni aveva lavorato presso la prestigiosa Università, ma nel 2008 è stato colpito da un attacco quasi fatale di meningite batterica: ricoverato in un ospedale della Virginia, non ha avuto attività cerebrale quando stava in coma. Encefalogramma piatto, dunque, almeno sulla Terra.
Ironia del destino, prima di ammalarsi, il medico aveva dedicato buona parte dei suoi studi sul cervello a cercare di trovare la causa scientifica dei viaggi nell’aldilà che aveva sentito da altre persone cadute in coma. “Come un neurochirurgo, non credevo nel fenomeno delle esperienze pre-morte” ha riferito infatti Alexander, che ha aggiunto come in precedenza avesse fatto valere “buone spiegazioni scientifiche per i viaggi celesti fuori dal corpo descritti da coloro che erano sfuggiti alla morte". Si considerava un cristiano nominale, perché in effetti non aveva fede sufficiente per credere nell’aldilà.
Tutto cambiato, conversione completa. Fino a quando era il medico si descriveva addirittura sprezzante verso coloro che sostenevano di aver visto il Paradiso, ma dopo essere diventato il paziente, ha dichiarato: “Ho sperimentato qualcosa di così profondo che mi ha dato una ragione scientifica di credere alla vita dopo la morte”.
Suggestione o realtà? Una domanda a cui, da vivi, non si può rispondere.
http://notiziein.it/2012/10/11/laldila-di-eben-alexander-testimonianze-di-viaggio-neurochirurgo-in-paradiso/?refresh_cens

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Cina, nasce incinta di due gemelli Neonata affetta da rara malformazione

Nasce incinta di due gemelli. L’incredibile caso si è verificato in Cina dove una bambina è nata con nel suo piccolo grembo due feti. Non si trattava di due semplici malformazioni ma di due gemellini dotati entrambi di cordone ombelicale, spina dorsale e minuscoli organi sebbene.

Si sarebbe trattato di un particolare e rarissimo caso di una patologia chiamata fetus in fetu una rara anormalità dello sviluppo embrionale nella quale i tessuti che formano un feto crescono e si differenziano all’interno del corpo di un gemello normalmente sviluppato. Si tratta di una gravidanza gemellare atipica, in cui parte delle cellule staminali di una blastocisti si localizzano tra le cellule di un embrione in formazione e procedono a una differenziazione autonoma.

A causa di tale condizione i due feti sono stati asportati quando erano rispettivamente di 8 e 10 settimane alla terza settimana di vita della neonata.

Non è molto chiaro come si sviluppi tale patologia ma probabilmente tutto dipende da una anomalia che avviene all’atto della fecondazione.
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noi ci nominiamo esseri superiori altri ci considerano nient'altro che cibo

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