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notizie dal web Giugno 2014

Ricerca italiana: un sensore sottopelle è in grado di prevedere l’ictus


L’ictus rappresenta la terza causa di morte in Italia. Con la recente scoperta realizzata dal gruppo di ricerca del Policlinico Gemelli di roma, in collaborazione con il campus biomedico e altri atenei europei e americani, si spera che questa classifica possa essere modificata prevendendo l’insorgere di ictus e salvando così molte vite umane. Basti pensare che in Italia si verifica un ictus ogni 3 minuti.

Lo studio , pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine, è stato denominato CRYSTAL AF (CRYptogenic STroke And underLying Atrial Fibrillation): si tratta di un micro sensore, piccolo quanto una scheda fotografica digitale, che impiantato sotto la pelle tramite anestesia locale riesce a rilevare l’attività cardiaca ed eventuali aritmie .


 In questo modo riesce ad allarmare gli operatori in caso di fibrillazione striale. In questo modo vengono avvisati i medic prima di giungere ad un ictus con danni irreparabili.

Il chip funziona inviando un segnale ad un monitor presente nei pressi del paziente e accendendo una spia luminosa in caso di pericolo di ictus. Ogni volta che si accende la spia il medico dovrà effettuare una visita di approfondimento al paziente.

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dream car - da oggi una macchina per ricchi consuma meno di una per poveri !

percorrere 3000 km con un solo pieno ? da oggi è possibile ..... e con una"  dream car "  la Trident Iceni


Si chiama Trident Iceni ed è stata brevettata dalla casa inglese Trident. Si tratta di una macchina eccezionale, con un motore diesel da 395 cavalli. Raggiunge la velocità di 100 km/h in meno di 4 secondi. Ma la sua eccezionalità sta nei bassi consumi. Sono numeri eccezionali, per non parlare dei consumi. Con i suoi 3000 km percorsi con un pieno è destinata a diventare una delle supercar che consumano meno (circa 24 km/litro). Unico neo: il costo, pari a circa 116mila euro, per i fortunati che se la possono permettere.





http://www.tridentsportscars.com/
http://www.auto.it/2014/05/06/trident-iceni/21395/
www.omniauto.it/magazine/26129/trident-iceni-diesel-piu-veloce
http://www.autoblog.it/post/340121/trident-iceni-in-vendita-la-diesel-piu-veloce-al-mondo

i consigli spiccioli ****  i consigli spiccioli ****  i consigli spiccioli ****  

nel caso ve la compraste metteteci anche l'antifurto satellitare ( o altro di vostra scelta ) che ci sta che qualche male intenzionato ve la voglia rubare

quando tornate a casa mettetela in garage o comunque in luogo recintato e chiuso a chiave 

quando siete in giro e parcheggiate per andare dove vi pare chiudete i finestrini e le porte ( a chiave ) e non dimenticate di azionare l'antifurto

non andate in posti " rurali "ove circolino in piena libertà rinoceronti,elefanti fiere varie ma anche tori alci etc questo per evitare danni non previsti alla carrozzeria della macchna che poi stonano col resto

non parcheggiatela sotto alberi d'alto fusto et similari che nella remota possibilità caschino possono sfracellare l'auto senza alcuna fatica

mettere sempre un minimo di carburante  nel serrvatoio che sennò ci sta non parta o si fermi sul pià vello

etc etc

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LA LUNA È NATA DALLA COLLISIONE FRA LA TERRA E UN PIANETA


La conferma arriverebbe  dall’analisi dalle rocce lunari

Nuove misurazioni degli isotopi dell’ossigeno forniscono ulteriori prove del fatto che la Luna si sia formata dalla collisione della Terra con un altro grande corpo astronomico di dimensioni planetarie, circa 4,5 miliardi di anni fa.  

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science e sarà presentato alla Goldschmidt geochemistry conference in California l’undici giugno.  

Molti astronomi ritengono che la Luna si sia formata da un impatto tra la Terra e un corpo di dimensioni planetarie chiamato Theia.  

Gli sforzi per confermare che l’impatto abbia avuto luogo si sono concentrati sulla misurazione del rapporto tra isotopi di ossigeno, titanio, silicio e altri elementi. Rapporti che sono variabili attraverso il sistema solare ma la cui stretta somiglianza tra Terra e Luna appare in conflitto con i modelli teorici della collisione che indicano che la Luna potrebbe essersi formata principalmente da Theia, premessa che dovrebbe renderla compositivamente diversa dalla Terra. Adesso, la ricerca condotta dall’Università di Colonia ha utilizzato tecniche più raffinate per confrontare il rapporto 170/160 dei campioni lunari e terrestri.  

«Le differenze sono piccole e difficili da individuare ma ci sono», ha spiegato Daniel Herwartz, leader dello studio. «Questo significa - ha aggiunto - due cose: in primo luogo che possiamo ragionevolmente essere sicuri che la collisione gigante sia avvenuta. In secondo luogo che possediamo un’idea affidabile della geochimica di Theia. Theia sembra essere stata simile a quelle che chiamiamo condriti enstatiti. Se questo è vero, saremo in grado di prevedere la composizione geochimica e isotopica della Luna perché la Luna attuale è un mix di Theia e della Terra primordiale. Il prossimo obiettivo sarà comprendere quanto materiale di Theia sia sulla Luna».  

La maggior parte dei modelli stima che la Luna sia composta da circa il 70-90 per cento del materiale da Theia con il restante 10-30 per cento proveniente dalla Terra primordiale. I nuovi dati suggeriscono una miscela potenziale 50:50 da confermare. 

La notizia è stata accolta con prudenza dalla comunità scientifica: per il planetologo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Diego Turrini «il fatto che la Luna e la Terra, contrariamente a quanto si pensava, hanno una differenza sistematica nella loro composizione è un risultato comunque solido di questo articolo. È però un po’ presto, secondo me, per dire con certezza quale sia l’origine di questa discrepanza, perché di queste fasi molto remote della storia del Sistema solare conosciamo ancora poco» Il risultato, ha concluso, «è comunque importante perché rivela come le rocce lunari ci possono dare moltissime informazioni sulla storia dei corpi da cui provengono e sul Sistema solare in generale».


Fonte: La Stampa
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potenza delle scoregge : da oggi si può misurare da soli !!!!

finalmente il sogno di molti è alla portata di tutti con un semplice kit da da te chiunque potrà ed in tempo reale misurare la potenza delle proprie scoregge e non solo volendo acquistando i vari accessori potrà finalmente anche conservarle e catalogarle

il funzionamento del tutto è molto semplice e i tempi per ottenere i risultati richiesti immediati

lo strumento seppur altamente tecnologico è spartano,  in se è composto da pochi pezzi un adattatore universale per buchi di culo, una deviatore e il misuratore vero e proprio ultimo ritrovato della tecnologia del momento con tanto di visualizzatore  a cristalli liquidi e nel modello Deluxe schermo video ad alta risoluzione collegato wi.fi etc ad una microtelecamera posta sull'adattatore per ani  , 

l'apparecchio può anche collegarsi tramite gps con altri apparecchi dello stesso genere onde verificare la propria graduatoria nella classifica mondiale riguardo alla potenza delle scoregge fatte 
molti i modelli e gli accessori disponibili 








chi è interessato torverà sicuramente kit ed accessori in uno dei tanti negozi presenti su internet

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