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rubrica a costo zero in cui compare uno o piu' post presi pari pari da uno dei numerosi blog presenti su internet .
per avere il grande onore di apparire su questa rubrichetta ( che dice diventerà mitica intorno al 2023 ( il post deve essere esaustivo e avere una benchè minima utilità inoltre deve attrarre la mia curiosità e passare indenne attraverso le grandi manovre della censura prepubblicazione del noto dicitore etc etc Angiò di Pallevizze .
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o che siamo tutti marziani? oh. io no è io sò MILANIsta


Secondo nuove prove emerse dalla conferenza Goldsmith2013 che si sta tenendo a Firenze, la vita sulla Terra potrebbe essere partita dal pianeta rosso. 
A sostenerlo è il geochimico Steven Brenner che ha messo in evidenza come una forma minerale ossidata del molibdeno, fondamentale per l'origine della vita, fosse disponibile nelle ere passate solo sulla superficie di Marte, e non su quella della Terra.

"E' solo quando il molibdeno diventa altamente ossidato che è in grado di influenzare la formazione della vita - ha detto il professore - e questa forma non avrebbe potuto essere disponibile sulla Terra nel tempo in cui la vita è iniziata, perché 3 miliardi di anni fa la superficie della Terra era dotata di molto poco ossigeno, mentre Marte ne aveva abbastanza. Si tratta di un altro elemento di prova che rende più probabile la teoria secondo cui la vita è arrivata sulla Terra grazie a un meteorite proveniente da Marte, piuttosto che essere iniziata sul nostro pianeta".

alla fine niente di nuovo sotto il sole , sono teorie note e stranote   e poi la domanda a seguire e cioè " e la vita su Marte da dove sarebbe arrivata? c'è la la risposta o no?
qualcuno ipotizza che sarebbero  le comete a spargere i " semi " di vita ( e virus! ) nei corpi celesti che trovano lungo i loro lunghi " giri " sì ma anche accettando questa ipotesi la domanda susseguente non può essere che " ma le comete dove l'han presa la vita che spargerebbero in qua e nà?, la risposta si fa sempre più complessa ogni volta tornasta e alla fine c'è chi dice che la risposta sia sempre lòa stessa e cioè
lo sai te? lo stesso me!

in tutti i casi e restando terra-terra Comunque al momento la teoria più accreditata è la panspermia dalle comete come teoria, ma si parla di costituenti della vita, non di vita vera e propria per quella ci vuole qualche passaggio in pià e qualche spiegazione che ad averla n on si sarebbe qui a porci tante domande


http://www.corriere.it/scienze/13_agosto_28/vita-sulla-terra-arrivata-da-marte_91a7a988-1004-11e3-b921-7cfcbde2c622.shtml

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COROLLARIO -  cos'è la panspermia?


La panspermia è una teoria che suggerisce che i semi della vita (in senso ovviamente figurato) siano sparsi per l'Universo, e che la vita sulla Terra sia iniziata con l'arrivo di detti semi e il loro sviluppo. È implicito quindi che ciò possa accadere anche su molti altri pianeti. Per estensione,semi si potrebbero considerare anche semplici molecole organiche.
La teoria ha le sue origini nelle idee di Anassagora, un filosofo greco, e si è rivitalizzata a partire dall'Ottocento con Lord Kelvin, con il fisico Hermann von Helmholtz e, nei primi decenni del Novecento, con il chimico e premio Nobel svedese Svante Arrhenius, mentre nell'ultimo quarto del XX secolo il testimone è passato agli astronomi Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe.
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NANO-TECNOLOGIE USATE DAI ROMANI 1600 ANNI FA

I ricercatori hanno finalmente scoperto perché il recipiente, color verde giada, appare rosso quando è illuminato da dietro.
I Romani possono avere scoperto la potenziale colorazione delle nanoparticelle accidentalmente, ma sembrano averla perfezionata.



(The Trustees of the British Museum / Art Resource, NY)



Il segreto dei colori di un calice romano di 1600 anni fa, conservato presso il British Museum, è la chiave per una nuova tecnologia super¬sensitiva che potrebbe aiutare a diagnosticare le malattie umane o individuare rischi biologici ai posti di blocco di sicurezza.

Il calice di vetro, conosciuto come la tazza di Licurgo perché è decorato da una scena che mostra Licurg, re di Tracia, appare verde giada quando illuminato dal davanti ma rosso sangue quando illuminato da dietro, una proprietà che ha sconcertato gli scienziati per decenni dopo che il museo acquisì la Coppa nel 1950. Il mistero non è stato risolto sino al 1990, quando i ricercatori in Inghilterra esaminarono frammenti rotti sotto un microscopio e scoprirono che gli artigiani romani erano pionieri di nanotecnologia: essi avevano impregnato il bicchiere con particelle di argento e oro, triturate sino a quando non fossero piccole, con 50 nanometri di diametro, meno di un millesimo della dimensione di un granello di sale da tavola. L'esatta miscela di metalli preziosi suggerisce che i Romani sapessero cosa stavano facendo — "un'impresa incredibile", dice uno dei ricercatori, l’archeologo Ian Freestone dell'University College di Londra.
L'antica nanotecnologia funziona più o meno così: quando sono colpiti dalla luce, gli elettroni con riflessi metallici vibrano in modo tale da alterare il colore a seconda della posizione dell'osservatore. Gang Logan Liu, un ingegnere presso l'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign, e i suoi colleghi, che si sono a lungo applicati sull'uso di nanotecnologie per diagnosticare le malattie, hanno constatato che questo effetto offriva potenzialità qui non sfruttate. "I Romani sapevano come fare e utilizzare nanoparticelle per le belle arti", dice. "Abbiamo voluto vedere se questo potesse avere applicazioni scientifiche".
Quando vari fluidi riempiono la tazza, Liu sospettava che ciò potesse cambiare l’interazione con gli elettroni vibranti nel bicchiere e così il colore. (I test di gravidanza domestici oggi in uso sfruttano un fenomeno basato su fenomeni di nanotecnologia per attivare una linea bianca o rosa).
Poiché i ricercatori non potevano mettere il liquido nel prezioso manufatto stesso, invece impressero miliardi di piccoli pozzi su un pezzetto di plastica delle dimensioni di un francobollo e spruzzarono i pozzetti con nanoparticelle di oro o argento, essenzialmente creando una matrice con miliardi di tazze di Licurgo in ultra-miniatura. Quando acqua, olio, soluzioni di zucchero e soluzioni saline sono state versate nei pozzetti, essi hanno mostrato una gamma di diversi colori — luce verde per l'acqua e rossa per l’olio, per esempio. Il prototipo era 100 volte più sensibile ai livelli alterati di sale nella soluzione dei sensori di corrente commerciali, che utilizzano tecniche simili. Un giorno potrebbe trovare applicazioni in dispositivi palmari per la rilevazione di agenti patogeni in campioni di saliva o di urina, o per contrastare i terroristi che cercano di trasportare liquidi pericolosi sugli aeroplani.
L'originale tazza di Licurgo, del sec. IV d.C., probabilmente usata solo per le occasioni speciali, raffigura il re Licurgo intrappolato in un groviglio di tralci di vite, presumibilmente per atti malvagi commessi contro Dioniso, il dio greco del vino. Se gli inventori riescono a sviluppare un nuovo strumento di rilevamento da questa antica tecnologia, sarà il turno di Licurgo d'intrappolare il male.


Fonte:smithsonianmag.com

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la cina vorrebbe  entrare nel guinnes dei primati costruendo il tunnel sottomarino più lungo del mondo





PECHINO - Il progetto per la costruzione del tunnel sottomarino più lungo del mondo nella baia di Bohai, nel nordest della Cina, è stato completato. La affermano i media cinesi secondo i quali una decisione finale sul progetto verrà presa il mese prossimo dal governo di Pechino. Il progetto è stato elaborato dall'accademia cinese d'ingegneria.

Il tunnel sarà lungo 123 chilometri e unirà la città di Yantai, nella provincia dello Shandong, a quella di Dalian, nel Liaoning. Le due città costiere distano in linea d'aria 170 km, ma via terra bisogna percorre 1680 km. I traghetti che viaggiano dall'una altra città impiegano tra le 6,5 e le 8 ore.

http://www.meridianionline.org/2013/07/12/in-cina-il-tunnel-sottomarino-piu-lungo-al-mondo-123-km/


i piani alti del GUINNES han fatto sapere che saranno lieti di dare il premio alla Cina per il loro tunnel sottomarino ma solo quando questi lo finiranno di costruire anche se. sapendo come sia fragile la " roba " Cinese. sospettano che ci sarà d'aspettare e parecchio quindi " hai voglia a bè ova!"
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96  anni fa nasceva Jack " THE KING " Kirby - l' omaggio di Leo Ortolani



Jack Kirby, /all'anagrafe Jacob Kurtzberg (New York, 28 agosto 1917 – Thousand Oaks, 6 febbraio 1994 ) chi non lo conosce non sa cosa si è perso ma fa sempre in tempo a recuperare

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