Passa ai contenuti principali

POVERO PD ( ex partito che un tempo era grande )

il male della sinistra è il non accettarsi, non credere nel suo ruolo storico ma cercare nel proprio necessario rinnovamento un cambiamento di pelle che non può essere accettato da molti che della sinistra codividono solo i valori portanti, quelli che da sempre la vedono schierata col popolo , coi deboli, con i lavoratori, e che vedono di cattivo occhio i cambiamenti e le storture dell' ultimo periodo.
un PD che per mantenersi a passo dei tempi ha perduto parte della sua vocazione , parte del suo retaggio storico doveva sapere che avrebbe perso anche molta della sua gente, un PD che non sa schierarsi dalla parte del popolo fino in fondo, che non vede la richiesta di cambiamento di una politica fuorviante , che accetta e da addirittura l'assenso a decreti, leggi etc in totale contrasto con i suoi stessi ideali non può continuare a nominarsi erede di un partito che dalla parte del popolo è sempre stato

e così lotte interne , colpi bassi, strategie sporche, e tutto quanto la politica puo fare di peggio sono all' ordine del giorno
l'ostinazione di rimanere dentro uno schema che ha mostrato da tempo di essere non solo imperfetto ma incredibilmente bieco è facile al ladrocinio semi autorizzato . il mascheramento di mosse sporche, la finta sorpresa dell'ultim'ora a scandali decennali avvenuti all'interno dello stato nel cuore della politica, i finti cambiamenti. le procedure messe in campo tardivamente e senza spiegare la ragione per la quale prima non fossero neanche state pensate etc hanno solo convinto che anche il PD non era esente dalla sporcizia di cui da sempre la sinistra stessa accusava la destra, hanno dimostrato nei fatti di cronaca che anche il PD navigava dentro un sistema sporco messo su dalla politica per cui chi ne faceva parte poteva ( e purtroppo ancora mi sa può ) fare cose per cui qualsiasi altro cittadino sarebbe stato condannato,, insomma uno schifo totale ha affondato anche il partito che una volta, molto tempo fa era del popolo







 ******************************************************************************************************
e ora pur di non cambiare la politica vecchia ripropone NApolitano che se non vi ricordate fino a ieri aveva negato ogni sua disponibilità


Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. E' in atto un colpo di Stato. Pur di impedire un cambiamento sono disposti a tutto. Sono disperati. Quattro persone: Napolitano, Bersani, Berlusconi e Monti si sono incontrate in un salotto e hanno deciso di mantenere Napolitano al Quirinale, di nominare Amato presidente del Consiglio, di applicare come programma di Governo il documento dei dieci saggi di area pdl/pd che tra i suoi punti ha la mordacchia alla magistratura e il mantenimento del finanziamento pubblico ai partiti. Nel dopoguerra, anche nei momenti più oscuri della Repubblica, non c'è mai stata una contrapposizione così netta, così spudorata tra Palazzo e cittadini. Rodotà è la speranza di una nuova Italia, ma è sopra le parti, incorruttibile. Quindi pericoloso. Quindi non votabile. Il MoVimento 5 Stelle ha aperto gli occhi ormai anche ai ciechi sull'inciucio ventennale dei partiti. Il M5S da solo non può però cambiare il Paese. E' necessaria una mobilitazione popolare. Io sto andando a Roma in camper. Ho terminato la campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia e sto arrivando. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese.

continua su: http://www.fanpage.it/beppe-grillo-verso-roma-per-protesta-di-piazza-e-un-colpo-di-stato/#ixzz2R12cEbkr 
http://www.fanpage.it
http://www.leggo.it/news/politica/quirinale_napolitano_accetta_il_bis_non_posso_sottrarmi_diretta/notizie/224113.shtml
*********************************************************************************************


*******************************************************************************************************
a conferma di quanto scritto ecco cosa scrive TRavaglio il 25 aprile 2013 sul Foglio



... Perché nel 2006 i dalemiani chiesero a Confalonieri, Dell’Utri e Letta i voti per D’Alema al Quirinale?

Perché nel 2006 faceste un indulto esteso ai reati di corruzione, finanziari, fiscali e al voto di scambio politico-mafioso?

Perché nel 1998 e nel 2008 avete affossato i due governi Prodi?

Perché nel 2011, anziché mandarci a votare, avete scelto di governare con B., salvandolo da sicura sconfitta, all’ombra di Monti?

Perché preferite accordarvi al buio con B. per Marini, D’Alema, Amato sul Colle, anziché scegliere Rodotà e dialogare con i 5Stelle per il nuovo governo, come vi chiedono i vostri elettori?

Tante domande, una sola risposta: o siete coglioni, o siete complici. Tertium non datur.
*************************************************************************************************



Commenti

Post popolari in questo blog

la macchina non parte causa tilt dell'immobilizer o trasponder ? provate queste 3 piccole soluzioni?

!!! aggiornamento dell'ultim'ora  !!!!! prima di ( ma anche dopo )  leggere quanto segue provate a fare una cosa che potrebbe servire ad evitare ogni altro intervento staccate i cavi del motorino d'avviamento e dategli una scartavetrata o altro in modo di rimuovere eventuali " ossidature dei contatti" quindi ricollegate il tutto provate ad avviare l'auto a volte è  proprio questo contatto malfunzionante causa della non accensione ....  altre occorre ripulire l'elettrocalamita ma già qui è richiesta maggior conoscenza e manualità " sotto la foto di un motorino d'avviamento tipo iniziamo con lo scrivere che cos’è l’immobilizer L'immobilizer o trasponder è un sistema di antifurto ormai di serie in tutte le nuove vetture che previene che il motore venga avviato senza che sia presente la chiave corretta ed evitando anche che l’auto venga avviata semplicemente “collegando i fili”.  L’immobilizer può essere disattivato solo da u

una poesia ogni quanto mi pare

  Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che non dà troppo nell’occhio, in fondo alla tavola, più vicino ai camerieri che ai festeggiati. Perché non so stare con le persone importanti. Non so vincere. Non sono capace a far festa come gli altri. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che nessuno chiede. Giù, in fondo al bus sgangherato che trasporta i pendolari della misericordia ogni giorno dal peccato al perdono. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello in fondo alla fila. Aspetterò il mio turno e non protesterò se qualche prepotente mi passerà davanti. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Per me sarà perfetto perché sarai tu a sceglierlo. Sarò a mio agio. e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori. Sarà il mio posto. Sarà il posto di quelli come me. Di quelli che arrivano ultimi, e quasi sempre in ritardo, ma arrivano cascasse il mondo. Tienimi quel posto, Dio mio. Eric Pearlman Eric Pearlman nasce a Budapest il 22 aprile 1955 da padre tedesco e madre italiana. A causa della repressione sovietica

LA FANTOMATICA l'ultima lettera di SAN FRANCESCO a Santa Chiara

Quando Francesco morì, Frate Rufino  che restò con il Santo fino all’ultimo, consegnò a s. Chiara,  la sua bisaccia.  Quando Chiara l’aprì, all’interno c’era la sua ciotola di legno, il suo cucchiaio, alcuni semi, una penna, un piccolo vaso d’inchiostro, e poi una pergamena più volte ripiegata, tutta accartocciata.  Con le mani che le tremavano Chiara dispiegò la pergamena e decifrò le goffe lettere che Francesco aveva faticosamente vergato negli ultimi istanti della sua vita… e non potè mai più dimenticarne il contenuto! “ eccolo .. All’anima che sa leggere nella mia, e che ne comprende le gioie e i dolori, voglio confidare queste parole: all’alba della mia dipartita, al crepuscolo del sentiero che ho scelto, posso finalmente affermare, completamente in pace, che la nostra ferita, in questo mondo, non sta nè nella ricchezza nè nella povertà, ma nella nostra dipendenza da uno di questi due strati, nel fatto di immaginare che l’uno o l’altro possano offrirci gioia e li