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i post degli altri !!! --- APRILE 2014

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rubrica a costo zero in cui compare uno o piu' post presi pari pari da uno dei numerosi blog etc. etc. presenti su internet .
per avere il grande onore di apparire su questa rubrichetta ( che dice diventerà mitica intorno al 2023 ( il post deve essere esaustivo e avere una benchè minima utilità inoltre deve attrarre la mia curiosità e passare indenne attraverso le grandi manovre della censura prepubblicazione del noto dicitore etc etc Angiò di Pallevizze .
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rinvenuto un formaggio  stagionato per ben 3600 anni !!!!


L'alimento ottenuto senza caglio è stato rinvenuto sul corpo di mummie cinesi risalenti all'Età del Bronzo, sepolte "sottovuoto" in un deserto salato. Doveva servire da spuntino per il viaggio nell'aldilà.


3600 mila anni di stagionatura potrebbero essere troppi anche per gli amanti dei formaggi "invecchiati". Pezzi di formaggio - il più antico di cui si abbiano evidenze archeologiche - sono stati rinvenuti appesi al collo o sul petto di alcune mummie sepolte nel Deserto di Taklamakan, nella Cina nordoccidentale.

Anche se la scoperta dei corpi, perfettamente conservati, risale agli anni '30 del 1900, le analisi chimiche dell'alimento sono state effettuate solo di recente, come rivela la ricerca pubblicata sul Journal of Archaeological Science.
Meglio del frigo
Gli studi effettuati nei laboratori del Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics (Germania) hanno individuato grassi e proteine che lasciano pochi dubbi: la sostanza giallognola trovata sulle mummie è proprio formaggio - e non latte, o burro - affidato ai defunti forse come viatico per l'ultimo viaggio nell'oltretomba.

Come ha fatto a resistere così a lungo? Grazie al clima secco del deserto e alla strettissima fasciatura delle mummie, avvolte in bare sigillate da pelli di mucca e sepolte in un terreno salato: in pratica, una sorta di "sottovuoto".
Mummie, vampiri e rovine: i ritrovamenti curiosi
Apri per vedere le foto

Longevo e digeribile

Attrezzi caseari risalenti a 7 mila anni fa erano già stati rinvenuti in Polonia, ma finora nessun antico formaggio era riuscito a conservarsi così a lungo. Quello cinese, per di più, è stato probabilmente ottenuto senza usare caglio, combinando il latte con un mix di lieviti e batteri in modo analogo al metodo utilizzato ancora oggi per fare il kefir, la bevanda a base di latte fermentato diffusa nel Caucaso.

Una scoperta, quest'ultima, tutt'altro che scontata. Alcune teorie volevano infatti che i primi formaggi fossero stati ottenuti per caso, trasportando il latte in bisacce ricavate da stomaci animali (da cui si estrae il caglio). Quello del formaggio del Taklamakan è, al contrario, un metodo di fermentazione naturale e "vegetariano", semplice ed economico (non richiedeva l'uccisione di un animale). E il prodotto finale doveva essere assai digeribile: proprio in virtù dell'elevata fermentazione, risulta povero di lattosio.

fonte : vai
fonte 2 : vai 2
fonte 3 : te la cerchi ....

si aggiunge ........

il formaggio in questione è stato assaggiato da un volontario  ( se così si può chiamare uno che fa una cosa in cambio di una cospiqua quantità di denaro in contanti ) ed a giudicare dalla sua reazione parerebbe che oltre ad essere un pochino duretto 'sto formaggio faccia anche leggermente cagare anzi per dirla tutta farebbe proprio vomitare  , questo difatti ha fatto il volontario in oggetto, altro non si sa ma si sta aspettando che questo volontario si ripigli dal coma in cui è caduto subito dopo aver ingoiato una piccola porzione di formaggio ( neanche avesse mangiato del veleno ) per interrogarlo per bene in proposito

- si aggiunge anche che l' intento del'originaria oggi mummia ma al  tempo essere vivente capace di intendere e di volere di mangiarsi il formaggio durante il viaggio per l'aldilà o subito dopo esser lì arrivato sì è rivelato un intento buono come intenzione ma fallimentare in tutti gli altri sensi, dal ritrovamento si deduce facilmente che il formaggio non è stato mangiato e che neanche la persona che se l'era portato dietro è andato da nessuna parte , almeno fisicamente, la mummia sua e del formaggio ne sono una chiara prova

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Archeologi-scoprono-la-tomba-di-Attila-a-Budapest-in-Ungheria.




Durante la costruzione delle fondamenta per il nuovo ponte sul fiume Danubio nella città di Budapest, in Ungheria, un gruppo di archeologi hanno portato alla luce uno spettacolare sepolcro appartenente al 6° secolo. L’analisi del monumento ha poi rivelato che la camera sepolcrale apparteneva ad un grande leader Hunnic, molto probabilmente proprio a quella del re Attila. In questo sito sono stati rivenuti inoltre numerosi scheletri di cavalli, armi e manufatti, tutti tradizionalmente associati agli Unni. Tra gli oggetti anche una spada costituta da ferro meteorico, che potrebbe certamente appartenere al leggendario Santo della spada, come era definito proprio Attila.

La scoperta importantissima di questo sito potrebbe aiutare a capire particolari molto importanti riguardanti le origini e l’identità del popolo Unnita e di Attila stesso, che sono state fonti di dibattito prolungato per anni e anni. L’analisi dei pezzi di ceramica e gioielli trovati nel sito dovrebbero portare alla luce nuove origini culturali e commerciali di questo popolo, con gli scienziati che avrebbero invece modo di capire meglio questo popolo fino ad ora mal documentato.

fonte : vai
fonte 2 : vai 2
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si aggiunge ....

lontano dalle luci della ribalta uno degli archeologi ci ha confidato che in realtà loro non hanno la più pallida idea di chi sia quella tomba . 
hanno detto che potrebbe essere quella di Attila ( o forse di suo padre o almeno di suo nonno ) solo perché tutto attorno non era presente un filo d'erba e siccome la leggenda racconta che dove passava Attila non cresceva più neanche un filo d'erba loro hanno detto 'sta cosa che però non ha alcun fondamento perché allora la tomba di Attila potrebbe trovarsi in qualsiasi zona arida da lui al tempo frequentata.

-  ..... un' altro ricercatore poi è arrivato a dire che in realtà la tomba e tutto il resto sarebbe stato portato in zona una notte buia e forse tempestosa e che quanto visibile in loco proverrebbe tutto da un magazzino situato nei pressi di Hollywood praticamente sarebbero tutti rimasugli di vari film storici girati chissà quando e da chi portati lì e messi in modo tale da far credere al mondo la veridicità della scoperta

altre importanti rivelazioni ci sarebbero ma  ..... a noi che ce ne importa ?

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Scoperti i primi "tremori" del Big Bang - Ecco come nacque il nostro universo



L'atteso annuncio è stato dato dall'università di Harvard. Viene così indirettamente confermata l'esistenza delle onde gravitazionali

Sono stati scoperti i primi "tremori" del Big Bang, ossia gli effetti prodotti dall'esplosione che ha dato origine all'universo e al processo di espansione attivo ancora oggi. L'annuncio, basato sui dati dell'esperimento Bicep 2, è stato dato dall'università di Harvard. La conferma è una delle più attese della fisica contemporanea: c'è stata un'epoca in cui, istanti dopo il Big Bang, l'universo ha cominciato a espandersi nella "fase di inflazione".

Prova indiretta delle onde gravitazionali - I dati confermano anche in modo indiretto l'esistenza delle onde gravitazionali, le perturbazioni previste dalla teoria della relatività di Albert Einstein come onde che si propagano in uno stagno, e originate da fenomeni violenti come il Big Bang o l'esplosione delle supernovae.

Antonio Masiero, vicepresidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), spiega: ''E' la seconda prova indiretta dell'esistenza delle onde gravitazionali. La prima risale alle osservazioni fatte negli anni Settanta da Russell Hulse e Joseph Taylor, entrambi premiati con il Nobel nel 1993. I due avevano scoperto la prima traccia delle onde gravitazionali prodotte da una stella binaria".

Masiero precisa: "Il segnale rilevato è molto più forte di quello atteso da molti cosmologi e indica la polarizzazione dei fotoni della radiazione primordiale, dovuta al passaggio delle onde gravitazionali prodotte nei primi istanti di vita dell'universo". Vale a dire che l'esperimento Bicep non ha visto direttamente le onde gravitazionali, ma ha rilevato la loro firma nella radiazione cosmica di fondo generata dal Big Bang.

Entro il 2016 potremmo avere una prova diretta - Adesso, la scommessa per il futuro, per Masiero, è avere la prima osservazione diretta di un'onda gravitazionale. E' questo l'obiettivo dell'esperimento italiano Virgo, che si trova in Italia e nel quale l'Infn gioca un ruolo di primo piano, e di quello statunitense Ligo: ''Entrambi sono progettati per vedere le onde gravitazionali prodotte attualmente da oggetti come supernovae e stelle doppie''. Per Masiero fra il 2015 e il 2016 dovrebbe essere tutto pronto per ''vederle direttamente''.


Parallelamente, gli scienziati stanno lavorando per cercare la prima prova diretta dell'eco del Big Bang con l'esperimento Lisa, un interferometro spaziale al quale l'Italia partecipa con l'Infn e l'Agenzia spaziale italiana (Asi).
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si aggiunge .........

la teoria sarebbe interessante e sembrerebbe collimare perfettamente con quanto finora descritto dai più grandi scienziati di livello mondiale per quanto riguarda la nascita del nostro universo, forse anche troppo ....... 

chissà che diranno questi stessi scienziati quando colui che sa tutto se non di più ovvero l'antico membro dei San Frissì ( nota società di cui narrano varie leggende ma che viene misconosciuta dai più oltre che  dai suoi stessi membri ) la verità sul tutto facendogli al contempo fare una figuretta di nulla e ricredere su tutta quanta la loro stessa esistenza e modalità di pensiero . 

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