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i post degli altri _ Febbraio 2015

La Svizzera consiglia alle famiglie di fare scorte alimentari

Sta facendo scalpore, in Svizzera, l’intervento di Toni Frisch che risale alla fine del mese scorso (Gennaio 2015).
L’ex dirigente dell’aiuto umanitario svizzero, attuale responsabile dell’Esercitazione della rete integrata Svizzera per la sicurezza (ERNS) Toni Frisch ha consigliato alle famiglie di fare scorte alimentari,

affermando che “le diverse economie domestiche dovrebbero tornare a raccogliere una scorta di emergenza di 10 kg”.

È una vecchia norma del sistema di autodifesa elvetico: ogni famiglia doveva farsi una scorta di cibi a lunga conservazione in vista di un’invasione. È una regola decaduta dagli anni ’90, insieme ai rifugi anti-atomici nazionali adesso aperti al pubblico e in vendita. E secondo l’ERNS le famiglie dovrebbero essere sempre pronte ad affrontare scenari catastrofici.

Una simulazione di catastrofe svoltasi a Novembre ha riprodotto una penuria di corrente elettrica causata da un attacco informatico ed una simulazione di una pandemia di influenza. Il risultato ha destato non poche preoccupazioni: secondo gli esperti bisognerebbe introdurre l’obbligo di tenere in casa delle scorte.
Il quotidiano svizzero Le Matin, la scorsa settimana, ha pubblicato un articolo dal titolo: “Cosa fare in caso di catastrofe“, con una lista d’esempio valida per una famiglia formata da quattro persone, sufficiente per un’intera settimana. Nella lista troviamo: acqua minerale, frutta secca, olio, zucchero, carne in scatola, pesce e verdure, biscotti, cioccolato, latte, semi, ma anche una torcia elettrica, delle batterie, fiammiferi e prodotti per l’igiene.
Dall’esercitazione è emerso il rischio di acquisti dettati dal panico, con i beni basilari che non sarebbero più a disposizione di tutti. Ida Glanzmann, della Commissione sicurezza del Nazionale, ha dichiarato: “quando i bancomat vanno in tilt, ci accorgiamo di quanto il nostro sistema sia vulnerabile”. E sembrerebbe che gli svizzeri se ne siano accorti eccome. La settimana scorsa, infatti, è apparso sul Portale del Ticino un articolo dal titolo: “Sempre più pezzi da mille sotto al materasso” in cui si chiedono: «Ma cosa spinge gli svizzeri a tenere sempre più contanti in casa?».
Le risposte sono due: da una parte “la poca attrattività dei conti bancari” che hanno tassi in picchiata e spese non trascurabili ma dall’altra c’è la necessità di tenere una “riserva di valore” fuori dalla banca.

c'è da chiedersi : ma questi svizzeri sono solo pessimisti e catastrofisti o hanno fiutato qualcosa?

la lista consigliata (il costo è in franchi svizzeri).



http://terrarealtime.blogspot.it/2015/02/la-svizzera-consiglia-alle-famiglie-di.html#more
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Petrolio addio! Nelle Marche la prima casa off-grid autonoma e scollegata dalle reti



E' stata inaugurata la prima casa off grid d'Italia che ha definitivamente detto addio al petrolio perché  autosufficiente e staccata da luce e gas. È stata realizzata a Monsano, in provincia di Ancona, ed è la prima casa italiana completamente indipendente da fonti fossili inquinanti,scollegata dalla rete elettrica nazionale e dalla tradizionale fornitura di gas.
A far diventare realtà ciò che fino a poco tempo sembrava impossibile è stata la Energy Resources, un'azienda marchigiana particolarmente attenta al problema dell'impatto ambientale e al risparmio energetico, capitanata dal lungimirante Enrico Cappanera.
Grazie alle tecnologie green sviluppate negli ultimi anni, l'azienda è riuscita a mettere a punto un progetto rivoluzionario: realizzare abitazioni che non siano più dipendenti dal petrolio!
"Ha ragione Moody's – ha commentato Cappanera - ora le multinazionali possono realmente preoccuparsi, è finita l'era del petrolio. Operazioni come questa rendono più concreti i concetti legati alla terza rivoluzione industriale ed aprono le porte ad una nuova stagione per l'umanità, dove sarà la generazione distribuita di energia elettrica da fonti rinnovabili a ripristinare l'equilibrio tra uomo e pianeta".
Un grande successo per un'azienda di grande rilievo, che ha saputo investire nello sviluppo eco-sostenibile, dando origine al fortunato SES - Smart Energy System, un impianto di energia intelligente, capace di integrare l'abitazione con un sistema di gestione dell'energia.
SES display
Il risultato? Non solo una grande soddisfazione per Cappanera e la sua realtà, ma soprattutto "una reale democrazia energetica", che spalanca le porte a tutti "a dispetto delle grandi manovre di multinazionali dell'energia, di governi poco lungimiranti e di istituti di credito ancora legati ad un sistema basato sulle fonti fossili ed al loro monopolio".


Nell'abitazione si produce energia pulita a impatto e chilometri zero: qui viene prodotta, gestita distribuita e utilizzata, senza la necessità di reti, intermediari o filiere di distribuzione.
abitazione off grid
"Anche Francesco Del Pizzo, AD di Terna Plus – ha continua l'ad di Energy Resources - scommette su un futuro dove i sistemi di accumulo di energia serviranno a stabilizzare la rete elettrica esistente, garantendo la crescita delle rinnovabili. D'altronde Jeremy Rifkin ha basato le sue teorie su cinque pilastri di sviluppo principali dove la micro produzione di energia ed il suo accumulo serviranno ad uscire dall'empasse energetico e dalla crisi economica ed ambientale globale".


"Quello che fino ad oggi è stato definito consumatore – ha concluso Cappanera - deve trasformarsi finalmente in produttore capace di orientare le proprie scelte in modo consapevole: sapere quanta energia si ha possibilità di produrre, e quindi di utilizzare, è fondamentale anche per rilanciare i concetti di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti".
Alla luce di questo, oggi non è ancora più ridicolo parlare di nucleare?

Verdiana Amorosi

http://www.greenme.it/abitare/bioedilizia-e-bioarchitettura/9094-casa-off-grid

http://www.washingtonpost.com/blogs/the-switch/wp/2015/02/12/this-new-tesla-battery-will-power-your-home-and-maybe-the-electric-grid-too/

per un aggiornamento sul tutto ---
http://www.greenme.it/abitare/risparmio-energetico/15742-off-grid-tesla-batteria-autoconsumo?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter
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GRAVITY LIGHT - La lampada per i paesi poveri che funziona con… la gravità!



Per chi, come molti di noi, possiede smartphone e tablet a profusione può essere sorprendente scoprire che 1,5 miliardi di persone che vivono in zone arretrate del mondo sono ancora prive di elettricità. Sono posti lontani e difficili da raggiungere ma non per questo il problema non sussiste.

C’è chi, comunque, cerca di far fronte a queste difficoltà con soluzioni tecnologiche azzeccate. Un esempio viene da due designer londinesi che hanno ideato un oggetto utile e intelligente, rivolto a chi non ha accesso alla corrente. Si tratta di una lampada che funziona sfruttando la gravità.

Costituita da un ‘sacco’ che funziona da contrappeso e da un nastro su cui scorre sia il sacco che la lampada aLED.

GravityLight – questo il suo nome – funziona grazie al peso del sacco, riempito con terriccio, sassi o sabbia.  Grazie ad alcuni ingranaggi la lampada s’illumina e bastano soli 3 secondi di scorrimento del peso per ottenere 30 minuti di luce!

Per tante popolazioni di paesi in via di sviluppo potrebbe sostituire le diffuse ma pericolose lampade al kerosene, che bruciano quasi il 20% del budget famigliare, e costituiscono la primaria fonte luminosa, perché funziona senza l’aiuto di elettricità o batterie.

L’idea dei due inventori è di ideare oggetti rivolti alle popolazioni senza accesso alle rete elettrica, e anche se Gravity Light rimane per ora soltanto un prototipo, si stanno cercando maggiori finanziamenti sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo per poter produrne alemno 1000 e mandarle così a diversi villaggi africani e indiani per provarla.

E se i fondi supereranno i 399.000 dollari, la Gravity Light potrà essere venduta al costo, per noi quasi irrisorio, di 3 sterline, cioè poco più di 3,6 euro.


Un esempio in più di come la tecnologia possa incontrare le esigenze delle persone più svantaggiate senza perdere di vista l’ambiente.


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CINA dice è lì che si trova “La Porta del Paradiso”



visto che bel posto?, ora voi andateci cosicchèe poi sappiate dircene qualcosa in più . tipo se merita il viaggio etc

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