Estinzione del tonno rosso, nati i primi tonnetti di allevamento
Scoperta forse la costruzione più antica di sempre
Presso il sito archeologico di El Paraíso, circa 40 chilometri a nord della capitale peruviana Lima, una squadra di archeologi ha scoperto quello che sembrerebbe essere un antico tempio risalente a circa 3000-5000 anni fa (da confermare tramite analisi al radiocarbonio). Se la datazione fosse confermata a 5000 anni, sarebbe la più antica struttura del mondo, individuata dagli archeologi sulla destra della piramide principale del sito. Dentro le rovine dell’antica sala, che misura 7×8 metri, sono state ritrovate le prove di un focolare cerimoniale dove venivano bruciate le offerte. Secondo una dichiarazione del Ministro della Cultura del Perù, il tempio possedeva un ingresso molto stretto e pareti ricoperte di argilla gialla, sulle quali sono state trovate tracce di vernice rossa. El Paraíso, ubicato sulla costa centrale del Perù, è composto da 10 edifici che si estendono su 50 ettari di terreno. Rappresenta uno dei primi esempi conosciuti di architettura monumentale in pietra nelle Americhe, risalenti al tardo neolitico preceramico(3500-1800 a.C.).
Rafael Varon, vice ministro della Cultura del Perù, ha detto in una dichiarazione che la scoperta del tempio “ha un’importanza particolare, perché è la prima struttura di questo tipo che si trova sulla costa centrale.” “Essa suggerisce – continua Varon – che la regione di Lima, in quel periodo, avesse un’importanza religiosa, economica e politica maggiore di quanto si pensasse in precedenza”. Secondo l’antropologo Robert Benfer, professore all’università del Missouri che ha individuato i tumuli attraverso le foto satellitari, già in precedenza erano state scoperte collinette artificiali a forma di orche, di condor e persino di papere, nelle valli costiere. Una tra le scoperte più curiose trovate a El Paraíso nella Valle Chillón, rappresenta una testa di condor posizionata in modo da allinearsi con la Via Lattea. Accanto, altre sculture raffiguranti un puma e un alligatore, orientati verso il punto in cui sorge il Sole nel solstizio di Giugno, all’inizio dell’estate astronomica.
Fonte: nonapritequelportale.com
Dopo quattro anni di ricerca che coinvolge 13 istituti di tutta Europa si è avuta la prima deposizione di uova di tonno rosso in cattività. L’allevamento è a cura dell’Istituto Spagnolo di Oceanografia (IEO) - che coordina SEFLDOTT - e i tonnetti pesano ora circa 1 kg e sono cresciuti in poco più di tre mesi. Aiutato da una sovvenzione di 3.000.000 € dalla Commissione europea, il progetto prevede il raggiungimento dell’età adulta entro quattro anni e in seguito la loro riproduzione, completando così il ciclo biologico di vita di questa specie in cattività.
Il progetto potrebbe avere implicazioni enormi per il tonno rosso poiché il mercato del sushi ha spinto il consumo eccessivo e globale del tonno. Anche gli europei hanno iniziato a consumarne tanto e i pescherecci europei sono stati tra i più attivi cacciatori di tonno. Le recenti moratorie potrebbero contribuire a ricostituire gli stock anche se l’allevamento mira a facilitare il recupero.
Fernando de la Gandara è il coordinatore del progetto SELFDOTT coinvolto nel tentativo di addomesticare il tonno rosso per oltre un decennio e spiega che le difficoltà maggiori si sono avute sia per le notevoli dimensioni di questo pesce e sia per la sua pratica di roaming, ossia di nuoto libero nell’oceano. Spiega de la Gandara:
La parola ostacolo non esiste nel vocabolario del tonno rosso. Abbiamo dovuto fare i conti con un alto tasso di mortalità a causa di collisioni contro le pareti delle vasche e gabbie.
Ma la costanza ha dato i suoi frutti, e due anni fa il progetto ha celebrato la prima spontanea deposizione di uova. Ha detto de la Gandara:
E ’stata una felice sorpresa e abbiamo imparato che allevare il tonno rosso è possibile allo stesso modo in cui si allevano altre specie come il branzino, rombo o salmone.
Ci vorrà ancora del tempo per sviluppare un vero allevamento di tonno rosso: il pesce ha bisogno di un decennio o più per maturare. Ma de La Gandara sostiene che in caso di successo, si potrebbe pensare a un passo importante negli sforzi globali per la ricostituzione degli stock :
Il tonno rosso è una specie emblematica che è stata nell’alimentazione delle popolazioni mediterranee per migliaia di anni. Questo progetto potrebbe contribuire a continuare la tradizione.
Via |Europa
Foto | Europa
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Scoperta forse la costruzione più antica di sempre
Presso il sito archeologico di El Paraíso, circa 40 chilometri a nord della capitale peruviana Lima, una squadra di archeologi ha scoperto quello che sembrerebbe essere un antico tempio risalente a circa 3000-5000 anni fa (da confermare tramite analisi al radiocarbonio). Se la datazione fosse confermata a 5000 anni, sarebbe la più antica struttura del mondo, individuata dagli archeologi sulla destra della piramide principale del sito. Dentro le rovine dell’antica sala, che misura 7×8 metri, sono state ritrovate le prove di un focolare cerimoniale dove venivano bruciate le offerte. Secondo una dichiarazione del Ministro della Cultura del Perù, il tempio possedeva un ingresso molto stretto e pareti ricoperte di argilla gialla, sulle quali sono state trovate tracce di vernice rossa. El Paraíso, ubicato sulla costa centrale del Perù, è composto da 10 edifici che si estendono su 50 ettari di terreno. Rappresenta uno dei primi esempi conosciuti di architettura monumentale in pietra nelle Americhe, risalenti al tardo neolitico preceramico(3500-1800 a.C.).
Rafael Varon, vice ministro della Cultura del Perù, ha detto in una dichiarazione che la scoperta del tempio “ha un’importanza particolare, perché è la prima struttura di questo tipo che si trova sulla costa centrale.” “Essa suggerisce – continua Varon – che la regione di Lima, in quel periodo, avesse un’importanza religiosa, economica e politica maggiore di quanto si pensasse in precedenza”. Secondo l’antropologo Robert Benfer, professore all’università del Missouri che ha individuato i tumuli attraverso le foto satellitari, già in precedenza erano state scoperte collinette artificiali a forma di orche, di condor e persino di papere, nelle valli costiere. Una tra le scoperte più curiose trovate a El Paraíso nella Valle Chillón, rappresenta una testa di condor posizionata in modo da allinearsi con la Via Lattea. Accanto, altre sculture raffiguranti un puma e un alligatore, orientati verso il punto in cui sorge il Sole nel solstizio di Giugno, all’inizio dell’estate astronomica.
Fonte: nonapritequelportale.com
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