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NOITIZIE DAL WEB ( Marzo 2013 )

Scoperto un gigantesco "Gran Canyon" sotto i ghiacci del Polo Sud

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature rivela che un team di scienziati dell'Università di Aberdeen e del British Antartic Survey ha scoperto una gigantesca fossa tettonica nascosta sotto i ghiacciai nell'Antartide occidentale, che starebbe contribuendo alla fusione del ghiaccio e al conseguente innalzamento del livello del mare. L'enorme frattura si trova sotto il ghiaccio Ferrigno su un tratto di costa così remota che è stato esplorato solo una volta in precedenza, nel 1961. Gli esperti ritengono che la spaccatura sia coperta da una coltre di ghiaccio spessa 1,5 chilometri, abbia una larghezza di 10 chilometri e una lunghezza di 100 chilometri, grande tanto quanto le dimensioni del Grand Canyon degli Stati Uniti. "Abbiamo scoperto una grande valley sotto il ghiaccio del Polo Sud, a circa un miglio di profondità", ha detto il dottor Robert Bingham, glaciologo dell'Università di Arberdeen e primo firmatario dello studio. "Se togliessimo via tutto il ghiaccio che oggi copre l'Antartide, vedremmo enormi rift valley, simili a quelle che si vedono in Africa e grandi quanto il Grand Canyon americano. Questo è praticamente in contrasto con la superficie piatta di ghiaccio. Senza le misurazioni degli strumenti non avremmo mai potuto sapere delle sua esistenza". La Valley, infatti, è stata scoperta con l'ausilio di un radar montato su una motoslitta, capace di rilevare la topografia subglaciale. "Questa enorme spaccatura deve essersi formata molto prima che la regione fosse ricoperta dai ghiacci. Crediamo, inoltre, che sia parte di un sistema molto più ampio di canyon che interessano tutta l'Antartide occidentale", continua Bingham. "Sappiamo che esiste, ma non sappiamo fino a dove s estende".

I ricercatori, molto sorpresi da questa scoperta, sono convinti che l'enorme spaccatura dalla roccia antartica contribuisca alla scioglimento della calotta antartica. Nella ricerca, il tema scrive che il canyon sta portando acqua di mare più calda sotto la calotta di ghiaccio, accelerandone lo scioglimento. E' la conformazione della spaccatura che contribuisce all'accelerazione delle scioglimento", spiega Bingham. "Il fatto di poter rilevare la spaccatura, significa che il ghiaccio più profondo si sta degradando, consentendo all'acqua di mare più calda di fluire verso l'interno attraverso un condotto creato dalla spaccatura stessa". Gli scienziati suggeriscono che durante le ere glaciali, quando i livelli del mare erano molto inferiori a quello attuale, nella spaccatura si sarebbe incanalato un flusso importante ghiaccio attraverso il condotto. Ora, come spiega lo studio, i ruoli si sono invertiti, con il condotto che canalizza le acque calde del mare fino a lambire la coltre di ghiaccio. Bingham e colleghi credono che la progressiva contrazione della calotta polare antartica sia responsabile di circa il 10 per cento del cambiamento climatico indotto dal livello del mare, che, se non monitorato e controllato, rischia di inondare molte città costiere entro poche generazioni. La Zona occidentale della coltre di ghiaccio sud polare, una massa enorme di ghiaccio spesso fino a quattro chilometri, si sta sciogliendo più velocemente di qualsiasi altra parte dell'Antartide. Ma le scarse informazioni in possesso dagli scienziati sullla topografia subglaciale non permette un'esatta previsione del tasso e grado di assottigliamento della calotta polare. "Abbiamo individuato questa zona proprio perché sapevamo, grazie alle misurazioni satellitari, che era in corso un assottigliamento del ghiaccio polare", dice Bingham. "L'unico modo di individuare la valley coperta da uno strato di ghiaccio, è quello di usare un radar sul posto". Capire la velocità di scioglimento della calotta antartica occidentale e della lastra di ghiaccio che copre la Groenlandia, è una delle incognite più grandi per prevedere di quanto il livello del mare aumenterà nel corso di questo secolo e oltre. Una fusione totale di entrambi i ghiaccio potrebbe innalzare le acque fino a 4 o 5 metri. L'Antartide orientale, invece è così freddo che il ghiaccio, se non intervengono fattori sconosciuti, dovrebbero rimanere solido per secoli.
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Scienziati russi ricavano benzina dalla spazzatura

Ricordate Mr.Fusion di Ritorno al Futuro II, il marchingegno ideato da Doc Emmet Brow capace di ricavare energia dalla spazzatura? Ebbene, secondo quanto riportato da "  La voce della Russia ", un team di ingegneri russi dalla città siberiana di Tomsk avrebbe creato un impianto che trasforma la spazzatura in benzina proprio come nel film!
L'impianto in oggetto può essere caricato con tutti i rifiuti contenenti carbonio, e cioè mozziconi di sigarette, cenere, carta straccia, segatura. il suo uso finale è di fatto  semplicissimo; Si preme un bottone e il cumulo di spazzatura sparisce dentro l'impianto, I rifiuti vi vengono sminuzzati e poi trattati in un reattore speciale, dove dai composti ottenuti di carbonio e di idrogeno viene sintetizzata la benzina.
 L'impianto sperimentale può produrre fino a 200 litri di carburante all'ora.  a seconda delle nostre esigenze poi. afferma  Serghej Zotov, progettista capo dello studio sperimentale. "Possiamo modificare i parametri e cominciare a produrre un carburante più pesante. A esempio, nafta o cherosene per aerei. Per ottenere altri elementi, ad esempio alcol, basta semplicemente cambiare le regolazioni dell'impianto".
 Il costo di produzione del carburante è incredibilmente basso, e cioè 0,001 euro al litro. L'energia per il lavoro di questi impianto occorrerebbe solamente all'atto di avviamento. Poi si il macchinario si autoalimenta
A questo scopo in esso è inserita un'unità apposita che genera energia necessaria atta ad avviarlo
pensate che se, ad esempio, un tale apparecchio fosse istallato in una casa ad uso privato, si potrebbe  creare un ciclo chiuso di trasformazione di tutti i rifiuti in calore ed energia elettrica, dice Serghej Zotov: "Tale impianto può essere piazzato nel sotterraneo di una casa d'abitazione dove trasformerà benissimo rifiuti domestici. Il calore emesso durante le reazioni di ossidazione può essere usato per il riscaldamento dell'edificio". I ricercatori hanno iniziato a studiare questa tecnologia già all'inizio degli anni '80 per poter usarla in caso di guerra nucleare quando diventerebbe impossibile estrarre e trasforma il petrolio. I ricercatori di Tomsk hanno poi deciso che tale tecnologia appena pronta per essere distribuita al mondo e quindi aver passato tutti i vari controlli del caso, sarà molto utile anche in tempi di pace. E così in alcuni anni di lavoro è stato realizzato l'impianto AIST, una fonte alternativa di carburante sintetizzato. Gli esperti sono rimasti sbalorditi quando hanno conosciuto il numero ottanico della benzina prodotta sul'impianto AIST, e cioè corrisponde alla standard Euro-5. E' un carburante  extra di classe superlux, pensate che ad oggi oggi  tale carburante viene usato solo nelle auto da corsa.
I partecipanti all' innovativo  progetto hanno deciso di testare il loro prodotto sulle proprie auto e dopo un po di tempo si sono dimenticati  dell'esistenza dei distributori di benzina,  visto che Il loro impianto di laboratorio li rifornisce stabilmente di carburante.
I progettisti hanno promesso che fra un anno sarà pronto  un modello ad uso industriale e anche le e versioni per grandi aziende, per case d'abitazione e un  mini-impianto mobile
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Un gruppo di scienziati ha creato il "Raggio Traente" di Star Trek

Un gruppo di scienziati provenienti dalla Scozia e dalla Repubblica Ceca è riuscito a creare un vero è proprio "raggio traente", molto simile a quello che abbiamo imparato a conoscere nella serie televisiva di Star Trek.
I ricercatori sono riusciti, per la prima volta, ad attirare gli oggetti con un semplice raggio di luce. Sebbene le tecniche degli oggetti tramite i fasci ottici esistano fin dal 1970, questa è la prima volta che si è riusciti a spostare degli oggetti, sebbene a livello microscopico, verso la sorgente di luce. Insomma, una scoperta degna di Montgomery Scott, l' ingeniere capo dell'Eterprise, anch'egli di origini scozzesi, tra l'altro! I ricercatori dell'Università di St. Andrew e dell'Istitute of Scientific Instruments (ISI) della Repubblica Ceca hanno trovato un modo per generare un campo ottico speciale capace di invertire in modo efficiente la pressione della radiazione luminosa che fu identificata per la prima volta nel 1619 da "Johannes Keplero", che ne rese conto osservando che la coda della comete andava in direzione opposta al sole. Negli ultimi anni, i ricercatori si sono resi conto che, sebbene il fenomeno si presenti nella maggior parte dei casi, vi sono particolari condizioni in cui questa forza può essere invertita. Individuando e creando queste condizioni, il gruppo di ricerca ceco-scozzese è riuscito a dimostrare la possibilità concreta di invertire il moto degli oggetti investiti dal fascio di luce, prospettando una serie di interessanti applicazioni fotoniche biomediche e , forse un giorno lontano, anche utilizzi nello spazio cosmico. Nella serie di fantascienza statunitense di Star Trek, il "raggio traente" è un dispositivo montato sulle astronavi capace di trainare altre astronavi o altri grandi oggetti, con l'ausilio di un semplice fascio di luce. Nel 2011, la Nasa ha anche finanziato uno studio per esaminare se tecniche simili possano essere realisticamente utilizzate anche in ambito orbitale. L'aspetto più interessante della ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Photonics, è che l'intensità della forza tende a cambiare a seconda delle specifiche proprietà dell'oggetto investito dalla luce, quali dimensioni e composizione. In alcune strutture molecolari, il raggio si è dimostrato più forte che in altre.
La ricerca, pubblicata su Nature Photonics e condotto dall'Università di St. Andrews, al momento si limita a spostare particelle microscopiche. "Le applicazioni pratiche potrebbero essere molteplici. Il raggio traente è capace di agire su specifiche particelle che compongono una miscela", spiega il dottor Tomas Cizmar, dell'Università di St. Andrew. "Potrebbe essere utilizzato per separare i globuli bianchi nel sangue per esempio". "Tutta la squadra ha impiegato diversi anni su questo studio". aggiunge il prof. Zemanek dell'ISI. "Sono fiero che i nostri risultati siano stati riconosciuti dalla comunità scientifica. Non vedo l'ora di eseguire nuovi esperimenti e applicazioni. Si tratta di un momento molto emozionante".

ALTRO - http://www.tomshw.it/cont/news/creato-il-raggio-traente-di-star-trek-non-sposta-navicelle/42666/1.html
http://www.focus.it/scienza/spazio/il-raggio-traente-presto-realta_03112011-12231_C12.aspx
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Obama ha un alieno come guardia del corpo?
 a vedere il breve filmato , ma anche la gif animata sembrerebbe di si e comunque sia quella guardia del corpo ha qualcosa di strano ... diciamo ..


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Lo scienziato Sam Parnia: "E' possibile resuscitare un morto"

Non stiamo parlando del biblico Lazzaro né tantomeno del romanzo di Mary Shelley, Frankenstein, ma di quanto affermato dal professor Sam Parnia, della Stony Brook University School of Medicine, il quale ha pubblicato un libro dal titolo emblematico: “Erasing Death: The Science That is Rewriting the Boundaries Between Life and Death”(Cancellare la morte: la scienza sta riscrivendo i confini tra la vita e la morte).
In questo suo libro, presentato la scorsa settimane alla trasmissione televisiva della americana NBC, “Today Show”, lo scienziato ribadisce come una persona che sia dichiarata clinicamente morta possa invece essere riportata in vita.

Come? Lo spiega lo stesso professore: «I progressi negli ultimi 10 anni ci hanno dimostrato che dopo che una persona muore, si trasforma in un cadavere soltanto quando le sue cellule cerebrali cominciano a morire – riporta Discovery News – Anche se la maggior parte delle persone pensa che questo avviene in soli quattro o cinque minuti, ora sappiamo che in realtà le cellule cerebrali sono vitali per un massimo di otto ore... Adesso sappiamo che è solo dopo che una persona si è trasformata in un cadavere che le sue cellule stanno davvero morendo, e se quindi manipoliamo quei processi, siamo in grado di riavviare il cuore e riportare una persona in vita».

Quanto suggerito dal dottor Parnia, in realtà, non è nuovo. Già precedenti scienziati avevano ribadito come una persona si potesse dichiarare davvero morta soltanto quando comparivano inequivocabili segni di morte come il gonfiore, la putrefazione e simili. Fino a quel momento, si riteneva per esempio nel ‘700, il deceduto doveva essere tenuto sotto osservazione, perché avrebbe anche potuto risvegliarsi.

Secondo il dottor Parnia, non ci si deve stupire di certe convinzioni perché questi concetti sono conosciuti ai medici da molti decenni. La coscienza, sottolinea Parnia, non s’interrompe improvvisamente quando il cuore smette di battere.
Ma le convinzioni contrastanti su come e quando dichiarare una persona realmente deceduta dimostrano che linea di demarcazione tra la vita e la morte rimane oscura ancora oggi.
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ufo sulla Luna ?: ecco il video


come al solito non si capisce granché. un puntino minuscolo che cammina , potrebbe essere molte cose, un piccolo asteroide, un pezzo di satellite lasciato li dall'uomo , una ciotta stellare in orbita e sì, anche un ufo ....voi che ne pensate ?
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*** SEGNALAZIONI VARIE **** IN BREVE *** *** SEGNALAZIONI VARIE **** IN BREVE ***
articolo su possibile esistenza dei GIGANTI in epoche remote
http://www.centroufologicomediterraneo.it/it/categorie/archeologia-spaziale-e-di-confine/item/403-i-giganti-di-castello-di-cisterna-di-adi-maio#.UUqpgBzPTwo

LE DIECI COMPAGNIE CHE BASANO I LORO GUADAGNI SULLE GUERRE
http://freeondarevolution.blogspot.it/2013/03/le-10-compagnie-che-ricavano-maggior.html

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