Passa ai contenuti principali

la legge ( non ) è uguale per tutti = SDEGNO



La Cancellieri smentita dai tabulati: fu lei a chiamare Antonino Ligresti

Dal marito del Guardasigilli sei telefonate nei giorni decisivi per la scarcerazione. Realtà diversa da quanto detto dal Guardasigilli ai pm e in Parlamento

http://www.repubblica.it/politica/2013/11/15/news/cancellieri_tabulati-71044105/
*******************************************************************************************
Milano, il ministro Cancellieri contestato dai giovani del Pd

La protesta a un convengo al quale partecipava il Guardasigilli. Esposti cartelli ispirati al 'Monopoli' con la scritta "Esci gratis di prigione" e letto un elenco di 26 detenuti suicidi. L'impegno del ministro migliorare le condizioni di vita nelle carceri

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/11/23/news/milano_il_ministro_cancellieri_contestato_dai_giovani_del_pd-71720440/
***************************************************************************************************************
Cancellieri, la Camera boccia la sfiducia Ma Epifani: ora il governo è più debole

M5s: protesta “telefonica” in Aula dei deputati
Il ministro si difende: «Mai fatto favoritismi, da me nessuna bugia»
In 405 votano no, favorevoli in 154

************************************************************************************************************

http://www.echeion.it/attualita/continua-il-caso-cancellieri/
**********************************************************************************************
vocabolario - il significato delle parole - SDEGNO

sdegno [sdé-gno] s.m.
 Riprovazione e risentimento indignato per qualcosa o per qualcuno. che offende i principi morali e i convincimenti personali: trattenere lo sdegno. || muovere a sdegno., sdegnare

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sdegno.shtml
***************************************************************************************
Sdegnosdégno s. m. [der. di sdegnare]. – 

1. Risentimento misto a disprezzo che insorge verso persone o cose da cui si sente gravemente offeso il proprio senso morale: provare, sentire s.; un nobile, un santo s., per azioni o fatti riprovevoli, che ledono i fondamentali principî della morale o della religione: il cinismo dell’imputato provocò lo s. di tutti; accendersi di s.; dire parole di s.; non poter nascondere il proprio s.; muovere a sdegno, far sdegnare, far risentire. Con sign. meno grave, risentimento, disapprovazione, ma senza disprezzo o indignazione: sdegno d’amante poco dura (prov.); Dolci ire, dolci s. e dolci paci ... (Petrarca). 

2. letter. Disprezzo, disdegno: avere (meno com. tenere) a sdegno una persona, una cosa, disprezzarla, sdegnarla; guarda tutti con un’aria di sdegno. 


3. ant. Inimicizia, animosità: soleva ... consumarsi la lor fatica in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati (Boccaccio).
http://www.treccani.it/vocabolario/sdegno/
**********************************************************************************************
UGUALE 

1. agg. 

a. Che nella natura, o nell’aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente da un altro oggetto, elemento, individuo: la tua automobile, salvo il colore, è proprio u. alla mia; sta per scoppiare un temporale u. a quello di ieri; vorrei una penna u. a questa; quel gattino è proprio u. alla madre; di più cose o persone che non differiscono tra loro: questi due libri sono u.; i tre disegni non sono perfettamente u. ma hanno solo poche differenze; seguito da compl. di limitazione: ragazzi u. di età, di carattere; con sfumatura pessimistica sottintesa: i ragazzi sono tutti u.: se li lasci soli, combinano sempre qualche guaio; i regimi dittatoriali sono tutti u.; rafforzato con paragone proverbiale: uguali come due gocce d’acqua. In musica, cori a voci u., i cori composti di voci omogenee: maschili, o femminili, o bianche. Riferito a sostantivi astratti, stesso, medesimo, identico: cravatte di colore u.; un tavolo di forma u., ma di legno diverso; le nostre forze sono u., si pareggiano; abbiamo tutti u. diritti e u. doveri, ciascuno ha gli stessi diritti e gli stessi doveri dell’altro. In una partita a scacchi si dice che il gioco è u. quando nessuno dei due giocatori ha un vantaggio sull’altro. 
http://www.treccani.it/vocabolario/uguale/
***********************************************************************************************
uguale[u-guà-le] o eguale agg., s.
• agg.
1 Che ha le stesse caratteristiche e proprietà di un'altra cosa o persona con cui viene messo a confronto SIN identico: avere altezza, età, peso u.; di fronte alla morte siamo tutti u.; estens. che è sempre lo stesso malgrado il passare del tempo, che non cambia secondo le circostanze: non invecchi mai, sei sempre u.!; la legge è u. per tutti || essere sempre u. a se stesso, essere coerente; essere sempre all'altezza della propria fama | è u., è la stessa cosa, è indifferente: in treno o in macchina per me è u.

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/U/uguale.shtml
***********************************************************************************************
http://it.wikipedia.org/wiki/Uguale

CONTINUA -------

E TUTTO QUESTO A PRESCINDERE DAL FATTO IN SE - è il principio , i modi ed il perché che sono in discussione

Commenti

Post popolari in questo blog

la macchina non parte causa tilt dell'immobilizer o trasponder ? provate queste 3 piccole soluzioni?

!!! aggiornamento dell'ultim'ora  !!!!! prima di ( ma anche dopo )  leggere quanto segue provate a fare una cosa che potrebbe servire ad evitare ogni altro intervento staccate i cavi del motorino d'avviamento e dategli una scartavetrata o altro in modo di rimuovere eventuali " ossidature dei contatti" quindi ricollegate il tutto provate ad avviare l'auto a volte è  proprio questo contatto malfunzionante causa della non accensione ....  altre occorre ripulire l'elettrocalamita ma già qui è richiesta maggior conoscenza e manualità " sotto la foto di un motorino d'avviamento tipo iniziamo con lo scrivere che cos’è l’immobilizer L'immobilizer o trasponder è un sistema di antifurto ormai di serie in tutte le nuove vetture che previene che il motore venga avviato senza che sia presente la chiave corretta ed evitando anche che l’auto venga avviata semplicemente “collegando i fili”.  L’immobilizer può essere disattivato solo da u

una poesia ogni quanto mi pare

  Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che non dà troppo nell’occhio, in fondo alla tavola, più vicino ai camerieri che ai festeggiati. Perché non so stare con le persone importanti. Non so vincere. Non sono capace a far festa come gli altri. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che nessuno chiede. Giù, in fondo al bus sgangherato che trasporta i pendolari della misericordia ogni giorno dal peccato al perdono. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello in fondo alla fila. Aspetterò il mio turno e non protesterò se qualche prepotente mi passerà davanti. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Per me sarà perfetto perché sarai tu a sceglierlo. Sarò a mio agio. e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori. Sarà il mio posto. Sarà il posto di quelli come me. Di quelli che arrivano ultimi, e quasi sempre in ritardo, ma arrivano cascasse il mondo. Tienimi quel posto, Dio mio. Eric Pearlman Eric Pearlman nasce a Budapest il 22 aprile 1955 da padre tedesco e madre italiana. A causa della repressione sovietica

LA FANTOMATICA l'ultima lettera di SAN FRANCESCO a Santa Chiara

Quando Francesco morì, Frate Rufino  che restò con il Santo fino all’ultimo, consegnò a s. Chiara,  la sua bisaccia.  Quando Chiara l’aprì, all’interno c’era la sua ciotola di legno, il suo cucchiaio, alcuni semi, una penna, un piccolo vaso d’inchiostro, e poi una pergamena più volte ripiegata, tutta accartocciata.  Con le mani che le tremavano Chiara dispiegò la pergamena e decifrò le goffe lettere che Francesco aveva faticosamente vergato negli ultimi istanti della sua vita… e non potè mai più dimenticarne il contenuto! “ eccolo .. All’anima che sa leggere nella mia, e che ne comprende le gioie e i dolori, voglio confidare queste parole: all’alba della mia dipartita, al crepuscolo del sentiero che ho scelto, posso finalmente affermare, completamente in pace, che la nostra ferita, in questo mondo, non sta nè nella ricchezza nè nella povertà, ma nella nostra dipendenza da uno di questi due strati, nel fatto di immaginare che l’uno o l’altro possano offrirci gioia e li